
Fiume, 8 giugno 2025 – In una giornata destinata a rimanere impressa nella memoria culturale, la città di Fiume si prepara a celebrare un evento di grande risonanza. L’8 giugno, il prestigioso Premio Reggenza Italiana del Carnaro verrà conferito al progetto Undulna, un riconoscimento che assume un significato particolarmente elevato proprio per la sua consegna nella città che fu epicentro dell’impresa fiumana dannunziana.
Il Premio, che evoca l’audacia e lo spirito innovatore della Reggenza italiana del Carnaro, è un omaggio non solo all’eccellenza della ricerca, ma anche al profondo legame storico e culturale tra l’Italia e Fiume. Esso simboleggia un ponte ideale tra passato e presente, valorizzando l’impegno di chi, attraverso lo studio e la passione, contribuisce a mantenere viva la memoria e a proiettarla nel futuro.

Al centro di questa importante onorificenza c’è il progetto Undulna, nato per il centenario della morte di Eleonora Duse, guidato con acume e dedizione dal suo Direttore Scientifico, il Professor Pierfranco Bruni. Un nome che nel panorama culturale italiano è garanzia di profonda conoscenza e acuta sensibilità.

Accanto a lui, un ruolo determinante è stato svolto dalla cura di Franca De Santis, la cui visione ha permesso di plasmare il progetto con una sensibilità unica. Il progetto ha visto la pubblicazione di due volumi collettanei per Solfanelli Editore “Eleonora Duse, come l’onda sulla duna, la Divina che divenne fuoco” e “La Divina e il Vate, nella recita del sogno”
Il riconoscimento a Undulna non è solo un plauso al lavoro svolto, ma un’affermazione del valore intrinseco della ricerca culturale di alto livello. La scelta di Fiume come luogo di conferimento amplifica il messaggio, trasformando l’evento in un momento di autentica celebrazione della storia condivisa e del desiderio di continuare a tessere fili tra le diverse espressioni culturali.

Questo premio è un faro che illumina l’importanza di progetti come Undulna, capaci di scavare nelle radici del nostro patrimonio, di interpretare il passato con occhi nuovi e di offrire spunti di riflessione fondamentali per il nostro presente e futuro. È un invito a riscoprire l’eredità di Fiume, non come un mero fatto storico, ma come un laboratorio di idee e un simbolo di libertà intellettuale.
L’8 giugno a Fiume sarà quindi più di una cerimonia: sarà un momento di riflessione, di celebrazione e di rinnovato impegno nel segno della cultura e della storia che uniscono popoli e idee.