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Bratislava, le decisioni del vertice Ue a 27

di Redazione

 

Bratislava – Lavorare insieme e risolvere i problemi che affliggono l’Europa in questo momento è la finalità con  la quale si è aperto il Cosiglio d’Europa a 27, svoltosi  a Bratislava il 16 settembre scorso. Angela Merkel ha sottolineato il difficile momento che l’Unione europea sta attraversando, ‘’una situazione critica’’ che impone la necessità di dare fiducia ai cittadini dell’Unione.  Rafforzare il fronte della sicurezza interna ed esterna, difesa, lotta al terrorismo, impulso allo sviluppo sociale ed economico , creare posti di lavoro ed opportunità per i giovani, sono le priorità sostenute dai leader europei ed inserite nella dichiarazione del vertice informale di Bratislava . Il tema brexit che ha  contribuito a disorientare l’Europa, è un’ulteriore sfida di sopravvivere a 27, così il presidente francese Francois Hollande, a margine del summit, giudicato nel complesso in modo positivo da Berlino, nonostante le prese di posizione del premier italiano Matteo Renzi. Surplus commerciale tedesco e  immigrati sono stati i temi su cui Renzi ha alzato i toni, intendendo dimostrare agli italiani di non essere subordinato all’asse Francia e Germania, probabilmente dopo aver appreso  della sua esclusione alla conferenza stampa a margine del Consiglio. Infatti a parlare alla stampa sono stati solo in due, Hollande e la Merkel. I rapporti tra Roma e Berlino sono dunque usciti incrinati dal summit. Sul problema dei profughi forse sarà trovato un accordo, ma sulla politica di austerity imposta dalla Germania, che Renzi sostiene sia un fallimento, ‘’la cura non funziona’’, la Merkel è sul fronte opposto, secondo la cancelliera sta ‘’ funzionando ed ha salvato l’Europa dal collasso al tempo della crisi, e che i paesi che l’hanno applicata stanno avendo buoni frutti’’. Comunque la cancelliera tedesca,  ha detto di non volere lo scontro  ritiene indispensabile la presenza dell’Italia nell’UE. 

Di seguito pubblichiamo il testo integrale delle conclusioni del summit del 16 settembre 2016.

 

                      La dichiarazione di Bratislava

Oggi ci riuniamo a Bratislava in un momento critico per il nostro progetto europeo. Il vertice di Bratislava dei 27 Stati membri è stato dedicato a una diagnosi comune dello stato dell'Unione europea e alla discussione del nostro futuro comune. Siamo tutti d'accordo sui seguenti principi generali.

Per quanto un paese abbia deciso di lasciare, l'UE resta indispensabile per tutti gli altri. Dopo le guerre e le profonde divisioni che hanno dilaniato il nostro continente, l'UE ha garantito pace e democrazia e ha consentito ai nostri paesi di prosperare. Molti paesi e regioni al di fuori dell'Unione faticano ancora solo per raggiungere tali traguardi. Siamo decisi ad assicurare il successo dell'UE a 27, sulla base di questa storia comune.

 L'UE non è perfetta ma è lo strumento più efficace di cui disponiamo per affrontare le nuove sfide che ci attendono. Abbiamo bisogno dell'UE per garantire non solo la pace e la democrazia ma anche la sicurezza del nostro popolo. Abbiamo bisogno dell'UE per soddisfare meglio le sue esigenze e il suo desiderio di vivere, studiare, lavorare, spostarsi e prosperare liberamente in tutto il continente e beneficiare del ricco patrimonio culturale europeo.

Dobbiamo migliorare la comunicazione reciproca – fra gli Stati membri, con le istituzioni dell'UE, ma soprattutto con i nostri cittadini. Dovremmo infondere maggiore chiarezza alle nostre decisioni. Utilizzare un linguaggio chiaro e onesto. Concentrarci sulle aspettative dei cittadini, mettendo in discussione con grande coraggio le soluzioni semplicistiche proposte da forze politiche estremiste o populiste.

A Bratislava ci siamo impegnati a offrire ai nostri cittadini nei prossimi mesi la visione di un'UE attraente di cui possano fidarsi e che possano sostenere. Siamo fiduciosi che avremo la volontà e la capacità di raggiungere questo traguardo.

Abbiamo accolto con favore il discorso sullo stato dell'Unione pronunciato dal presidente della Commissione. Abbiamo proceduto ad un ampio dibattito sulle priorità essenziali per i mesi a venire. Su tale base il presidente del Consiglio europeo, la presidenza del Consiglio e la Commissione hanno proposto il seguente programma di lavoro (la "tabella di marcia di Bratislava")

 

                                  La tabella di marcia di Bratislava                                                                             

                                                          I. Diagnosi e obiettivo generali

• Decisi ad assicurare il successo dell'UE a 27

• Molte sfide comuni ci attendono: cittadini preoccupati dalla percezione di una mancanza di controllo e da paure riguardo a migrazione, terrorismo e insicurezza economica e sociale. Necessità di affrontare in via prioritaria tali questioni nei prossimi mesi • Lavorare insieme, l'UE a 27 ha i mezzi per far fronte a queste sfide. Siamo determinati a trovare soluzioni comuni anche in merito a questioni su cui siamo divisi; la priorità hic et nunc è mostrare unità e assicurare il controllo politico sugli sviluppi per costruire il nostro futuro comune

