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Strasburgo.Procedura di comitato: la Commissione europea propone maggiore trasparenza e responsabilità

Strasburgo, 14 febbraio 2017 – Oggi la Commissione europea ha proposto di modificare il regolamento sulla "procedura di comitato" al fine di aumentare la trasparenza e la responsabilità nelle procedure di esecuzione degli atti dell'UE.

La Commissione sta mantenendo l'impegno assunto dal Presidente Juncker, che nel discorso sullo stato dell'Unione [1] del settembre 2016 aveva affermato: "Non è giusto che, quando i paesi dell'UE non riescono a decidere tra loro se bandire o meno l'uso del glifosato nei diserbanti, la Commissione sia costretta dal Parlamento e dal Consiglio a prendere una decisione. Quindi cambieremo queste regole."

Il pacchetto, contenente quattro modifiche mirate, aumenterà la trasparenza sulle posizioni assunte dagli Stati membri, permetterà un orientamento politico più preciso e garantirà una maggior assunzione di responsabilità nel processo decisionale. Le quattro misure proposte riguardano:

·         la modifica delle regole di voto nell'ultima fase della procedura di comitato (comitato di appello), affinché si prendano in considerazione solo i voti a favore o contro un determinato atto, riducendo così sia il ricorso all'astensione che il numero di casi in cui, non essendo il comitato in grado di prendere posizione, la Commissione è obbligata ad agire senza disporre di un mandato chiaro da parte degli Stati membri;

·         il coinvolgimento dei Ministri nazionali, attuato consentendo alla Commissione di effettuare un secondo rinvio al comitato di appello a livello ministeriale, qualora gli esperti nazionali non prendano posizione; in tal modo si garantirà che le decisioni sensibili siano discusse al livello politico appropriato;

·         maggior trasparenza del voto a livello del comitato di appello, attuata rendendo pubblici i voti dei rappresentanti degli Stati membri;

·         la garanzia di un apporto politico, attuata consentendo alla Commissione di rinviare la questione al Consiglio dei ministri per ottenerne un parere, qualora il comitato di appello non sia in grado di prendere posizione.

La procedura di comitato funziona bene per la maggior parte delle decisioni. Negli ultimi anni, tuttavia, gli Stati membri non sono stati in grado di raggiungere le maggioranze necessarie per accogliere o respingere un certo numero di progetti di atti su temi sensibili e di alto profilo. In simili situazioni, la responsabilità della decisione finale ricade sulla Commissione, che è costretta a decidere anche senza un chiaro sostegno politico da parte degli Stati membri. Nel 2015 e nel 2016 la Commissione è stata giuridicamente tenuta ad adottare 17 atti riguardanti l'autorizzazione di prodotti e sostanze sensibili, quali il glifosato o gli organismi geneticamente modificati (OGM), sebbene gli Stati membri non fossero riusciti ad esprimere una posizione né a favore né contro tali decisioni.

La proposta di oggi, annunciata come una delle nuove iniziative chiave del programma di lavoro della Commissione per il 2017, sarà ora trasmessa al Parlamento europeo e al Consiglio.

Per ulteriori informazioni:

Domande e risposte: riforme della procedura di comitato [2]

SOTEU 2016 [1]

Programma di lavoro della Commissione 2017 [3]

Proposta di regolamento [4]

Registro dei documenti dei comitati [5]