25 anni fa la riunificazione tedesca

La principale potenza economica e politica dell’Europa contemporanea nasceva il 3 ottobre di cinque lustri fa.

Immagine: Berlino, la Porta di Brandeburgo

In Germania tre giorni di festeggiamenti per celebrare i 25 anni dalla riunificazione. Il relativo Trattato è entrato, infatti, in vigore il 3 ottobre del 1990. Per l’occasione, il presidente della Conferenza episcopale tedesca, il cardinale Reinhard Marx, e il presidente del Consiglio della Chiesa protestante in Germania, il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, hanno pubblicato un documento comune nel quale si evidenzia con forza come la recente storia della Germania unita sia un successo, nonostante tutte le differenze che esistono ancora su vari livelli, in particolare economico e sociale tra il settore Ovest e quello Est.

“Nel 1989 – si legge nel documento – la rivoluzione pacifica dei cittadini della Repubblica democratica tedesca abbatté il muro di Berlino, che aveva diviso la Germania e l’Europa. Le Chiese erano per molti versi coinvolte in questo processo di riunificazione”. Secondo il cardinale Marx e il vescovo Bedford-Strohm, in questi anni “la Germania ha trovato con successo il suo nuovo ruolo in un’Europa pacifica e unita, nonostante siano state molte le difficoltà”. E ha saputo dimostrare che “la nazione unita è una forza di pace” una forza che deve andare di pari passo con l’assunzione di nuove responsabilità, come quella rappresentata oggi dai tanti profughi che giungono nel nostro Paese”.

Le principali celebrazioni sono in programma quest’anno a Francoforte con la partecipazione, tra gli altri, del presidente Gauck e della cancelliera Merkel. Previsti concerti e manifestazioni culturali. Il centro cittadino ospita per l’occasione oltre 300 stand soprattutto gastronomici. Previsti, secondo gli organizzatori, un milione di visitatori. Alla vigilia delle celebrazioni per il 25° anniversario della riunificazione, un sondaggio realizzato da “Das Statistik-Portal” segnala intanto che il 37% dei cittadini della ex Repubblica democratica tedesca (Ddr) tra i 35 e i 50 anni, preferirebbe vivere nella Germania dell’Est e non in quella attuale.

Per saperne di più: http://www.osservatoreromano.va/it/news/una-germania-unita-e-aperta-verso-i-perseguitati#sthash.swlzQPTW.dpuf

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