• Necessità di essere chiari su cosa può fare l'UE e cosa spetta agli Stati membri, per garantire la realizzazione delle nostre promesse II. Migrazione e frontiere esterne Obiettivo

• Non consentire mai la ripresa dei flussi incontrollati dello scorso anno e ridurre ulteriormente il numero dei migranti irregolari • Assicurare il pieno controllo delle nostre frontiere esterne e tornare a Schengen

• Ampliare il consenso dell'UE sulla politica migratoria a lungo termine e applicare i principi di responsabilità e solidarietà Misure concrete

a) pieno impegno ad attuare la dichiarazione UE-Turchia e sostegno continuo ai paesi del Balcani occidentali

b) impegno già da oggi di alcuni Stati membri a offrire assistenza immediata per rafforzare la protezione della frontiera bulgara con la Turchia e a continuare a sostenere gli altri Stati in prima linea

c) prima della fine dell'anno, piena capacità di reazione rapida della guardia costiera e di frontiera europea, ora istituita ufficialmente d) patti sulla migrazione per la cooperazione e il dialogo con i paesi terzi volti alla riduzione dei flussi di migrazione illegale e all'aumento dei tassi di rimpatrio, che saranno valutati dal Consiglio europeo di dicembre

e) prosecuzione dei lavori per ampliare il consenso dell'UE sulla politica migratoria a lungo termine, incluse le modalità di applicazione dei principi di responsabilità e solidarietà in futuro.

                                                          III. Sicurezza interna ed esterna

Sicurezza interna

Obiettivo

• Fare tutto il necessario per sostenere gli Stati membri nell'azione volta a garantire la sicurezza interna e nella lotta contro il terrorismo Misure concrete

a) intensificazione della cooperazione e dello scambio di informazioni fra i servizi di sicurezza degli Stati membri

b) adozione delle misure necessarie per garantire che tutti coloro che attraversano le frontiere esterne dell'UE, compresi i cittadini degli Stati membri dell'Unione, siano oggetto di controlli basati sulle pertinenti banche dati, che devono essere interconnesse

c) avvio della creazione di un sistema di informazione e autorizzazione ai viaggi (ETIAS) per consentire i controlli preventivi e, se necessario, negare l'ingresso ai viaggiatori sprovvisti di visto

d) un impegno sistematico contro la radicalizzazione, che preveda anche espulsioni e divieti di ingresso ove giustificato, nonché il sostegno alle iniziative degli Stati membri dell'UE nel campo della prevenzione

 

                                                    Sicurezza esterna e difesa

Obiettivo

• In un contesto geopolitico complesso, rafforzare la cooperazione dell'UE nel campo della sicurezza esterna e della difesa Misure concrete

a) Consiglio europeo di dicembre: decisione su un piano di attuazione concreto in materia di sicurezza e difesa e sui modi per utilizzare al meglio le possibilità offerte dai trattati, in particolare in materia di capacità

b) avvio immediato dell'attuazione della dichiarazione congiunta con la NATO

 

                                       IV. Sviluppo sociale ed economico, giovani

Obiettivo

• Creare un futuro economico promettente per tutti, preservare il nostro modo di vivere e offrire migliori opportunità ai giovani Misure concrete

a) in dicembre: decisione sull'estensione del Fondo europeo per gli investimenti strategici alla luce della valutazione

b) Consiglio europeo di primavera 2017: esame dei progressi realizzati in merito alle varie strategie del mercato unico (fra cui il mercato unico digitale, l'Unione dei mercati dei capitali, l'Unione dell'energia)

c) Consiglio europeo di ottobre: dibattito sui modi per garantire una politica commerciale incisiva che colga i benefici di mercati aperti, tenendo in considerazione nel contempo le preoccupazioni dei cittadini

d) in dicembre: decisioni sul sostegno dell'UE agli Stati membri nella lotta contro la disoccupazione giovanile e sui programmi rafforzati dell'Unione per i giovani

 

                                                                     V. Via da seguire

• Concretizzare le promesse: rafforzare il meccanismo di esame dell'attuazione delle decisioni adottate. Cooperazione e comunicazione leali fra gli Stati membri e le istituzioni

• Bratislava è l'inizio di un processo. Le prossime riunioni formali del Consiglio europeo consentiranno un seguito concreto delle tematiche sollevate in questo documento. I leader dei 27 si incontreranno all'inizio del 2017 a La Valletta per una riunione informale. Le celebrazioni per il sessantesimo anniversario dei trattati di Roma nel marzo 2017 saranno l'occasione per riunire i leader a Roma e serviranno per completare il processo avviato a Bratislava e delineare insieme orientamenti per il nostro futuro comune.