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La Corte dei conti europea: OK ai conti dell’UE per l’8° anno consecutivo

Immagine: Kristalina Georgieva, vicepresidente della Commissione europea e Commissario  per il bilancio e le risorse umane dal 1° novembre 2015, in seno alla Commissione Juncker. 

 

 

Bruxelles, 10 novembre 2015 – Oggi, per l'ottavo anno consecutivo, la Corte dei conti europea ha certificato la buona salute dei conti dell’UE. Sia le entrate che le spese amministrative non presentano errori rilevanti. Il tasso di errore globale nei pagamenti è diminuito per il secondo anno consecutivo fino a raggiungere il 4,4% nel 2014. Nella relazione annuale sull'esecuzione del bilancio UE nel 2014 la Corte sottolinea inoltre i progressi compiuti dalla Commissione in termini di aumento della trasparenza e di assorbimento per quanto riguarda la gestione dei fondi UE.

Kristalina Georgieva, vicepresidente della Commissione europea e responsabile per il bilancio e le risorse umane ha dichiarato: "Il denaro dell’UE appartiene ai nostri cittadini e siamo tenuti a far sì che ogni singolo euro sia ben speso. Concordiamo pienamente con il parere della Corte secondo cui occorrono nuove azioni adatte alle nuove circostanze. La Commissione si sta adoperando per adeguare il bilancio alle questioni prioritarie, concentrarsi sui risultati e rafforzare i controlli.

Garantire la corretta gestione dei fondi dell'UE

Il tasso di errore non indica frode, ma è dovuto principalmente a complesse procedure amministrative che non sono state applicate come previsto. La Commissione europea ha adottato una serie di misure per ottenere che ogni euro del bilancio dell’UE sia speso bene.

1. I progetti finanziati dall’UE devono costituire un valore aggiunto per la società. Questo è il motivo per cui abbiamo elaborato un quadro di valutazione dei risultati rafforzato.

La Commissione ha dato vita all'iniziativa "Un bilancio dell'UE incentrato sui risultati [1]" per garantire che le risorse dell’UE siano utilizzate in modo efficace e a beneficio dei cittadini.

La Commissione non si limita a far sì che i progetti si attengano alle regole, in quanto occorre anche che essi producano risultati. Essa valuterà, invece, l'impatto economico e sociale dei progetti finanziati dall’UE prima del loro inizio e durante il loro espletamento sulla base di chiari indicatori di rendimento. I finanziamenti successivi dipenderanno dai risultati ottenuti. Migliori criteri di valutazione e indicatori di rendimento consentiranno un controllo più efficace dell'esecuzione.

L’obiettivo è fare in modo che tutti i progetti finanziati dall’UE apportino chiari benefici e siano economicamente vantaggiosi.

2. Pur concentrandosi sui risultati, la Commissione continua ad adoperarsi per semplificare le norme esistenti. Soddisfare le prescrizioni amministrative richiede ancora troppo tempo e troppo impegno da parte dei beneficiari. Abbiamo avviato un’iniziativa di semplificazione per rendere più agevole per i beneficiari l'accesso e l'utilizzazione dei fondi dell'UE e ciò trova ampio risalto nel programma di lavoro della Commissione per il 2016. Nell'ambito del suo impegno per norme più semplici, all’inizio di quest’anno la Commissione ha promosso la costituzione di un gruppo ad alto livello sulla semplificazione [2] per i beneficiari dei fondi strutturali e dei fondi di investimento europei.

3. Rigore in materia di rettifiche finanziarie e recuperi. Quando il denaro dei contribuenti dell’UE è stato speso in modo errato, vengono presi provvedimenti per recuperarlo. Tra il 2009 e il 2014 l’importo medio delle rettifiche finanziarie e dei recuperi è stato di 3,2 miliardi di euro, vale a dire il 2,4% dell’importo medio dei pagamenti effettuati sulla base del bilancio UE. Si tratta di un modo adeguato per tutelare il denaro dei contribuenti nell'ambito delle spese pluriennali.

4. Un miglior controllo della spesa dell’UE da parte degli Stati membri che gestiscono l'80% del bilancio dell’UE in base al sistema della gestione concorrente. La Commissione ha varato una serie di incentivi per incoraggiare tutti gli Stati membri a migliorare ulteriormente i loro sistemi di gestione e controllo. L’obiettivo è di spingerli a individuare, segnalare e rettificare le irregolarità prima dell'audit dell’UE; in caso contrario, essi perderanno i finanziamenti a cui avevano diritto.

Al fine di aiutare gli Stati membri la Commissione condivide buone pratiche, fornisce orientamento e organizza corsi di formazione per le autorità responsabili della gestione di fondi dell’UE o seminari sui tassi di errore.

Per ulteriori informazioni:

– Domande e risposte sulla relazione annuale della Corte dei conti europea [3]

– Conferenza "Il bilancio dell'UE incentrato sui risultati" [4]

– Applicazione web "Il bilancio dell'UE incentrato sui risultati" [5]

– Migliorare le modalità con cui Stati membri e regioni investono e gestiscono i fondi della politica di coesione dell'UE [6]

– Una sana gestione del bilancio dell’UE nel 2014 [7].