L’Eurogruppo da il via agli aiuti di 10,3 miliardi alla Grecia

Intesa dei ministri finanziari dell'Eurozona anche sull'alleggerimento del debito greco ma solo dal 2018

di Redazione

 

Bruxelles – Fumata bianca per la Grecia all'Eurogruppo di ieri. I ministri delle finanze dell'Eurozona, hanno riconosciuto gli sforzi fatti dal governo guidato da Alexis Tsipras, e sono stati d'accordo per sbloccare la terza tranche di aiuti pari a 10,3 miliardi di euro, da dilazionare in due sub-tranche, 7,8 saranno erogati in giugno, 2,8 arriveranno a fine settembre. L'intesa è arrivata a due giorni dall'approvazione del parlamento greco delle misure di austerity, richieste dai creditori internazionali, conditio sine qua non per il via al piano di assistenza, del complessivo programma firmato tra le parti, nell'estate del 2015.

L'intesa sul programma perfezionato la scorsa estate, è stata preceduta da un estenuante periodo negoziale, durante il quale il premier Tsipras ha anche chiesto che fosse il popolo greco, a dire Si con un referendum, a nuovi tagli alle spese e aumenti delle tasse, imposte dai creditori per far partire il piano di salvataggio di 86 miliardi di euro. La scelta del governo Tsipras di indire la campagna referendaria, creò però notevoli contrasti interni al partito di Syriza, sfociati con le dimissioni dell'ex ministro delle finanze Yanis Varoufakis.

Oltre all'accordo sulla terza parte di prestito, l'Eurogruppo, concluso stanotte dopo 11 ore di riunione, ha pure raggiunto l'intesa sull'alleggerimento del debito greco sulla spinta del Fondo monetario internazionale (Fmi) che ha sostenuto che la Grecia sia giunta al limite della sostenibilità del debito pubblico, ed ha preteso dall'Eurogruppo un impegno serio e concreto sulla riduzione del debito prima di dare il via al terzo piano di assistenza. Pur mantenendo tutta l'impalcatura della discussione, ad un certo punto il Fmi fa marcia indietro e viene stabilito che l'alleggerimento del debito (onore complessivo per 245 miliardi di euro) non sarà immediato, ma arriverà non prima del 2018, come chiesto dalla Germania.

«L’Eurogruppo si è accordato su un pacchetto di misure che saranno immesse progressivamente, necessarie per raggiungere i target sulle necessità di finanziamento», si legge nel comunicato finale.

 

 

 

 

 

 

Stampa Articolo Stampa Articolo