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Bruxelles, Consiglio europeo. Tusk accordo per lotta a foreign fighters

Bruxelles, 22 giugno 2017 – Brexit, immigrazione, sicurezza e difesa  sono stati i temi in agenda della due giorni a Bruxelles, del Consiglio europeo, presieduto da Donald Tusk, che nella lettera di invito ai rappresentanti degli Stati ha espresso  la propria valutazione circa il momento politico, sottolineando la diminuzione dei sentimenti antieuropei,rispetto a  mesi  addietro,  come si è evinto  nelle recenti elezioni.  Entro tre mesi gli stati membri dovranno presentare le liste degli impegni presi per la difesa europea per la quale oggi al Vertice  europeo i leader  presenti, tra cui Anche il presidente del Consiglio italiano Paolo Gentiloni, hanno   "hanno concordato di istituire le cooperazioni per la difesa: è un passo storico". Lo ha annunciato il presidente del consiglio europeo, Donald Tusk, specificando che le cosiddette Pesco (cooperazione permanente strutturata) nella difesa europea "hanno l'ambizione di essere inclusive".  

 

Tutti d’accordo per la sicurezza in Europa. ‘’Bisogna migliorare la situazione ed è quello che abbiamo deciso di fare oggi – ha detto il presidente della commissione europea, Jean-Claude Juncker in conferenza stampa al termine della prima sessione di lavoro al vertice europeo – Mi congratulo che oggi tutti i capi di stato sono d'accordo con la proposta della commissione di creare un fondo per la difesa … Quello che avevamo lanciato diventa una realtà".

 I leader dei 28 paesi membri oggi a Bruxelles hanno anche raggiunto l’accordo per intensificare la lotta  contro i 'foreign fighter' e rendere sempre stringente la collaborazione con le industrie online contro la minaccia del  terrorismo sul web.  "Il terrorismo resta una minaccia importante"  lo ha detto il presidente del consiglio europeo Donald Tusk.  "Chiediamo ai media, di fare tutto il possibile per sviluppare strumenti per individuare e rimuovere automaticamente i contenuti" legati al jihadismo

 

Al  Vertice di Bruxelles  sono state esaminate anche le misure prese per arginare i flussi migratori nella rotta del Mediterraneo Centrale ed in quella orientale, il trattato tra l’Ue e la Turchia e gli strumenti per arginare alla radice le cause delle migrazioni. Il Consiglio europeo  ha inoltre discusso  la riforma del sistema comune in Europa del diritto d’asilo, includendo i principi di responsabilità e di solidarietà.

 Donald Tusk, circa i rapporti con gli stati non europei, ha poi fatto il punto sui recenti incontri con il presidente Trump, con Erdogan, nel G7 e nel summit con la Cina. Si è parlato anche del prossimo G20 che si svolgerà il 7 e 8 luglio ad Amburgo.

 

La cancelliera tedesca  Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron hanno aggiornato gli altri leader sulla situazione in Ucraina e sulla mancata applicazione degli accordi di Minsk. Il Consiglio europeo ha quindi di estendere  altri 6 mesi di sanzioni  economiche alla Russia. Lo ha  annunciato il presidente Tusk mentre il Vertice di Bruxelles  era in corso.

Le garanzie dei diritti per i cittadini Ue che vivono nel Regno Unito, espresse da Theresa May non sono invece bastate ai leader al vertice europeo. ''Un buon inizio ma ancora molto da chiarire'', ''proposta insufficiente'' sono state le opinioni espresse dalla Merkel e da Juncker, che insieme agli colleghi, considerano la proposta di Theresa May, un nodo da risolvere. Non un'apertura, ma un possibile terreno di scontro, in particolare sulle competenze giuridiche post Brexit tra Corte di giustizia europea e corti britanniche.

 

La premier May, ha comunque rassicurato i cittadini Ue circa la regolarizzazione del loro status in Gran Bretagna. Al marzo 2019, data presunta del perfezionamento della Brexit, i cittadini dell'Unione europea, residenti nel Regno Unito, otterrebbero la residenza permanente, con riconoscimento dei diritti sociali su pensioni,sanità, istruzione. Uguali rassicurazioni anche per i cittadini Ue, trasferiti a vivere in territorio britannico a ridosso della Brexit, i quali dovrebbero ottenere la residenza nel Regno Unito, dopo cinque anni di soggiorno.

 

Procedure semplificate sottolinea la May ma ad una fondamentale condizione quella della reciprocità. Un principio sine qua non, che dovrà valere per i cittadini Ue in GB e per i britannici che vivono negli stati membri dell'unione europea. Certamente ancora '' troppo presto per fare una valutazione, mancano i dettagli tecnici che arriveranno solo la prossima settimana'' ha sottolineato il premier belga Charles Michel, ieri a Bruxelles.