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Nuove norme UE rafforzate contro riciclaggio di denaro elusione fiscale e finanziamento del terrorismo

Immagine: Jean-Claude Juncker, presidente della Commissione europea

 

Bruxelles, 26 giugno 2017 – La Commissione Juncker ha fatto della lotta contro l'elusione fiscale, il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo una delle sue priorità.

Oggi entra in vigore la quarta direttiva antiriciclaggio, che rafforzerà le norme esistenti, renderà più efficace la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo e migliorerà la trasparenza al fine di prevenire l'elusione fiscale. L'entrata in vigore della direttiva avviene mentre sono già in fase avanzata discussioni con il Parlamento europeo e il Consiglio in merito all'adozione di misure supplementari per rafforzarla ulteriormente.

Sempre oggi, la Commissione pubblica anche una relazione che orienta più concretamente le autorità degli Stati membri verso una migliore gestione dei rischi di riciclaggio. Come previsto dalla nuova direttiva, la Commissione ha valutato i rischi di riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo nell'ambito di diversi settori e prodotti finanziari. La relazione pubblicata oggi individua le aree più a rischio e le tecniche maggiormente utilizzate dai criminali per il riciclaggio di fondi illeciti.

Il primo Vicepresidente Frans Timmermans ha dichiarato“Il riciclaggio di denaro alimenta criminalità, terrorismo ed elusione fiscale. Dobbiamo quindi eliminarlo nel modo più efficace possibile. Le norme rafforzate in vigore da oggi rappresentano un grande passo avanti, ma adesso dobbiamo raggiungere rapidamente un accordo sugli ulteriori miglioramenti che la Commissione ha proposto lo scorso luglio.”

V?ra Jourová, Commissaria per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha dichiarato: “Terroristi e criminali riescono ancora a trovare modi per finanziare le loro attività e riciclare i guadagni illeciti nell'economia. Le nuove norme sono cruciali per colmare già da oggi le lacune restanti. Invito quindi tutti gli Stati membri a metterle in atto senza alcun indugio: la presenza di standard inferiori all'interno di un paese renderebbe meno efficace la lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo in tutta l'UE.Invito anche a raggiungere un rapido accordo sulle ulteriori modifiche proposte dalla Commissione a seguito della divulgazione dei “Panama Papers”, al fine di aumentare la trasparenza circa la titolarità effettiva.”

Rafforzare le norme esistenti

La quarta direttiva antiriciclaggio irrobustisce le norme esistenti introducendo i seguenti cambiamenti:

·         rafforza l'obbligo di valutazione del rischio per banche, avvocati e contabili;

·         elabora chiari requisiti di trasparenza per le imprese riguardo la titolarità effettiva. Queste informazioni saranno inserite in un registro centrale (ad esempio un registro di commercio) e saranno a disposizione delle autorità nazionali e dei soggetti obbligati;

·         semplifica i rapporti di cooperazione e lo scambio di informazioni tra le unità di informazione finanziaria di diversi Stati membri per individuare e seguire trasferimenti di denaro sospetti al fine di prevenire e accertare i reati o le attività terroristiche;

·         istituisce una politica coerente nei confronti dei paesi terzi che presentano carenze normative nell'ambito dell'antiriciclaggio e della lotta al finanziamento del terrorismo;

·         rafforza i poteri sanzionatori delle autorità competenti.

Nel luglio 2016 la Commissione ha adottato una proposta volta a irrobustire ulteriormente le norme dell'UE in materia di antiriciclaggio per contrastare il finanziamento del terrorismo e aumentare la trasparenza sui veri titolari di società e trust. La Commissione invita il Parlamento europeo e il Consiglio a concludere questo lavoro legislativo il prima possibile, in modo che le nuove norme possano entrare in vigore rapidamente. Basandosi sulla quarta direttiva antiriciclaggio, le nuove norme permetteranno di creare un solido quadro UE antiriciclaggio.

Migliorare la valutazione del rischio nel mercato interno

La relazione sulla valutazione sovranazionale dei rischi è uno strumento che aiuta gli Stati membri a identificare, analizzare e affrontare i rischi legati al riciclaggio di denaro e al finanziamento del terrorismo. Essa analizza i rischi del settore finanziario e non finanziario ed esamina anche i nuovi rischi emergenti come quelli legati alle valute virtuali o alle piattaforme di crowdfunding. La relazione comprende:

·         una vasta mappatura dei rischi per campo di attività e un elenco dei metodi maggiormente utilizzati dai criminali per il riciclaggio di denaro;

·         una serie di raccomandazioni dirette agli Stati membri su come affrontare in modo adeguato i rischi individuati, per esempio ponendo maggiore attenzione sull'analisi dei rischi o su azioni di vigilanza circa attività specifiche.

Infine, la Commissione si impegna anche a esaminare una serie di opzioni che intendono migliorare il funzionamento e la cooperazione transfrontaliera delle unità di informazione finanziaria.

Prossime tappe

Quarta direttiva antiriciclaggio:

gli Stati membri dovrebbero aver notificato il recepimento della quarta direttiva antiriciclaggio entro oggi, 26 giugno 2017. La Commissione europea analizzerà ora lo stato di recepimento e prenderà rapidamente opportune misure nei confronti degli Stati membri che non abbiano ancora adottato le misure necessarie.

Relazione sulla valutazione sovranazionale dei rischi:

la Commissione svolgerà le azioni necessarie delineate nella relazione, compreso l'esame delle opzioni per migliorare il funzionamento e la cooperazione transfrontaliera delle unità di informazione finanziaria attraverso norme specifiche dell'UE. Essa si impegnerà inoltre con gli Stati membri per monitorare l'attuazione delle raccomandazioni.

La Commissione continuerà a esaminare l'evoluzione dei rischi in materia di lotta al riciclaggio di denaro e finanziamento del terrorismo e pubblicherà una nuova valutazione a riguardo, al più tardi entro giugno 2019 e successivamente ogni due anni.

Contesto

Il nuovo quadro antiriciclaggio è rappresentato da due strumenti giuridici (IP/15/5001 [1], in inglese): la quarta direttiva antiriciclaggio e il regolamento sui trasferimenti di fondi, entrambi adottati il 20 maggio 2015.

Nel luglio 2016 la Commissione ha presentato una proposta volta a contrastare più efficacemente il finanziamento del terrorismo e a garantire una maggiore trasparenza delle transazioni finanziarie a seguito delle rivelazioni dei cosiddetti “Panama Papers” (IP/16/2380 [2]). Tali modifiche mirano ad assicurare un elevato livello di garanzie per i flussi finanziari provenienti da paesi terzi ad alto rischio, migliorando l'accesso alle informazioni da parte delle unità di informazione finanziaria – compresi i registri centralizzati dei conti bancari – e affrontando i rischi di finanziamento del terrorismo legati alle valute virtuali e alle carte prepagate. Tale proposta è attualmente in corso di negoziato in sede di Consiglio e Parlamento europeo e dovrebbe essere adottata nel corso del 2017.

Per ulteriori informazioni

Quarta direttiva antiriciclaggio [3] e regolamento sui trasferimenti di fondi [4]

Relazione sulla valutazione sovranazionale dei rischi [5]

Documento di lavoro sulle unità di informazione finanziaria [6]

Modifica della quarta direttiva antiriciclaggio [2]