Giovedì 12 marzo, il cacciatorpediniere [blue][b]Andrea Doria della Marina Militare [/b][/blue]rientrerà presso la stazione navale Mar Grande di Taranto dopo un lungo periodo di attività di contrasto alla pirateria svolta nell’Oceano Indiano.
Nave Doria è partita da Taranto lo scorso 22 luglio ed ha ricoperto per 192 giorni il ruolo di flagship della missione europea Eunavfor Atalanta, per garantire la sicurezza del traffico marittimo in un’area strategica per gli interessi nazionali.
La presenza del cacciatorpediniere nell’Oceano Indiano, al comando dell’ammiraglio Guido Rando, in coordinamento con le altre unità navali, spagnole, tedesche ed olandesi non ha consentito alcun attacco ai mercantili in transito.
L’equipaggio della nave, comandata del capitano di vascello Angelo Virdis, è composto da 192 militari e integrato dagli specialisti del gruppo operativo subacquei, dai marinai della Brigata Marina San Marco e dal personale del 1° e del 3° Gruppo Elicotteri di La Spezia e Catania.
Importante il supporto dell’elicottero EH-101, il quale, con le sue capacità, ha ampliato le operazioni di ricerca e sostenuto nell’arco di sei missioni le attività di assistenza e soccorso sanitario a favore delle navi mercantili in difficoltà.
Nave Doria, terminato il suo impegno europeo nella missione di antipirateria il 13 febbraio 2015, ha preso parte all’International Defence Exhibition and Conference (IDEX 2015), ad Abu Dhabi, dove nella seconda decade del mese di febbraio ha rappresentato le eccellenze industriali italiane ed ospitato significativi eventi a favore dell’industria nazionale.
In 233 giorni di attività, nave Andrea Doria ha percorso 42.852 miglia ed effettuato 4.150 ore di moto.