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Mattarella discute a Bruxelles temi europei e internazionali

Immagine: Sergio Mattarella con Martin Schulz

di Redazione

La prima missione estera del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, cominciata ieri con la visita al Memoriale del Muro di Berlino e l’incontro con il presidente tedesco Gauck, si è conclusa oggi, 3 marzo, a Bruxelles con una serie di incontri con i vertici delle istituzioni comunitarie. Nel colloquio di Mattarella con il presidente del Parlamento Europeo, Martin Schulz, sono stati affrontati temi europei e internazionali, aspetti della crisi in generale e la questione greca in particolare. "L’ipotesi dell’uscita della Grecia dall’euro non è neppure da prendere in considerazione". Per il presidente della Repubblica sarebbe un "paradosso" che uno dei più grandi risultati dell’integrazione europea venga visto come un ostacolo e non come un punto di forza. Anche per Schulz l’uscita di Atene dall’eurozona aggraverebbe i problemi di tutta l’Europa.

Il capo dello Stato, che ha affrontato con Schulz anche il tema della crisi libica, ha ribadito che si deve sostenere lo sforzo di Bernardino Leon (mediatore Onu per la Libia) per un governo di unità nazionale. Nell’incontro si è parlato anche dell’operazione Mare Nostrum e del problema dei profughi che Mattarella ha definito "drammatico e che interpella tutta l’Unione europea". Da parte sua, Martin Schulz ha lodato l’operazione Mare Nostrum e l’enorme sforzo della Marina militare italiana. E definendo l’Italia "una grande democrazia umanitaria", ha sottolineato che lo sforzo fatto a favore dei profughi non è stato apprezzato in giusta misura.

Il presidente dell’Europarlamento ha lodato, con Mattarella, l’operato del premier: Matteo Renzi – ha detto Schulz – è una personalità in antitesi al pessimismo e alla stagnazione. Mattarella ha poi incontrato gli europarlamentari italiani, sottolineando che il Parlamento europeo è cresciuto per compiti e importanza. Ma deve crescere ulteriormente e riconquistare la fiducia dei cittadini europei. "In un momento in cui bisogna superare la crisi e rilanciare con forza l’integrazione europea il Parlamento ha un ruolo decisivo", ha aggiunto.

Mattarella ha avuto uno scambio di opinioni anche con il presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker: “Ho registrato molto apprezzamento per ciò che l’Italia sta facendo, c’è molta fiducia, come gli ultimi atti dell’Unione manifestano”. Al termine dei colloqui, Mattarella ha parlato con i giornalisti: Gli incontri, ha detto il capo dello Stato, si sono svolti “in un clima molto buono, di grande amicizia e rispetto reciproco con una forte condivisione dell’esame dei problemi. Ho trovato molta attenzione sulla Libia, un’attenzione che si manifesta in maniera organica sia per quanto riguarda il problema dei profughi, sia per il caos e la mancanza di strutture statuali che alimentano il rischio di propaggini di terrorismo fondamentalista. E c’è la condivisione generale che questo problema vada affrontato a livello comunitario” ha riferito Mattarella. “Ho ricevuto da Bruxelles – ha spiegato – grande attenzione per l’Italia e il suo ruolo: la condivisione sul fatto che bisogna lavorare per far crescere l’integrazione, non solo sul fronte economico monetario, ma su altri fronti. Nel mio incontro con il presidente della Commissione Juncker, abbiamo parlato dei problemi della ripresa e del ruolo che l’Ue è chiamata a svolgere. Non a caso il piano di rilancio prende proprio il nome del presidente”.