I messinesi salutando Don Giovanni d’Austria riscoprono piazza Municipio e lo Sbarcadero

di Domenico Interdonato

Immagini: Messina Piazza Municipio, lo Sbarcadero. – Il corteo nello Stretto di Messina di Don Giovanni d'Austria – 2° foto Piazza Municipio anni '50 – 

 

Messina – Lì dove negli anni d’oro del Ferragosto messinese sorgeva “il Teatro dei 12.000”, è stata allestita un’arena per accogliere la spettacolazione finale del Saluto del Senato Messinese a Don Giovanni.

""Il palcoscenico naturale della scalinata del Municipio e il Monumentale Palazzo Zanca per scenografia, hanno fatto da cornice al momento conclusivo della VIII edizione dello Sbarco di Don Giovanni d’Austria facendo riscoprire ai tantissimi messinesi e turisti presenti il 7 agosto, le potenzialità di una piazza, cuore di una città, per grandi eventi e spettacoli.

L’architetto Nino Principato, intervenuto al microfono ha fatto sognare la rimodulazione di Piazza Unione Europea per farla ritornare agli antichi splendori, quando l’intera facciata del Municipio era visibile dal mare e nel mese di agosto diventava luogo di appuntamento per applaudire divi del cinema e dello spettacolo provenienti da ogni parte d’Italia.

E la stessa Manifestazione ha fatto anche da stimolo per un altro importante recupero finalizzato alla restituzione del decoro urbano che merita.

L’idea viene lanciata da Ivo Blandina durante il Tavolo Tecnico in Capitaneria di Porto convocato per la fase  preparatoria allo Sbarco di Don Giovanni: accogliere il figlio di Carlo V nel luogo ove sbarcò nell’agosto del 1571. E così, grazie al Capitano di Vascello Nazzareno Laganà, Comandante della Capitaneria di Porto, e alla collaborazione del “Marina del Nettuno”, la scalinata dello storico ""imbarcadero che accolse Giovanni Paolo II nel giugno del 1988, è stata restituita al suo antico decoro, pronta per lo sbarco di Don Giovanni d’Austria e dei suoi Capitani. L’intervento poi di alcuni volenterosi cittadini, che domenica, scope e palette alla mano, si sono prodigati poco prima dell’arrivo delle navi a liberare le scale dall’immondizia accumulatisi durante la notte, ha poi completato l’opera. Lo “Sbarcadero” fu realizzato per volere del Prefetto Michele Adinolfi (autore anche dello spostamento della statua del Nettuno dal suo sito originale all’attuale posizione) nell’ambito dei lavori per la  realizzazione della Passeggiata a Mare. Per abbellire la scalinata furono collocati due leoni marmorei, appartenenti al monumento settecentesco di Carlo di Borbone, utilizzati dall’architetto Giacomo Fiore per abbellire il vecchio Sbarcadero posizionato prima del terremoto del 1908 davanti al Municipio.

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