A Roma Maurizio de Giovanni, scrittore dallo stile inconfondibile – “Splendor Parthenopes” mercoledì 4 febbraio, ore 19

di Antonella Rita Roscilli -- giornalista, brasilianista

Foto: lo scrittore Maurizio de Giovanni

ROMA. Un buon investigatore deve respirare la città in cui opera. Deve assaporarne i silenzi, le esitazioni; deve annusare la paura e la diffidenza, l’indifferenza e l’arroganza per poterle combattere, altrimenti è finito. Un commissario dagli enigmatici occhi verdi, Luigi Alfredo Ricciardi, e la
squadra di poliziotti dei Bastardi di Pizzofalcone. I delitti, i sentimenti e le emozioni, a più di ottanta anni di distanza, si svolgono sul medesimo palcoscenico: Napoli. L’autore di tutto questo, dallo stile inconfondibile, è [b]Maurizio de Giovanni.
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Si presenta a Roma allo [b]"Splendor Parthenopes",[/b] Via Vittoria Colonna 32/C, mercoledì 4 febbraio alle ore 19 nell’incontro dal titolo: "Commissario Ricciardi vs i bastardi di Pizzofalcone", nel quale si parlerà dei suoi libri "In fondo al tuo cuore. Inferno per il commissario Ricciardi"(ed. Einaudi) e "Gelo. Per i bastardi di Pizzofalcone"(ed. Einaudi).
Padrone di casa dello Splendor Parthenopes è Luca D’Angelo, partenopeo, e inventore di questo nuovo spazio multifunzionale, aperto dal breakfast al dopo teatro: 800 metri quadrati su tre piani che ospitano Cocktails Letterari per appagare il gusto e la mente.

Insieme a de Giovanni ci saranno Anna Maria Torroncelli che svelerà il "dietro le quinte" dei libri, Loretta Cavaricci che tesserà la tela della serata, Carmen Di Marzo e Paolo Vanacore che declameranno le parole di musica di uma Napoli immortale.

Napoli è la città in cui Maurizio De Giovanni ha ambientato finora le sue opere letterarie e così la definisce: "Napoli racconta storie e come tale scambia le proprie storie con le altre, le confonde, le contamina. E’ Napoli che mi ha suggerito il noir. La scrittura dei napoletani o quella ambientata a Napoli non può prescindere dal registro nero e coristico, due aspetti che si ritrovano in ogni scrittura napoletana. Il napoletano scrive istintivamente in maniera tragica e allo stesso tempo comica, è una cosa connaturata al modo di pensare napoletano".

Maurizio de Giovanni nasce nel 1958 a Napoli, dove vive e lavora. Nel 2005 vince un concorso per giallisti esordienti con un racconto incentrato sulla figura del commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Il personaggio gli ispira un ciclo di romanzi, pubblicati da Einaudi Stile Libero, che comprende "Il senso del dolore", "La condanna del sangue", "Il posto di ognuno", "Il giorno dei morti", "Per mano mia", "Vipera" (Premio Selezione Bancarella 2013) e "In fondo al tuo cuore". Nel 2012 esce per Mondadori "Il metodo del Coccodrillo" (Premio Scerbanenco), dove fa la sua comparsa l’ispettore Lojacono, ora fra i protagonisti della serie dei Bastardi di Pizzofalcone, ambientata nella Napoli contemporanea e pubblicata da Einaudi Stile Libero (nel 2013 è uscito il secondo romanzo della serie, Buio, e nel 2014 Gelo , il terzo). Nel 2014, sempre per Einaudi Stile Libero, ha pubblicato "Giochi criminali" (con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli).

Tutti i suoi libri sono tradotti o in corso di traduzione in Francia, Germania, Inghilterra, Spagna, Russia, Danimarca e Stati Uniti. De Giovanni è anche autore di racconti a tema calcistico sulla squadra della sua città, della quale è visceralmente tifoso, e di opere teatrali. E a chi gli chiede se è o fa lo scrittore risponde:"Credo di fare lo scrittore, penso di essere un lettore. Faccio lo scrittore e sono innamorato dei libri".

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