
Micol Bruni
Siamo greci o soltanto legati alla grecità? Maria Zambrano unisce l’essere greci con l’essere legati ad una grecità profonda abitando il pensiero del Mediterraneo. Il Mediterraneo è il tempo della memoria ma è soprattutto il «pensiero divino» in un «chiaro di bosco» che è il necessario dell’inevitabile del mistero nel mito. Persi nel mistero e nel mistero ritrovati. Un insegnamento che giunge dalla poesia, dal poeta. <>.
In un’epoca in cui la filosofia corre il rischio di diventare un sapere sterile e lontano dalla realtà, Verso una filosofia – da Sgalambro a Zambrano ci ricorda quanto il pensiero sia sempre un cammino, un percorso da intraprendere con onestà intellettuale e apertura emotiva.
Sgalambro e Zambrano, in modi differenti ma complementari, ci invitano a pensare per cambiare, a riflettere per agire, a sentire per comprendere, superando le certezze del passato e accettando con coraggio la sfida del futuro ignoto, anche mettendo in discussione sé stessi e le proprie convinzioni.
Per Manlio Sgalambro 100. Ancora un volume elaborato da Pierfranco Bruni in capo al Ministero della Cultura Comitato Nazionale Sgalambro.
Verso una filosofia. Da Sgalambro a Zambrano”, Solfanelli Editore, pagine 280, la filosofia e per la filosofia, lungo un percorso asistematico che va da Maria Zambrano a Manlio Sgalambro per giungere, tra altri, a filosofi e antropologi come Ida Magli e Augusto Del Noce. Non mancano Masullo, Severino, Camus, Schopenhauer e Nietzsche.

Maria Zambrano è nata il 1904 a Vélez – Malaga ed è morta a Madrid, dopo un esilio di 45 anni, a Madrid nel 1991. Un esilio diventato viaggio vissuto cercando nel sottosuolo dei demoni la filosofia nella poesia e la dissolvenza come eterno infinito. Di eterni dissolti e diventati infiniti sono fatti i nostri passi. Siamo eredi ma anche trascrittori di anime.
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Manlio Sgalambro (Lentini, 9 dicembre 1924 – Catania, 6 marzo 2014) è stato un filosofo, scrittore, poeta, aforista e paroliere italiano. La sua opera filosofica è stata definita di orientamento nichilista[1][2], definizione spesso respinta da Sgalambro stesso[3][4], ma talvolta anche accettata[5], e si può piuttosto definire un’originale sintesi tra la filosofia della vita di Arthur Schopenhauer[6] e il materialismo e pessimismo di Giuseppe Rensi[7], con le influenze dell’esistenzialismo sui generis di Emil Cioran[8], di alcuni temi della scolastica e della “teologia empia” e naturalistica di Vanini e Mauthner[9], della tensione fra essere e dovere propria di Emil Lask e Georg Simmel, nonché del pensiero anti-idealistico di Giacomo Leopardi.[10]Sgalambro è noto anche per la collaborazione con il cantautore Franco Battiato, delle cui canzoni fu autore dei testi tra il 1995 e il 2012.
SCHEDA TECNICA

Pierfranco Bruni
VERSO UNA FILOSOFIA
DA SCALAMBRO A ZAMBRANO
Con scritti
di Marilena Cavallo e Tonino Filomena
[ISBN-978-88-3305-611-1]
Pagg. 280 – € 25,00
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Pierfranco Bruni è nato in Calabria.
Archeologo direttore del Ministero Beni Culturali, presidente del Centro Studi “Grisi” e già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’estero.
Nel 2024 Ospite d’onore per l’Italia per la poesia alla Fiera Internazionale di Francoforte e Rappresentante della cultura italiana alla Fiera del libro di Tunisi.
Per il Ministero della Cultura è attualmente:
• presidente Commissione Capitale italiana città del Libro 2024;
• presidente Comitato Nazionale Celebrazioni centenario Manlio Sgalambro;
• segretario unico comunicazione del Comitato Nazionale Celebrazioni Eleonora Duse.
È inoltre presidente nazionale del progetto “Undulna Eleonora Duse”, presidente e coordinatore scientifico del progetto “Giacomo Casanova 300”.
Ha pubblicato libri di poesia, racconti e romanzi. Si è occupato di letteratura del Novecento con libri su Pavese, Pirandello, Alvaro, Grisi, D’Annunzio, Carlo Levi, Quasimodo, Ungaretti, Cardarelli, Gatto, Penna, Vittorini e la linea narrativa e poetica novecentesca che tratteggia le eredità omeriche e le dimensioni del sacro.
Ha scritto saggi sulle problematiche relative alla cultura poetica della Magna Grecia e, tra l’altro, un libro su Fabrizio De André e il Mediterraneo (“Il cantico del sognatore mediterraneo”, giunto alla terza edizione), nel quale campeggia un percorso sulle matrici letterarie dei cantautori italiani, ovvero sul rapporto tra linguaggio poetico e musica. Un tema che costituisce un modello di ricerca sul quale Bruni lavora da molti anni.
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