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La barriera del Brennero, Renzi non ci sta

Il governo austriaco procede e illustra nel dettaglio i controlli al confine con il Brennero, Matteo Renzi non ci sta e scrive: L’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro". Detto, fatto. Si tratterebbe di una rete metallica lunga 250 metri che taglierebbe – in perpendicolare – la carreggiata dell’A22, a est, e quella della strada statale a ovest sviluppandosi in larghezza. Renzi non ci sta e lo comunica attraverso la sua newsletter Enews nel giorno in cui l’Austria predispone i controlli che dovrebbero prendere il via a fine maggio. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha commentato così in un’intervista al quotidiano austriaco Die Presse: “Confidiamo che Vienna non prenderà decisioni unilaterali nei prossimi mesi. E che l’Austria continuerà a collaborare strettamente con noi nella crisi dei profughi”. Ma c’è di più, durante un vertice al Brennero tra i rappresentanti delle forze dell’ordine di Italia, Germania e Austria circa i controlli di frontiera le autorità viennesi hanno confermato la richiesta di poter effettuare controlli sui treni e sulle strade già in territorio italiano. Secondo Renzi tutto questo sarebbe contro le regole europee: “La questione migratoria è come sempre molto complicata ma gli annunci esagerati dei giorni scorsi vanno ricalibrati: nei primi quattro mesi dell’anno il numero dei migranti arrivato in Italia è inferiore a quello del 2014 e sostanzialmente uguale a quello del 2015” e continua “Si tratta di uno sforzo impegnativo per il nostro Paese, che continua a cercare di salvare vite umane in mare, ma con numeri che sono più bassi di quelli che vengono riportati dagli allarmi internazionali. Tutto ciò conferma – ove ce ne fosse il bisogno – che l’ipotesi di chiudere il Brennero è sfacciatamente contro le regole europee, oltre che contro la storia, contro la logica e contro il futuro”. Visibilmente irritato dalle decisioni intraprese dal governo di Vienna in maniera unilaterale. La barriera voluta da Vienna per proteggere il confine del Brennero dal flusso di migranti provenienti dall’Italia è stata presentata ufficialmente alle 13 al valico. Ma già in precedenza erano filtrati i primi particolari. Intanto le squadre di operai della Asfinag – società autostradale tirolese – stanno portando avanti da due settimane il “management di controllo”. Pochi metri dopo la frontiera con l’Italia, all’altezza dell’area di servizio autostradale Rosenberger, si sta procedendo da giorni a tagliare il guardrail che separa le due carreggiate dell’ A22 dove sorgerà la barriera che servirà per controllare mezzi e persone e che arriverà fino alla strada statale. I pali che sosterranno la barriera sono ammassati in un angolo del cantiere, la recinzione? “Potrà essere allestita in poco tempo” ha affermato il ministro degli Interni Wolfgang Sobotka, sottolineando che i controlli veri e propri – anticipati in questi giorni da verifiche a random da parte della gendarmeria austriaca – “inizieranno a partire da giugno”. L’ufficio studi della Cgia lancia l’allarme: 29milioni di tonnellate di merci transitano ogni anno dal Brennero, più altri 11,7 milioni che viaggiano su ferrovia. Evidente dunque come questa decisione colpirà in particolare l’autotrasporto causando danni enormi a tutto il settore.