Brexit, Tusk: Londra onori conti e impegni secondo le linee guida

Il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk al congresso del Ppe a Malta il 31 marzo: Unità tra i 27 Stati e No ai colloqui bilaterali tra gran Bretagna e singoli Paesi membri

Malta – A margine del congresso del PPe svoltosi il 31 marzo a Malta, il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk, ha indicato le linee guida che dovranno regolamentare il negoziato con Londra sulla Brexit. ‘’La Gran Bretagna onori tutti i suoi conti e gli impegni presi da Stato membro. L'Ue onorerà tutti i suoi impegni" questo è il punto cardine dal quale partono tutte le altre indicazioni contenute nella bozza, che  Tusk da oggi diffonderà ai 27 Paesi membri. I criteri fissati dovranno essere adottati al vertice europeo del 29 aprile prossimo. "Il nostro dovere è minimizzare l'incertezza e gli sconvolgimenti causati ai cittadini dalla Brexit, il mondo degli affari e gli stati membri. Dobbiamo impedire il vuoto legale per le nostre compagnie’’, ha aggiunto il presidente Tusk alla conferenza di ieri  a La Valletta, sottolineando un ‘’approccio scaglionato’’ che consenta agli Stati membri di aver chiare per le modalità dell’uscita della Gran Bretagna dall’Europa. In questa fase i negoziati dovranno garantire prioritariamente i diritti dei cittadini europei residenti nel Regno Unito, compresi i diritti delle loro famiglie. Il testo  evidenzia anche, che Londra "non può scegliere unicamente le parti migliori" per i futuri rapporti con l'Ue e sarà necessario "Concordare garanzie reciproche – si legge nella bozza – per risolvere la questione dello status e della situazione dei cittadini Ue e del Regno Unito alla data dei ritiro sarà una questione di priorità per i negoziati".

L’adozione delle linee guida dai 27 Paesi membri avvierà ai negoziati tra le parti ed è ''chiaro – ha detto Rob Macpherson, portavoce di Downing Street – che entrambe le parti desiderano un approccio costruttivo ai colloqui". Ma di contro Tusk afferma che non saranno avviati negoziati bilaterali tra Gran Bretagna e singoli Stati Ue. "Non ci saranno negoziati separati tra i singoli Stati membri e la Gran Bretagna" si legge infatti nel documento .  Dopo la celebrazione dei Trattati di Roma del 25 marzo scorso, consacrati dalla Dichiarazione congiunta dei Capi di Stato e di Governo dell’Ue, ‘’non ho dubbi – ha  affermato  il presidente del Consiglio europeo –  che tutti i 27 saranno uniti durante i negoziati e voglio essere molto preciso  questo sarà nel nostro interesse, ma anche in quello della Gran Bretagna, che dovrà parlare solo con i 27 come blocco". Parleremo di futuri accordi solo "dopo sufficienti progressi’’su un piano di ''lealtà'' della Gran Bretagna. I negoziati saranno complessi e non c’è alcun modo per evitarlo ma l'Ue intavolerà   discussioni preliminari sulla "futura relazione" con il Regno Unito solo quando saranno state appianate le divergenze riguardo i necessari accordi per regolare il processo di uscita dall'Ue del Regno. Il testo della bozza prevede le disposizioni transitorie che dovranno agevolare il futuro del post-Brexit ed attenuarne le incertezze. Bruxelles – ha puntualizzato Tusk – agirà in modo unito e costruttivo nella fase negoziale con Londra  per arrivare ad un accordo e se questo non dovesse accadere si preparerà ad affrontare il rischio di un fallimento dei negoziati gestendo al meglio la situazione.

 

Stampa Articolo Stampa Articolo