Ferrara. La Contessa de Leusse. Dentro Boldini: invenzione, tecnica, conservazione

Presentato a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, "Giovanni Boldini. Il processo creativo" di Gianluca Poldi e Fabio Frezzato. Il volume edito da Antiga Edizioni e Bottegantica, 2023, racchiude alcune indagini diagnostiche sulle opere di Giovanni Boldini, uno dei più grandi artisti ferraresi della modernità. Al centro La contessa de Leusse, di proprietà delle Gallerie d'arte moderna e contemporanea di Ferrara

Ferrara – “Dentro Boldini: invenzione, tecnica, conservazione” è il titolo della conferenza svolta nella serata del 12 dicembre, in sala Rossetti (Palazzo dei Diamanti) in occasione della recente uscita del volume Giovanni Boldini. Il processo creativo di Gianluca Poldi e Fabio Frezzato, con contributi di Francesca Dini, Arianna Splendore e Francesca Lo Russo (edito da Antiga Edizioni e Bottegantica, 2023).

L’incontro in sala Rossetti, al quale sono intervenuti Poldi, Splendore e Lo Russo, ha offerto la possibilità di addentrarsi nell’opera di uno dei più grandi artisti ferraresi della modernità. A cavallo tra Otto e Novecento, Giovanni Boldini si è affermato sulla scena artistica internazionale come uno dei più contesi ritrattisti dell’alta società. Con il suo stile inconfondibile ha dato vita a effigi che sono divenute vere e proprie icone e ha saputo rinnovare generi pittorici tradizionali come la veduta e la natura morta. Il museo a lui dedicato e la Fondazione Ferrara Arte presentano gli esiti recenti di ricerche e indagini diagnostiche condotte su dipinti boldiniani, tra cui La contessa de Leusse, iconica opera custodita presso le Gallerie d’arte moderna e contemporanea di Ferrara.

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Gianluca Poldi (Università di Udine), esperto di analisi scientifiche per lo studio e la conservazione delle opere d’arte, ha analizzato il processo creativo di Boldini. Le indagini recentemente condotte permettono di fare luce sul disegno sottostante, sulle varianti e sulle modalità peculiari del celebre ma poco studiato non-finito boldiniano. Emerso così un Boldini sorprendente e radicalmente sperimentatore: l’uso spregiudicato del fuori fuoco, la ricerca di inquadrature inedite, l’equilibrio instabile, il movimento, la novità di temi meno esplorati dalla critica come i suoi paesaggi e le sue vedute di Venezia. Insieme a lui intervenuta  Arianna Splendore e Francesca Lo Russo, che del pittore ferrarese hanno restaurato decine di opere, e racconteranno aspetti tecnici e problemi conservativi dei dipinti. 

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Copertina l’opera di Giovanni Boldini La contessa de Leusse

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