Natale 2023. Onora la piccola Betlehem che ti ha condotto in cielo

«Dio chiede in elemosina la nostra umanità per regalarci la sua divinità». "Dio nessuno l'ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato!" A tutti Auguri di buon Natale

Vangelo del Giorno
« Signore, da chi andremo ? Tu hai parole di vita eterna » Gv 6,68
Lunedì 25 Dicembre
Natale del Signore: Messa del giorno, solennità
Calendario Romano
S. Albertynki Chmielowski
Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 1,1-18.

In principio era il Verbo, il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio.
Egli era in principio presso Dio:
tutto è stato fatto per mezzo di lui, e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste.
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l’hanno accolta.
Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.
Egli venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.
Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.
Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, eppure il mondo non lo riconobbe.
Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto.
A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome,
i quali non da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.
E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre, pieno di grazia e di verità.
Giovanni gli rende testimonianza e grida: «Ecco l’uomo di cui io dissi: Colui che viene dopo di me mi è passato avanti, perché era prima di me».
Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto e grazia su grazia.
Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo.
Dio nessuno l’ha mai visto: proprio il Figlio unigenito, che è nel seno del Padre, lui lo ha rivelato.

Copyright @ Conferenza Episcopale Italiana [2003 11 05]

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San Gregorio Nazianzeno (330-390)

vescovo, dottore della Chiesa
Orazione 7,23; 38,16-18 (trad. cb© evangelizo)

Onora la piccola Betlemme che ti ha condotto in cielo

Bisogna che io sia sepolto con Cristo, che risorga con lui, che con lui sia erede del cielo, che divenga figlio di Dio. Ecco cosa è per noi il gran mistero, cosa è per noi Dio incarnato, diventato povero per noi.


E’ venuto a risollevare la carne, salvare la sua immagine, risanare l’uomo. E’ venuto a farci uno perfettamente in Cristo, in Cristo che è venuto perfettamente e completamente in noi, per trasfondere in noi ciò che egli è. Non c’è più giudeo, né pagano, non c’è più schiavo, né uomo libero, non c’è più uomo e donna, caratteristiche della carne: c’è solo la divina immagine che tutti portiamo in noi, secondo la quale siamo stati creati, che occorre formare e imprimere in noi in modo tanto forte da farci riconoscere.

Che festa per me in ogni mistero di Cristo! La sintesi per tutti, è la mia perfezione, la mia restaurazione, il ritorno all’innocenza del primo Adamo. Celebra quindi la natività, che ha sciolto i lacci della tua; onora la piccola Betlemme che ti ha condotto in cielo; adora il presepio, col quale ancora senza senno sei stato nutrito dal Verbo. Corri con la stella; con i magi porta i tuoi doni: l’oro, l’incenso, la mirra, al re, a Dio e all’uomo che è morto per te. Glorifica Dio coi pastori; con gli angeli canta inni e mescolati al coro degli arcangeli.

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