I Diritti fondamentali nelle politiche dell’UE

La relazione della commissione europea sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea nel 2015

Bruxelles, 19 maggio 2016 – La Commissione europea ha pubblicato oggi la relazione sull’applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea nel 2015. Il documento offre una panoramica del modo in cui i diritti fondamentali sono stati applicati in una serie di politiche dell’UE e negli Stati membri.

La relazione di quest’anno si concentra in modo particolare sul primo convegno annuale sui diritti fondamentali, svoltosi nell'ottobre 2015. Oggi la Commissione ha pubblicato inoltre una consultazione pubblica che contribuirà ad alimentare il dibattito in occasione delsecondo convegno, che si terrà a Bruxelles il 17 e 18 novembre.

Frans Timmermans, primo Vicepresidente della Commissione, ha dichiarato: "I diritti fondamentali sono la base della nostra Unione europea e delle nostre comunità. Negli ultimi tempi, l’UE ha dovuto affrontare molte e gravi sfide che hanno messo alla prova il rispetto di questi diritti: il terrorismo, un numero senza precedenti di rifugiati e migranti in arrivo, le pressioni economiche e un'inquietante ascesa del populismo e della xenofobia hanno infatti indotto alcuni a mettere in discussione i nostri valori. Alla luce di queste sfide è indispensabile difendere la democrazia, i diritti fondamentali e lo Stato di diritto. Dobbiamo agire per difendere i nostri diritti, e non essere passivi dandoli per scontati. Per questo motivo, il convegno sui diritti fondamentali dello scorso anno ha identificato azioni specifiche per incoraggiare la tolleranza e il rispetto delle religioni diverse e per combattere il razzismo e la xenofobia."

V?ra Jourová, Commissaria per la giustizia, i consumatori e la parità di genere, ha sottolineato: "Se davvero aspiriamo ad uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia, dobbiamo promuovere attivamente i diritti fondamentali e aumentare il livello di protezione attiva in tutta l'UE. Se i nostri diritti sono scritti su un foglio di carta, ma non sono rispettati dai nostri governi o da un tribunale, averli non serve quasi a niente. Dobbiamo andare oltre la teoria e raggiungere risultati concreti. È quanto chiedono i nostri cittadini."

Nel 2015 la Commissione ha concluso un certo numero di progetti legislativi che promuovono i diritti fondamentali, tra cui il pacchetto di riforma della protezione dei dati e le direttive in materia di presunzione di innocenza e di tutela dei minori nei procedimenti penali.

Azioni di follow-up del convegno annuale sui diritti fondamentali del 2015

Nell'ottobre 2015, il primo convegno annuale dell’UE si è concentrato su "Tolleranza e rispetto: prevenzione e lotta contro l’odio antisemitico e antislamico in Europa". Sono state individuate le azioni chiave che la Commissione ha posto in essere:

·         Nomina di due coordinatori: un coordinatore per la lotta contro l’antisemitismo e un altro per la lotta contro l’odio antislamico, col compito di portare immediatamente all’attenzione della Commissione le preoccupazioni e le sfide cui devono far fronte le comunità ebraica e musulmana nell’UE e di sostenere il coordinamento delle risposte politiche a livello dell’UE.

·         Lotta contro l’incitamento all’odio online: la Commissione ha avviato un dialogo a livello dell'UE con le principali società informatiche, in cooperazione con gli Stati membri e la società civile, al fine di individuare la migliore strategia per combattere l’incitamento all’odio online. Come richiesto dalla dichiarazione comune del Consiglio straordinario "Giustizia e affari interni" a seguito degli attentati terroristici di Bruxelles, la Commissione ha intensificato i lavori con le aziende informatiche e intende sviluppare un codice di condotta in materia di lotta contro l’illecito incitamento all’odio online entro giugno 2016.

·         Monitoraggio delle norme dell’UE sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia per garantire la piena e corretta applicazione del diritto dell’Unione europea: sei Stati membri hanno recentemente adattato le loro norme penali per allinearle ai requisiti della decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia. La Commissione sta intensificando l'azione di controllo per ovviare alle restanti lacune di recepimento negli Stati membri.

·         Creazione di un gruppo di alto livello dell’UE per la lotta contro il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza:il gruppo, che sarà istituito il 14 giugno, riunirà gli Stati membri, la società civile, i rappresentanti delle comunità, le agenzie dell’UE e le principali organizzazioni internazionali, per convogliare gli sforzi e intensificare la cooperazione in questo ambito.

·         Assegnazione dei fondi: nel 2015, 5,4 milioni di euro sono stati messi a disposizione nell’ambito del programma "Diritti, uguaglianza e cittadinanza" per la formazione, lo scambio delle migliori pratiche e il rafforzamento delle sanzioni penali per reati di odio e di incitamento all'odio. Come annunciato nel programma di lavoro 2016 della Commissione, un'ulteriore somma di 6 milioni di euro sarà destinata a progetti intesi a prevenire e combattere il razzismo, la xenofobia, l’omofobia e altre forme di intolleranza. Anche il programma Erasmus+ ha ricevuto un finanziamento di 13 milioni di euro per attuare le azioni individuate in occasione del convegno e responsabilizzare gli attori coinvolti a livello locale per creare una cultura di tolleranza e rispetto.

In occasione del secondo convegno annuale sul "Pluralismo dei media e la democrazia" che si terrà a novembre 2016, il primo Vicepresidente Frans Timmermans, insieme al Commissario Günther Oettinger e alla Commissaria Vera Jourová, discuterà del ruolo fondamentale della libertà e del pluralismo dei mezzi d’informazione, in particolare dei media digitali nelle società democratiche.

Contesto

Con l'entrata in vigore del trattato di Lisbona il 1° dicembre 2009, la Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea è diventata giuridicamente vincolante. Le disposizioni di quest’ultima sono principalmente indirizzate alle istituzioni dell’UE e agli Stati membri esclusivamente nell’attuazione del diritto dell’Unione.

La Commissione sta lavorando con le autorità competenti a livello nazionale, locale e dell'UE per informare meglio i cittadini circa i loro diritti fondamentali e su dove trovare aiuto in caso di violazione di tali diritti. Informazioni pratiche sui diritti fondamentali sono reperibili sul Portale europeo della giustizia

Per ulteriori informazioni

Relazione del 2015 sull'applicazione della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea

Convegno annuale sui diritti fondamentali del 2016

Consultazione pubblica destinata ad alimentare il dibattito del convegno 2016

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