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CIENT’ANNE TAURASI RISERVA, A VIGNA VILLAE IL VINO È UN ANTICO SEGRETO DEI CONTADINI IRPINI

Un vino potente come la terra irpina. Frutto del lavoro di gente che conosce il vento e sa fare il pane.

Cient’anne Taurasi Riserva Docg 2013 Vigna Villa è un possente aglianico in purezza, una bottiglia che ha una storia importante. “E’ dedicato a mio padre Giuseppe, insigne avvocato napoletano, fondatore della cantina, nel centenario della nascita’’, spiega Tommaso Piscopo, patron della Cantina Vigna Villae, a Tarasi (AV). “Rappresenta la sintesi e la forza di questi decenni di lavoro nelle nostre vigne -prosegue Piscopo- un prodotto strutturato e possente, con tannini molto suadenti. Viene dalla Vigna di Piano dell’Angelo e racconta la bellezza di questo territorio”.

Solo Aglianico di Taurasi, il vino ha riposato come un gigante addormentato per quattro anni in barriques, e poi elevato in vetro. Inconfondibile il rosso rubino che colora il calice conquistando il palato con un sorso corposo e ricco, maglia tannica nobile che porta centinaia di contaminazioni fino a un finale definitivo che esalta carni e formaggi da abbinare con sapienza per momenti unici.

“Il vino rappresenta il territorio, il Taurasi è l’orgoglio e il lustro di questa cultura contadina che ha tanto da raccontare -rimarca il ‘deus ex machina’ di Vigna Villae – Taurasi, crocevia delle uve, ha segreti di gusto che non hanno eguali’’. Ma ora è tempo di lanciare i dadi su una scacchiera più grande. Piscopo ne è sicuro: ‘’Questo patrimonio deve essere conosciuto e apprezzato ancora di più, su scena internazionale perché è uno dei pochi vini al mondo che dura 50 anni, parola forte di questa terra baciata dalla cultura agricola e dalla sua infinita pazienza e lotta’’.

A Vigna Villae il vino è una filosofia e un compagno di viaggio. Come un vecchio contadino saggio che racconta il segreto dei giorni davanti a un camino di pietra. “Il vino di Taurasi è cultura -dice con orgoglio Tommaso Piscopo- una buona bottiglia di vino ha nella sua lunghezza sapori unici, crea relazioni e fa ponte a storie diverse. E’ il rosso del tempo lungo e pieno. La nostra passione -tiene a sottolineare- è fare un vino capace di emozionare. Per questo dico che a curare la vigna devono essere i figli: dietro una bottiglia c’è una storia di impegno e di pensiero, di lavoro e progetto ma soprattutto c’è amore per la terra.

Puntiamo su un Taurasi possente ma morbido al palato, come si faceva negli anni ’60’’. Il sogno? “C’è sempre un sogno. Il mio è far diventare Taurasi come Montalcino e Alba. Taurasi è il tempio dell’aglianico, va pensata anche la possibilità di istituire qui una facoltà del vino rosso. Il nostro vino è unico, va tutelato e promosso. Un bicchiere che ha tanto da dire, ovunque”.

Della Cantina Vigna Villae una menzione speciale va anche a ‘O’ RRE IGP Campania Aglianico’, meraviglioso blend di uve Aglianico, invecchiato in botte 60 mesi. Un vino che regge il tempo, intrigante. Vive oltre cinquant’anni e i suoi profumi si susseguono al palato senza tregua. La sua beva è di grande spessore e forza ricorda un territorio ricco di profumi minerali e floreali.

“Siamo semplici viticultori di Taurasi che hanno raccolto l’eredità millenaria di produrre un buon vino -si legge sul sito della Cantina, www.vignavillae.it- [1] facciamo un ottimo uso delle fonti idriche, perché sappiamo che l’uva migliore è generata dalla vigna in sofferenza”. Nei prodotti della cantina irpina la Linea ‘Doc’, la Linea ‘I Nobili’, ‘I Ricordi’, ‘IGP’. Tutti i vini hanno un unico comune denominatore: la trasformazione dell’uva con metodi naturali e tradizionali.

Il ‘Taurasi DOCG’ prodotto a Contrade Case D’Alto, Pesano e Pezze De’ Preti. Affinamento 30 mesi in Barrique, il resto in bottiglia. Colore rosso rubino intenso con riflessi granata. Intenso e ampio all’olfatto, strutturato e dotato di buona persistenza gusto-olfattiva, è secco, caldo, abbastanza morbido e ben in equilibrio con freschezza e tannicità, ideale per accompagnare piatti di carne.

Da non perdere anche ‘Insieme’- Aglianico DOC Irpinia 2012 (6 mesi in Barrique, il resto in bottiglia), con il suo profumo intenso, marcato retrogusto, sentori vari di frutti di bosco, dal gusto caldo e deciso,  ideale per accompagnare piatti di carne; su tavole di amici parla di elegante saggezza anche il ‘Don Giuseppe’ – IGP Aglianico.

Tra i bianchi, ‘Per sempre’ – Coda di Volpe Irpinia 2016, dal sapore fruttato e dai profumi floreali, ma anche ‘Reginè’- Fiano Avellino DOCG 2016, affinamento in  bottiglia. Vino dal colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, dai profumi di pera matura, dal gusto fresco e deciso, ideale per accompagnare piatti delicati di pesce e verdure.

Un buon inizio, prima di visitare di persona una Cantina taurasina che ha una sua forza identitaria nel tempio dell’Aglianico.