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Il Parlamento di Atene vota nuove misure di austerity

di Redazione

 

Atene – Il parlamento greco ha approvato le riforme chieste dai creditori internazionali. Le misure finanziarie votate, serviranno per sbloccare una tranche del prestito, concesso al governo ellenico,  pari a 5,6 miliardi di euro, del piano di aiuti dei   complessivi di 86 miliardi di euro, stabiliti l’estate scorsa.

Disordini e proteste ad Atene in piazza  Syntagma, durante l'approvazione delle riforme in parlamento.

Un’altra ondata di austerity colpirà  ancora i cittadini greci, già esausti dalla pressione fiscale.

Il corposo testo di legge, è stato approvato con 153 voti favorevoli, 145 deputati hanno votato contro.

Le misure chieste dai creditori riguardano l’aumento dell'Iva dal 23 al 24% su diversi prodotti, fra cui il caffè le sigarette elettriche, la pay Tv, i beni di lusso, inoltre  l'introduzione di una tassa di soggiorno,  l'abolizione di agevolazioni fiscali per le isole greche, la creazione di un Autorità Indipendente sulle entrate per contrastare le contraffazioni e l'evasione, l'aumento delle accise sui carburanti .Per il rilancio delle privatizzazione, Berlino ha richiesto, un nuovo fondo denominato Società delle partecipazioni pubbliche.

Martedì prossimo al vertice di  Bruxelles, si riuniranno i ministri finanziari della eurozona, per valutare  le riforme votate dal parlamento greco. Secondo le dichiarazioni di Pierre Moscovici, commissario Ue dell’economia,  il via libera degli aiuti ad Atene, è a portata di mano. A condizione che le riforme siano fatte, conclude Moscovice, secondo cui la Grecia potrebbe tornare a crescere nella seconda metà del 2016.