1° TORNEO DI SCACCHI PALAMEDES A ROMA

HOTEL CAPANNELLE APPIA ANTICA, centro congressi, Via Siderno, 37 Roma. Roma, 9 settembre 2018 - ore 9:30 (per iscrizioni sul posto dalle ore 8:00 alle ore 9:30)

Promosso dall’Associazione Archeosofica 1° Sezione di Roma in collaborazione con il Comitato Regionale della Federazione Scacchistica Italiana e tre dei principali circoli scacchistici romani, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio e del II Municipio di Roma, il Torneo è dedicato a Palamedes, mitico eroe greco leale, nobile e coraggioso, creatore secondo la leggenda del gioco degli Scacchi, il quale avrebbe anche introdotto presso gli uomini la scrittura, i numeri, i pesi, le misure, i segni celesti.

La manifestazione sarà il cuore di una serie di iniziative dedicate ad approfondire gli aspetti ludici, culturali, scientifici e sportivi del gioco: in prossimità dell’area di gioco verranno allestiti infatti corner informativi dedicati allo sviluppo delle facoltà mentali (attenzione, astrazione e visualizzazione per l’agonismo mentale), alla corretta alimentazione e ai preparati naturali per favorire la concentrazione, alla ginnastica e alle tecniche respiratorie più adatte per simili attività.

La modalità di gioco prevista è RAPID FIDE con formula OPEN INTEGRALE, e sono previsti otto turni con Sistema Svizzero.  Gli sponsor dell’evento hanno inoltre deciso di offrire agli iscritti il pranzo a buffet e due bottigliette di acqua.

A margine dell’evento, dalla settimana successiva, si svolgeranno tre incontri dedicati ad Aspasia e Socrate, alla figura di Palamedes e al simbolismo e alla storia degli Scacchi.

Il ricavato sarà devoluto all’Unicef.

L’accesso è gratuito per gli accompagnatori e per gli appassionati.

Per informazioni sul torneo: http://www.associazionearcheosoficaroma.it/torneo-scacchi-palamedes-9-settembre-2018/

Per iscriversi e partecipare: http://vesus.org/tournaments/1deg-torneo-di-scacchi-palamedes/

 

Chi era PALAMEDES?

Non è facile capire il valore e la grandezza dell'eroe greco Palamedes (o Palamede), né la sua importanza nella storia dell’umanità e nelle vicende della guerra di Troia, giacché Omero di lui non parla mai nei suoi poemi ma altri autori lo descrivono come uno dei più grandi e importanti eroi greci in assoluto!

La sua figura è eccezionale: era uno dei quattro generali dell'esercito greco (insieme ad Achille, Agamennone e Ulisse) e secondo alcuni divenne per acclamazione il successore di Agamennone come capo supremo delle forze greche. Batteva in intelligenza Odisseo e, diversamente da lui, era leale, saggio, coraggioso, compassionevole, virtuoso; al suo ingegno sono attribuiti l'invenzione delle lettere dell'alfabeto, delle misure, dei numeri, della musica, delle leggi, del calendario, degli schieramenti militari, delle comunicazioni e infine dei dadi e degli scacchi. La sua vita fu tanto nobile e retta quanto la sua fine tragica e ingiusta: Odisseo, infatti, infuriato contro Palamedes che era riuscito a smascherare il suo tentativo di fingersi pazzo per evitare di partire alla guerra, ordì un inganno ai suoi danni e lo denunciò personalmente facendo ritrovare nella sua tenda le "prove" di un presunto tradimento a favore dei nemici troiani. A nulla valsero le arti oratorie dell'accusato e i sospetti di una congiura da parte Odisseo: Palamede fu condannato alla lapidazione e i Greci persero il migliore dei loro elementi.

La morte ingiusta di Palamede mostra la differenza fra l'intelletto elevato applicato al bene comune e l'astuzia maliziosa declinata nel male e nella vendetta.

 

Il simbolismo degli Scacchi

«Il gioco degli scacchi è certo uno fra quelli in cui le tracce del carattere ‘sacro’ originario sono rimaste più visibili malgrado questo processo di degenerazione» è quanto scrive René Guénon, noto filosofo ed esoterista francese della prima metà del Novecento.

La sola scacchiera è un vero e proprio mandala che rappresenta un cosmogramma: ce lo dimostra il fatto che nei templi massonici il pavimento è a quadrati alternati bianchi e neri, emblema della legge duale che regola l’Universo, della Luce e della Tenebra nell’esistenza terrestre, il Bene e il Male, Yin e Yang, Corpo e Spirito. Se si cammina sulla scacchiera, ad ogni passo si finisce inevitabilmente circondati da caselle di colore opposto: quando si è su una casella bianca, ossia in una condizione in cui predomina l’elemento spirituale, si viene circondati da ogni parte di materialità contro la quale è necessario combattere; quando si è fermi sul nero e quindi nel male, l’operato viene limitato dalla Provvidenza che ne circoscrive il raggio di azione.

I pezzi degli scacchi possono rappresentare i vari modi di azione e realizzazione di cui l’uomo dispone. Il movimento perpendicolare, che attraversa diversi colori, è logico, virile e rappresenta un aspetto tipicamente maschile, mentre il movimento diagonale lungo un medesimo colore corrisponde maggiormente alla natura femminile. Il salto del Cavallo raffigura l’intuizione, cioè la conoscenza sintetica e immediata non desunta da un ragionamento razionale. Il Pedone, simbolo dell’infanzia, è il pezzo più debole, indifeso ed esposto, ma può arrivare, dopo una lunga marcia, alla trasformazione nel pezzo più potente del gioco: una splendida metafora ludica che ci indica dove si può arrivare con la volontà, il ragionamento e le tecniche di trasmutazione interiore.

 

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