Relazione 2017 sulla cittadinanza dell’Unione. Per una maggiore consapevolezza dei diritti

La Commissione europea promuove diritti, valori e democrazia

Immagine:Vera Jourová, Commissaria europea  responsabile per i diritti di cittadinanza dell'UE

 

Bruxelles, 24 gennaio 2017 – Oggi la Commissione europea pubblica la terza relazione sulla cittadinanza dell'Unione, in cui valuta i progressi registrati dal 2014 e descrive le azioni volte a garantire che i cittadini possano godere pienamente dei loro diritti quando lavorano, viaggiano, studiano o partecipano alle elezioni.

Gli europei sono più consapevoli che mai del loro status di cittadini dell'Unione e la proporzione degli europei che vogliono essere informati meglio sui loro diritti è in costante aumento. Quattro europei su cinque attribuiscono particolare importanza al diritto di libera circolazione, che consente loro di vivere, lavorare, studiare e intraprendere un'attività economica in qualsiasi parte dell'UE Eurobarometrodicembre 2016). Una mancata consapevolezza significa tuttavia che i cittadini dell'UE non esercitano pienamente il proprio diritto di voto alle elezioni europee e locali e che molti di essi non sanno di poter beneficiare di protezione consolare presso le ambasciate degli altri Stati membri. La relazione 2017 sulla cittadinanza dell'Unione definisce le priorità della Commissione per promuovere una migliore conoscenza di questi diritti e agevolarne l'esercizio nella pratica.

Vera Jourová, Commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere, responsabile per i diritti di cittadinanza dell'UE, ha dichiarato: "L'87% degli europei è consapevole della propria cittadinanza dell'Unione, il che è un risultato senza precedenti, ma non sempre queste persone sono informate dei diritti che ne derivano. La cittadinanza dell'Unione comporta diritti e libertà importanti e consente anche una partecipazione democratica e attiva al processo decisionale dell'UE. Vogliamo far sì che i cittadini conoscano meglio i loro diritti connessi alla cittadinanza dell'Unione e possano esercitarli più agevolmente."

Dimitris Avramopoulos, Commissario per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: "L'Unione europea esiste per e attraverso i cittadini europei. Per garantire che i cittadini dell'Unione possano godere pienamente di questi diritti e di queste libertà a fronte delle sfide transnazionali in aumento, continueremo ad impegnarci per rafforzare la sicurezza nell'UE e la protezione delle nostre frontiere esterne comuni."

La relazione, che si basa sui contributi forniti dai cittadini attraverso sondaggi e una consultazione pubblica, è incentrata su quattro temi: 1) promuovere i diritti connessi alla cittadinanza dell'UE e i valori dell'Unione; 2) aumentare la partecipazione dei cittadini alla vita democratica dell'UE; 3) semplificare la vita quotidiana dei cittadini dell'Unione; 4) rafforzare la sicurezza e promuovere l'uguaglianza.

Per conseguire questi obiettivi la Commissione intende, fra l'altro:

• organizzare una campagna informativa a livello di UE sui diritti connessi alla cittadinanza dell'Unione per aiutare i cittadini a capire meglio tali diritti;

• promuovere l'impegno volontario: la Commissione vuole offrire maggiori opportunità ai giovani in Europa affinché possano dare un contributo significativo alla società e dimostrare solidarietà. Il corpo europeo di solidarietà, lanciato il 7 dicembre 2016, dà ai giovani la possibilità di acquisire un'esperienza preziosa dimostrando al tempo stesso solidarietà con chi ne ha bisogno;

  • proporre uno "sportello digitale unico" per offrire ai cittadini un agevole accesso online ai servizi di informazione, assistenza e risoluzione dei problemi su un'ampia gamma di questioni amministrative;

• intensificare i dialoghi con i cittadini e il dibattito pubblico, per scambiare opinioni con i cittadini dell'UE e far sì che comprendano meglio l'incidenza dell'Unione sulla loro vita quotidiana. Dall'entrata in funzione della Commissione Juncker sono già stati organizzati 125 dialoghi con i cittadini;

  • promuovere le migliori pratiche per aiutare i cittadini a votare e a candidarsi alle elezioni, specialmente in vista delle elezioni del 2019.

Contesto

Chiunque abbia la cittadinanza di uno Stato membro dell'UE è anche un cittadino dell'Unione. La cittadinanza dell'Unione si aggiunge alla cittadinanza nazionale senza sostituirla. È uno status di grande valore, grazie al quale i cittadini godono, ad esempio, della libera circolazione, della protezione consolare e del diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali e alle elezioni del Parlamento europeo ovunque vivano nell'Unione.

La Commissione europea garantisce che i diritti derivanti dalla cittadinanza dell'UE siano una realtà per i cittadini. Dal 2010 riferisce ogni tre anni sulle principali iniziative adottate per promuovere e rafforzare la cittadinanza europea. Le relazioni si basano sul feedback dei cittadini, sulle petizioni presentate e sui dialoghi diretti tra i Commissari e i cittadini. Nel 2015 la Commissione ha organizzato una consultazione pubblica e due sondaggi, incentrati sulla cittadinanza dell'UE e sui diritti elettorali, i cui risultati sono stati tenuti in considerazione nella relazione 2017 sulla cittadinanza dell'Unione.

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