Il presidente Juncker propone un codice di condotta dei commissari UE più severo

Estensione del periodo di incompatibilità dagli attuali 18 mesi a due anni per gli ex commissari e a tre anni per il presidente della Commissione

Bruxelles  – Come annunciato nel suo discorso sullo stato dell'Unione 2016, il presidente Jean-Claude Juncker ha inviato  una lettera al presidente del Parlamento europeo Martin Schulz per chiedere il parere del Parlamento su due importanti questioni: primo, la proposta di aggiornare l'accordo quadro del 2010 sulle relazioni tra il Parlamento europeo e la Commissione europea per consentire ai commissari di presentarsi candidati alle elezioni per il Parlamento europeo senza dover prendere congedo; secondo, l'intenzione della Commissione di rendere più severo il codice condotta dei commissari estendendo il periodo di incompatibilità dagli attuali 18 mesi a due anni per gli ex commissari e a tre anni per il presidente della Commissione.

Il presidente Juncker ha dichiarato: "La Commissione è un'istituzione politica direttamente responsabile verso il Parlamento europeo che viene rinnovata ogni cinque anni alla luce dei risultati delle elezioni del Parlamento europeo. Già attualmente, molti dei nostri commissari sono stati candidati alle elezioni per il Parlamento europeo, sono ex primi ministri o ministri. In futuro, come è prassi comune in tutti i nostri Stati membri, desidero che i membri della Commissione possano candidarsi alle elezioni europee senza doversi dimettere dalle loro funzioni come attualmente previsto dall'accordo quadro. Le elezioni europee sono e dovrebbero essere un appuntamento necessario con la democrazia, anche per la Commissione. Al tempo stesso, alla luce della recente esperienza con membri della precedente Commissione, ritengo che il codice di condotta dei commissari dovrebbe essere reso più severo in modo da aderire agli standard etici più elevati possibile nei casi di conflitto di interessi. In particolare, per il futuro, desidero estendere il periodo di incompatibilità per gli ex presidenti a tre anni. Delle norme più severe non sono certo sufficienti ad assicurare un comportamento eticamente accettabile in tutti i casi, ma costituiscono un indispensabile punto di partenza".

Modifiche dell'accordo quadro

Nella sua lettera al presidente del Parlamento europeo il presidente Juncker dà seguito a quanto annunciato nel suo discorso sullo stato dell'Unione del 14 settembre 2016 nonché nel dibattito orientativo in seno al collegio dei commissari svoltosi su questi aspetti il 22 novembre. Il presidente Juncker propone di abolire la norma, attualmente stabilita al punto 4 dell'accordo quadro sui rapporti tra il Parlamento europeo e la Commissione europea ("Accordo quadro"), che obbliga i commissari a dimettersi dalle loro funzioni qualora vogliano candidarsi alle elezioni per il Parlamento europeo. Verranno adottate misure di garanzia adeguate per evitare che il personale o le risorse della Commissione vengano utilizzati per le campagne elettorali.

Questa proposta riflette la prassi attuale seguita negli Stati membri che consentono ai membri dei rispettivi governi di candidarsi alle elezioni europee o nazionali continuando a svolgere le loro funzioni esecutive.

Modifiche del codice di condotta dei commissari

La seconda proposta avanzata dal presidente Juncker riguarda il periodo di incompatibilità durante il quale gli ex commissari devono informare la Commissione della loro intenzione di esercitare una professione. Il presidente intende estendere tale periodo dagli attuali 18 mesi a due anni per i membri della Commissione e a tre anni per il presidente della Commissione. In linea con l'accordo quadro, egli richiede ora il parere del Parlamento europeo sulla sua intenzione.

Contesto e prossime tappe

L'accordo quadro del 20 novembre 2010 prevede che i membri della Commissione che partecipino attivamente alle campagne elettorali devono dimettersi ed essere sostituiti nelle loro funzioni, durante tale partecipazione, da un altro membro della Commissione[1]. Tale obbligo figura nel codice di condotta dei commissari del 20 aprile 2011[2].

Oggi il presidente ha inviato al presidente del Parlamento europeo la proposta della Commissione di modificare l'accordo quadro, in particolare il punto 4, paragrafi 5 e 6. Non appena verrà trovato un accordo la Commissione europea potrà aggiornare in maniera corrispondente il codice di condotta dei commissari.

Per quanto riguarda il periodo di incompatibilità, il punto 8 dell'accordo quadro prevede che la Commissione richieda il parere del Parlamento europeo al momento di presentare una modifica del codice di condotta in materia di conflitto di interessi o comportamento etico.

Per ulteriori informazioni

– Discorso sullo stato dell'Unione del presidente Juncker

– Deontologia dei commissari

 

 

[1] Il testo completo del punto 4, paragrafi 4, 5 e 6, dell'accordo quadro recita quanto segue: "La partecipazione di membri della Commissione a campagne elettorali è disciplinata dal Codice di condotta dei commissari. I membri della Commissione che partecipano attivamente a campagne elettorali in veste di candidati alle elezioni al Parlamento europeo dovrebbero prendere un congedo elettorale non retribuito a decorrere dalla fine dell'ultima tornata prima delle elezioni. Il presidente della Commissione comunica tempestivamente al Parlamento la sua decisione di concedere detto congedo, specificando quale membro della Commissione assumerà il portafoglio in questione durante tale periodo di congedo".

[2] Si veda il punto 1.1, paragrafi 7, 8 e 9 del codice di condotta dei commissari.

 

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