Sicilia Mondo intervista Salvatore Caizza, Fondatore e Presidente Onorario de “Il Circolo” di Grenchen in Svizzera

Caizza 61 anni siciliano, come vede la vede la situazione italiana in Svizzera dove vive e lavora da 48

Immagine: Salvatore Caizza

 

Nel progetto di servizio, di informazione e di conoscenza alla comunità, riportiamo l’intervista a Salvatore Caizza, Presidente Onorario de “Il Circolo” di Grenchen di cui è stato fondatore. Da 25 anni aderente a Sicilia Mondo.

61 anni, nato a Sommatino (CL), da  48 anni in Svizzera. Automeccanico. Capo Operaio in una fabbrica di orologi  per 10 anni, da 32 anni nella ristorazione. Tifosissimo della Ferrari.

Come è vista la situazione italiana a Grenchen?

Come è naturale, noi emigranti l’Italia la abbiamo nel cuore ma  se guardiamo alla politica ed alla confusione che fanno i partiti, ci sentiamo disorientati davanti al caos.

Io personalmente sono molto dispiaciuto per quello che succede in Italia dove le promesse elettorali, i programmi ed i progetti vengono messi nel cassetto e non vengono realizzati.

Anche gli svizzeri si sentono disorientati sulla politica italiana dove il Governo non ha un vero progetto politico. Troppe leggi che cambiano da un giorno all’altro. Queste cose negative le apprendiamo ogni giorno dalla TV e dai giornali.

Come vive la comunità siciliana?

Abbastanza bene. Manteniamo la nostra cultura siciliana che è molto creativa, attraverso  numerosi incontri, manifestazioni e feste siciliane dove ci vediamo.  In famiglia e con i nostri figli parliamo spesso il siciliano perché questo ci fa ricordare la nostra Sicilia e la nostra cultura di origine.

I siciliani siamo numerosi, ritengo 1.200 famiglie nella sola Regione di Soletta. Siamo ormai alla quarta generazione. In genere, le nostre famiglie stanno bene, molti dei nostri figli hanno fatto strada ed hanno raggiunto posizioni importanti anche presso aziende multinazionali come Rolex  e Swatch. I nostri figli e nipoti hanno frequentato le scuole e sono istruiti, non ci sono più giovani senza cultura e senza mestiere come avveniva con le prime generazioni. Un punto di riferimento è stata sempre la Missione Cattolica Italiana anche se ora sono  poche e si sono trasferite  nei centri più importanti.

A Grenchen noi siciliani facciamo parte de “Il Circolo” da me fondato e di cui sono Presidente onorario. Vi partecipano anche altri sodalizi di connazionali.

Come va l’economia in Svizzera?

Bene. L’economia in Svizzera è stata sempre ottima, c’è molta disponibilità di lavoro, la disoccupazione è diminuita. Qui i servizi funzionano.

Anche in Svizzera arrivano giovani italiani in cerca di lavoro?

Molti siciliani che erano rientrati ora stanno ritornando nuovamente in Svizzera. Ma sono molti anche gli italiani che vengono qui per lavorare. Arrivano anche giovani ma occorre avere un mestiere.

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