Senago (Milano) AMMINISTRAZIONE BERETTA: QUANDO LA TOPPA E’ PEGGIO DEL BUCO

Riceviamo dalla Lista Civica Rinnoviamo Senago questo comunicato che pubblichiamo integralmente

Nella recente occasione di (ri)nomina ad assessore di Gabriele Vitalone, il sindaco Magda Beretta, si è prodigata nel far conoscere ai cittadini le motivazioni per le quali ha deciso di ritornare sui suoi passi, rinnegando pubblicamente la sua precedente decisione di revoca delle deleghe. Mai, prima di questa occasione , abbiamo assistito ad uno scempio simile delle norme e della mancanza di rispetto che un sindaco deve sempre avere nei confronti dei propri cittadini e, per questo morivo, siamo a dire la nostra.

Partiamo dal primo comunicato che il sindaco ha pubblicato sulla sua pagina Facebook nel quale, ci delizia tra le altre cose, della seguente affermazione “(…) Nel 2017 non tolsi le deleghe a Gabriele Vitalone per assenza di fiducia (come anche scritto nelle motivazioni dell’Atto) e furono concordate con lo stesso Gabriele(…)

Ricordiamo che, l’Art.46 del Decreto Legislativo 18 Agosto 2000, n° 267 affida esclusivamente al Sindaco, la podestà di nominare Assessori in base ad un rapporto fiduciario verso i prescelti e provvede alla loro revoca, ai sensi del successivo comma 4

L’Atto di revoca, non è un provvedimento di facile attuazione ma, a parte i casi di gravi casi di malattia del revocato, deve essere supportato da valide motivazioni. Quella prevista da tutta la giurisprudenza in materia è il venir meno del rapporto fiduciario tra il sindaco e l’assessore ed è riferibile solo e soltanto al mancato impegno di quest’ultimo nella realizzazione appieno del suo mandato e dell’attuazione del programma elettorale, non certamente come atto sanzionatorio per valutazioni personali.

Pertanto, nel decreto del sindaco n°6/2017, come motivazione di revoca viene espressamente affermato il venir meno il rapporto di fiducia tra sindaco e assessore. E’ evidente, quindi, che il Sindaco nel suo comunicato su FB ha ammesso di aver scritto volutamente una cosa non vera. Ha mentito allora o mente oggi? Per dirimere questa questione , copia del Decreto del sindaco e copia del comunicato postato su Facebook , saranno inviati a Sua Eccellenza il Prefetto di Milano per le dovute valutazioni del caso.

Noi non crediamo assolutamente che la revoca sia stata concordata dal sindaco e da Gabriele Vitalone e questa valutazione nasce dalle dichiarazioni rilasciate dai due protagonisti in quei concitati giorni del 2017 e soprattutto da fatti oggettivi: non si dimette un assessore di cui si ha fiducia solo e soltanto per alcuni articoli apparsi sulla stampa o per mettere a tacere l’opposizione. Quando si ha fiducia in un proprio collaboratore e si crede nella sua estraneità ai fatti che riguardavano un suo familiare, tra l’altro e non lui direttamente, lo si difende subito senza se e senza ma.

Le dichiarazioni rilasciate dal sindaco alla stampa dimostrano in modo inequivocabile che, la decisione del 2017, fu presa per problemi all’interno della coalizione della sua maggioranza e all’interno di due partiti in particolare: la Lega e Forza Italia. A conforto della nostra tesi c’è il fatto che, l’assessore Vitalone, entra in Giunta da indipendente e non più in quota di Forza Italia partito nel quale è stato figura importante e primattore in termini di consenso elettorale . Ora, il sindaco, non può venirci a raccontare che è stato tutto concordato, le sue parole sono soltanto un brutto “rattoppo” al buco della sua maggioranza.”

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