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Agenda europea sulla sicurezza: la seconda relazione mensile della Commissione Ue sui progressi compiuti

Immagine: Il Commissario per l'Unione della sicurezza Julian King

 

Bruxelles, 16 novembre 2016 – La Commissione europea ha presentato oggi la sua seconda relazione mensile sui progressi compiuti per realizzare un'Unione della sicurezza efficace e sostenibile.

In linea con quanto richiesto dalla tabella di marcia di Bratislava e con le conclusioni del Consiglio europeo di ottobre, tra i passi in avanti importanti compiuti nell'ultimo mese figurano il varo, il 6 ottobre, della guardia costiera e di frontiera europea [1], l'analisi approfondita delle iniziative avviate dalla rete di sensibilizzazione al problema della radicalizzazione, in particolare nei confronti dei giovani a rischio di radicalizzazione, e l'odierna proposta concernente un sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) [2], che fa seguito a quanto dichiarato a settembre dal Presidente Juncker nel discorso sullo stato dell'Unione del 2016.

Il Commissario per l'Unione della sicurezza Julian King ha dichiarato: "Qualche giorno fa l'Europa ha commemorato il primo anniversario degli orrendi attentati di Parigi, nei quali sono state impiegate con effetti devastanti armi d'assalto militari riattivate. È giunto il momento di concludere l'iter legislativo della revisione della direttiva sulle armi da fuoco e di togliere dalla circolazione le armi automatiche militari tipo Kalashnikov. La relazione esorta inoltre i colegislatori a completare altri due pacchetti legislativi prima della fine dell'anno: la nuova direttiva antiterrorismo e la revisione del codice frontiere Schengen. L'insieme di queste norme può fare una vera differenza sul terreno, anche per affrontare la minaccia rappresentata dai combattenti terroristi stranieri che rientrano, e aiuterà le autorità a proteggere in modo più efficace i cittadini di tutta Europa."

Per il futuro, la relazione evidenzia in particolare l'urgente necessità che il Parlamento europeo e il Consiglio diano seguito ai loro impegni, assunti da ultimo con la tabella di marcia di Bratislava e in occasione del Consiglio europeo di ottobre, e raggiungano un accordo sulle proposte della Commissione concernenti la revisione della direttiva sulle armi da fuoco, la direttiva sulla lotta contro il terrorismo e l'istituzione di verifiche sistematiche su tutte le persone che attraversano le frontiere esterne dell'UE.

I punti principali evidenziati sono i seguenti.

Rafforzare la lotta contro il terrorismo e la criminalità organizzata

Rafforzare le nostre difese e la resilienza

Contesto

La sicurezza è un tema costante fin dall'inizio del mandato della Commissione Juncker, dagli orientamenti politici [3] del Presidente del luglio 2014 all'ultimo discorso sullo stato dell'Unione [4] del settembre 2016.

Il 28 aprile 2015 la Commissione europea ha adottato l'Agenda europea sulla sicurezza [5], definendo le azioni principali che permetteranno all'UE di rispondere in modo efficace al terrorismo e alle minacce per la sicurezza nell'Unione europea nel periodo 2015-2020.

Dalla sua adozione, sono stati fatti molti progressi nell'attuazione dell'Agenda. Nel novembre 2015 la Commissione ha proposto la revisione della direttiva sulle armi da fuoco [6], seguita da un piano d'azione sulle armi da fuoco e gli esplosivi [7] nel dicembre 2015. In materia di terrorismo, la Commissione ha adottato nel dicembre 2015 una nuova direttiva sulla lotta al terrorismo [8] e nel febbraio 2016 uno specifico Piano d'azione sul finanziamento del terrorismo [9]. In aprile la Commissione ha proposto di istituire il sistema di ingressi/uscite [10] (EES) e ha presentato una comunicazione per preparare il terreno per un'autentica ed efficace Unione della sicurezza [11]. In più, a settembre è stata adottata una procedura unica di certificazione UE delle apparecchiature di controllo di sicurezza dell'aviazione [12].

Più recentemente, la Commissione ha presentato la comunicazione del 14 settembre 2016 "Rafforzare la sicurezza in un mondo di mobilità [13]", che ha confermato l'esigenza di trovare il giusto equilibrio tra la mobilità e il rafforzamento della sicurezza, facilitando al contempo l'ingresso legale nello spazio Schengen senza obbligo di visto. Inoltre, il 6 ottobre è entrata in funzione la guardia di frontiera e costiera europea [1], dopo soli 9 mesi dalla proposta della Commissione, presentata in dicembre, a dimostrazione di un chiaro impegno per il rafforzamento della gestione e della sicurezza delle frontiere esterne dell'UE.

Il fatto che il Presidente Juncker abbia creato uno specifico portafoglio per l'Unione della sicurezza nell'agosto 2016 mostra l'importanza attribuita dalla Commissione al rafforzamento della sua risposta alla minaccia terroristica.

La prima relazione mensile sui progressi verso l'Unione della sicurezza è stata presentata il 12 ottobre per il periodo aprile-ottobre 2016; la seconda relazione, quella odierna, illustra i progressi compiuti da allora e le prospettive fino a dicembre 2016.

Per ulteriori informazioni

Seconda relazione sui progressi compiuti verso un'autentica ed efficace Unione della sicurezza [14]

Comunicato stampa [2]: la Commissione propone un Sistema di informazione e autorizzazione ai viaggi

Comunicato stampa [1]: garantire la sicurezza delle frontiere esterne dell'UE: varo dell'Agenzia europea della guardia costiera e di frontiera

Comunicazione [15] sui progressi compiuti verso un'autentica ed efficace Unione della sicurezza

Comunicazione: Attuare l'Agenda europea sulla sicurezza per combattere il terrorismo e preparare il terreno per l'Unione della sicurezza [16]

Agenda europea sulla sicurezza [17]

Scheda informativa [18]: Unione della sicurezza

Domande e risposte [19]: Aprire la strada ad un'efficace e autentica Unione della sicurezza

Lettera d'incarico a Sir Julian King, Commissario per l'Unione della sicurezza [20]