Stato dell’Unione 2017: nuove norme per il libero flusso dei dati non personali in Europa

Codici di condotta a livello dell'UE e vantaggi per le imprese e i cittadini

 

Bruxelles, 19 septembre 2017 – Per sfruttare appieno il potenziale dell'economia dei dati nell'UE, la Commissione propone una nuova serie di norme per disciplinare il libero flusso di dati non personali nell'UE. Insieme alle disposizioni sui dati personali già in vigore, le nuove misure consentiranno l'archiviazione e l'elaborazione dei dati non personali in tutta l'Unione, per rafforzare la competitività delle imprese europee e per modernizzare i servizi pubblici nel quadro di un mercato unico europeo per i servizi di dati efficiente. L'abolizione delle restrizioni alla localizzazione dei dati è considerata, infatti, il fattore più importante per consentire all'economia dei dati di raddoppiare il proprio valore fino al 4% del PIL nel 2020.

Andrus Ansip, Vicepresidente responsabile per il Mercato unico digitale, ha dichiarato: "L'economia digitale europea è ancora profondamente spaccata lungo linee nazionali chiuse, il che impedisce una più ampia crescita digitale dell'Europa. La nostra proposta, insieme alle norme dell'UE sulla protezione dei dati personali, consentirà la libera circolazione di tutti i tipi di dati nel mercato unico. Grazie al libero flusso dei dati le PMI e le start-up potranno sviluppare nuovi servizi innovativi e accedere a nuovi mercati."

Mariya Gabriel, Commissaria responsabile per l'Economia e la società digitali, ha dichiarato: "Per garantire il successo dell'Europa nella nuova era dell'economia digitale, occorrono norme sulla circolazione dei dati solide e prevedibili. Con la crescente disponibilità di dati per l'innovazione basata sui dati, i cittadini e le imprese beneficeranno di prodotti e servizi migliori. L'abolizione degli ostacoli ai flussi transfrontalieri è essenziale per un'economia dei dati europea competitiva."

Libero flusso dei dati non personali

Un quadro chiaro, esauriente e prevedibile contribuirà a creare un mercato europeo per l'archiviazione e i servizi di elaborazione dei dati più integrato e competitivo. Il quadro propone:

1.    il principio del libero flusso transfrontaliero di dati non personali: gli Stati membri non possono più imporre alle organizzazioni di localizzare l'archiviazione o l'elaborazione dei dati all'interno dei propri confini. Le restrizioni saranno giustificate soltanto per motivi di pubblica sicurezza. Gli Stati Membri saranno tenuti a comunicare alla Commissione i requisiti già in vigore o nuovi in materia di localizzazione dei dati. Il libero flusso dei dati non personali renderà più facile e meno costoso per le imprese operare a livello transfrontaliero senza dover duplicare i sistemi informatici o salvare gli stessi dati in luoghi diversi;

2.    il principio della disponibilità dei dati per i controlli previsti dalla legge:le autorità competenti potranno esercitare i diritti di accesso ai dati indipendentemente dal luogo di archiviazione o elaborazione nell'UE. Il libero flusso dei dati non personali non pregiudicherà gli obblighi delle imprese e delle altre organizzazioni di fornire determinati dati per i controlli previsti dalla legge;

3.    l'elaborazione di codici di condotta a livello dell'UE per abolire gli ostacoli che impediscono di cambiare fornitore di servizi di archiviazione sulcloud o di ritrasferire i dati nei sistemi informatici degli utenti.

Vantaggi per le imprese e i cittadini

Le nuove norme aumenteranno la certezza giuridica e la fiducia delle imprese e delle organizzazioni. Apriranno inoltre la strada a un vero e proprio mercato unico dell'UE dell'archiviazione e dell'elaborazione dei dati, creando un settore europeo di servizi di cloud competitivo, sicuro e affidabile e riducendo i prezzi per gli utenti dei servizi di archiviazione ed elaborazione dei dati. Poiché l'obiettivo delle nuove norme è di accrescere la fiducia, le imprese dovrebbero ricorrere più frequentemente ai servizi di cloud ed entrare in nuovi mercati con maggiore sicurezza. Potranno inoltre spostare le proprie risorse informatiche interne nei luoghi più convenienti sotto il profilo dei costi. In ultima analisi si prevede una crescita aggiuntiva del PIL dell'UE pari a 8 miliardi di EUR all'anno.

Le nuove misure integrano la normativa in materia di protezione dei dati personali e rappresentano un ulteriore passo avanti verso un spazio comune dei dati veramente funzionale a livello europeo.

Contesto

L'abolizione degli ostacoli al libero flusso dei dati non personali è una delle azioni fondamentali annunciate nella revisione intermedia della strategia per il mercato unico digitale. La proposta integra le misure per "Costruire un'economia dei dati europea", contenute nella comunicazione presentata a gennaio 2017, e si basa anche sulla revisione del quadro europeo di interoperabilità per una migliore collaborazione digitale tra le amministrazioni pubbliche in Europa.

Nelle sue conclusioni di dicembre 2016, il Consiglio europeo ha invitato ad adottare misure sul libero flusso dei dati. Appelli analoghi sono venuti dalla presidenza estone del Consiglio dell'UE nel suo documento prospettico sulla libera circolazione dei dati, come pure dai deputati del Parlamento europeo.

Cogliere le opportunità digitali, compreso l'uso di tecnologie e servizi basati sui dati, è anche uno degli obiettivi della strategia di politica industrialeglobale presentata ieri.

Oggi la Commissione ha inoltre avviato una consultazione pubblica per valutare l'attuazione della direttiva sull'informazione del settore pubblico, che intende raccogliere opinioni su come migliorare l'accessibilità e il riutilizzo di dati pubblici e finanziati da fondi pubblici, nonché sull'accesso ai dati privati di interesse pubblico.

Per maggiori informazioni

Un quadro per il libero flusso dei dati non personali in Europa – domande e risposte

Scheda informativa: Libero flusso dei dati non personali

Scheda informativa: Costruire un'economia dei dati europea

Regolamento sul libero flusso di dati non personali

Consultazione pubblica sull'economia dei dati: relazione di sintesi

Mercato unico digitale: studio sulle restrizioni alla localizzazione dei dati

Comunicazione "Costruire un'economia dei dati europea" di gennaio 2017

Comunicazione "Revisione intermedia dell'attuazione della strategia per il mercato unico digitale" di maggio 2017

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