Diventa Luogo comune la chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani, sede dell’Instituto Cervantes, in via dell’Argenteria, nel cuore della Vucciria a Palermo. Luogo comune è il titolo della mostra degli artisti Andrés Aparicio, spagnolo di Villarasa, presente all’inaugurazione la sera del 16 ottobre, e Andrea Di Marco, palermitano scomparso nel 2012 a soli 42 anni. L’esposizione, suprogetto a cura di Fulvio Di Piazza, rappresenta un’indagine sulla percezione di Palermo-capitale da parte di due artisti così diversi e così simili. Pur appartenenti a generazioni differenti e a differenti linguaggi pittorici, Andrés Aparicio e Andrea Di Marco condividono la sensibilità e l’attrazione per i luoghi di Palermo, per gli aspetti marginali, apparentemente insignificanti, della città. Aspetti che nelle loro opere diventano luoghi privilegiati per una lettura critica dello spazio urbano.

Le opere restituiscono una composizione che si articola attorno alla percezione della città come archivio di tracce invisibili e memorie sommerse, elementi che emergono nei dettagli del quotidiano. Saracinesche abbassate, ombrelloni dismessi, inferriate, scorci nascosti, dettagli in apparenza banali, rivelano una poetica del frammento e del luogo comune.

Andrés Aparicio ha vissuto a Palermo nel 2019 come studente Erasmus. Ha instaurato con la città un rapporto di fascinazione che gli ha permesso di cogliere i segni di un’identità urbana fragile e in costante trasformazione. Un’identità percorsa da processi di trasformazione, soprattutto ad uso del turismo di massa, che ha alterato profondamente il tessuto sociale e gli spazi civici. Lo sguardo di Aparicio si è posato sugli aspetti più vulnerabili di Palermo, rintracciando in essi un residuo di identità, “come era una volta”. In questo processo Aparicio ha individuato in Di Marco un interlocutore ideale, riconoscendo nell’opera dell’artista palermitano una fonte di ispirazione, nonché una sorta di traccia visiva da seguire.
Il dialogo tra i due artisti si concretizza fisicamente nello spazio espositivo dell’Istituto Cervantes attraverso un confronto diretto tra le loro opere. Al centro della Chiesa di Sant’Eulalia dei Catalani, Andrés Aparicio presenta un’installazione pittorica concepita come un suq contemporaneo, luogo di scambio simbolico e culturale, in costante dialogo con le tele di Andrea Di Marco poste tutt’intorno. L’allestimento così concepito mette in risalto le due visioni artistiche e riflette anche la possibilità di una narrazione urbana condivisa, costruita a partire dai luoghi comuni nel duplice senso del termine: ciò che è abituale e ciò che è collettivo.
La mostra, realizzata in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo, Archivio Andrea Di Marco, Galleria Giovanni Bonelli, Ayuntamiento de Sevilla, Ayuntamiento de Villarasa, Universidad de Sevilla, Cicus, Universidad de Sevilla, Diputación provincial de Huelva, è composta da 25 tele dipinte a olio. Testo critico a corredo delle opere a cura di Alessandro Pinto.La mostrarimarrà fruibile fino al 5 dicembre(da lunedì a giovedì dalle ore 10.00 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 17.30; venerdì dalle ore 9.30 alle 14.00). Ingresso libero.


