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La Commissione europea lancia un sistema di certificazione UE delle apparecchiature di sicurezza degli aeroporti

Bruxelles, 7 septembre 2016 – Realizzare l’Unione della sicurezza: la Commissione propone un sistema di certificazione UE delle apparecchiature di sicurezza degli aeroporti anche per promuovere una maggiore competitività del settore europeo della sicurezza

La Commissione europea propone oggi di istituire una procedura unica di certificazione UE delle apparecchiature di controllo di sicurezza dell’aviazione per accrescere la competitività del settore europeo della sicurezza, come già annunciato il 20 aprile quando ha tracciato la via da seguire per realizzare un'autentica ed efficace Unione della sicurezza [1]. Grazie all'introduzione di un certificato UE, un'apparecchiatura di sicurezza omologata in uno Stato membro potrà essere immessa anche sul mercato di altri Stati membri. La creazione di un regime UE di mutuo riconoscimento delle apparecchiature di sicurezza contribuirà a superare la frammentazione del mercato, a rafforzare la competitività del settore europeo della sicurezza, a stimolare l’occupazione del settore e in definitiva a migliorare la sicurezza dell'aviazione in tutta Europa.

Dimitris Avramopoulos, Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: "La tecnologia ci può aiutare a impedire che le minacce si materializzino, nonché a rafforzare la sicurezza dei cittadini e la resilienza della società europea nel suo complesso. Grazie alla semplificazione e all'armonizzazione delle norme di certificazione delle apparecchiature di controllo di sicurezza, la proposta di oggi farà sì che in tutti gli aeroporti dell'UE vengano applicati i nostri elevati standard di controllo di sicurezza. La proposta contribuisce inoltre a stimolare la competitività del settore europeo della sicurezza e a migliorare la sua capacità di offrire soluzioni che rafforzano la sicurezza dei cittadini europei."

Le apparecchiature di sicurezza utilizzate per il controllo delle persone, del bagaglio a mano e delle merci nel settore dell’aviazione rappresentano un mercato importante: il settore registra difatti un fatturato annuale globale di 14 miliardi di euro, di cui 4,2 miliardi nella sola UE. Attualmente, tuttavia, il mercato interno dell’UE delle apparecchiature di controllo è reso frammentato dalle procedure di certificazione nazionali, che ostacolano l’efficienza del mercato e la libera circolazione delle merci. Garantendo la libera circolazione delle apparecchiature di controllo di sicurezza dell’aviazione civile nel mercato interno si aumenterà la competitività a livello mondiale del settore europeo della sicurezza.

La normativa UE [2] vigente in materia di specifiche tecniche e di requisiti di prestazione per le apparecchiature di controllo di sicurezza dell’aviazione negli aeroporti europei non istituisce un regime di valutazione della conformità legalmente vincolante a livello di UE che garantisca il rispetto delle norme prescritte in tutti gli aeroporti dell’UE. Di conseguenza, le apparecchiature certificate in uno Stato membro dell’UE non possono essere commercializzate negli altri. La proposta della Commissione istituisce un sistema di certificazione unico dell’Unione fondato su una metodologia comune di prova e sul rilascio da parte dei fabbricanti di certificati di conformità validi in tutti gli Stati membri dell’UE, in base al principio del mutuo riconoscimento.

Contesto

Le apparecchiature di controllo di sicurezza dell'aviazione sono quelle utilizzate per il controllo delle persone (passeggeri e dipendenti degli aeroporti), del bagaglio a mano, del bagaglio da stiva, delle forniture, delle merci e della posta aviotrasportate.

La normativa dell’UE in materia di apparecchiature di controllo di sicurezza dell’aviazione si basa su norme elaborate dalla Commissione, che sono costantemente adattate all’evoluzione delle minacce e alle valutazioni dei rischi, ma attualmente non prevede una procedura per il riconoscimento automatico delle apparecchiature di sicurezza certificate a livello dell’UE. Di conseguenza, le apparecchiature certificate in uno Stato membro dell’UE possono essere immesse sul mercato unicamente in quello Stato membro, e non in tutta l’Unione.

La normativa UE [2] vigente (regolamento (CE) n. 300/2008), che stabilisce le specifiche tecniche e i requisiti di prestazione per le apparecchiature di controllo di sicurezza dell’aviazione negli aeroporti dell’UE, non è corredata di un regime di valutazione della conformità legalmente vincolante a livello di UE che garantisca il rispetto in tutti gli aeroporti dell’UE delle norme prescritte, elaborate dalla Commissione. Attualmente quindi, le apparecchiature certificate in uno Stato membro dell’UE possono di norma essere immesse sul mercato unicamente in quello Stato membro. Secondo le regole attuali, gli Stati membri hanno la facoltà di riconoscere le certificazioni degli altri Stati membri, oppure di esigere ulteriori prove per verificare se l’apparecchiatura soddisfa i requisiti prescritti dalla normativa dell’UE o addirittura di vietarne l’uso sul proprio territorio.

Gli Stati membri, in collaborazione con la Commissione, hanno parzialmente ovviato alla frammentazione del mercato mettendo a punto metodologie comuni di prova nel quadro della Conferenza europea dell’aviazione civile (ECAC). Nel 2008 l’ECAC ha istituito una procedura di valutazione comune (CEP) per le prove cui sono sottoposte le apparecchiature di controllo utilizzate nel settore dell’aviazione. Da allora la CEP è stata riesaminata e migliorata in termini di efficacia, ma al sistema manca tuttora un quadro giuridicamente vincolante per realizzare pienamente il suo potenziale.

Il 28 aprile 2015 la Commissione europea ha adottato l'Agenda europea sulla sicurezza, definendo le azioni principali che permetteranno all'UE di rispondere in modo efficace al terrorismo e alle minacce per la sicurezza nell'Unione europea nel periodo 2015-2020. Con l'Agenda, che costituisce un tassello fondamentale della nuova strategia di sicurezza interna adottata dal Consiglio il 16 giugno 2015, la Commissione europea rispetta l'impegno assunto negli orientamenti politici del suo Presidente Jean-Claude Juncker.

Dopo gli attentati di Bruxelles, il 23 marzo il Presidente Juncker ha dichiarato che per combattere efficacemente la minaccia del terrorismo l'Europa ha bisogno di un'Unione della sicurezza, da costruire sulla base dell'Agenda europea sulla sicurezza [3]. Il 20 aprile la Commissione ha delineato la strada da seguire per realizzare un'autentica ed efficace Unione della sicurezza. Nel quadro delle iniziative annunciate, la Commissione aveva confermato che nel corso del 2016 sarebbero state presentate proposte in materia di certificazione delle apparecchiature di controllo aeroportuale.

Per ulteriori informazioni

Regolamento [4] che istituisce un sistema di certificazione dell’Unione per le apparecchiature di controllo di sicurezza dell’aviazione

Domande frequenti: [5] la Commissione propone un sistema di certificazione dell’Unione per le apparecchiature di controllo di sicurezza dell’aviazione

Agenda europea sulla sicurezza: preparare il terreno per l'Unione della sicurezza [1]

Comunicazione della Commissione sull'Agenda europea sulla sicurezza [3]

Regolamento [2] (CE) n. 300/2008 che istituisce norme comuni per la sicurezza dell’aviazione civile

Atti di esecuzione del regolamento [6] (CE) n. 300/2008, in particolare il regolamento (UE) 2015/1998 della Commissione

Comunicazione [7] della Commissione sulla politica industriale della sicurezza: Piano d'azione per un'industria della sicurezza innovativa e competitiva

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