L’industria cinematografica USA in quattro film

Too big to Fail”, “Enemy of the State” “Lansky”, “Official Secret”: Il "sogno americano" spesso consegnato da Hollywood al pubblico internazionale, in chiave edulcorata e buonista, riportato alla realtà da questi quattro straordinari film. Fenomeni storico- politici mai affrontati e soprattutto negati, emergono da elementi e fatti documentati dagli autori, per i quali il Bel Paese avrebbe dovuto sentire l'obbligo di interrogarsi, indagare e, dare risposte su quanto era realmente accaduto in Italia, soprattutto dal 1989 al 1994

“Too big to Fail”, “Enemy of the State” “Lansky”, “Official Secret”:

“Too big to Fail” è un film di CURTIS HANSON, basato sul best seller di ANDREW ROSS SORKIN, giornalista ed economista del THE NEW YORK TIMES. Nel 2011 la rete statunitense HBO ha prodotto il “FALLIMENTO DI LEHMAN BROTHERS” ed “ENEMY OF THE STATE” che è un film diretto da TONY SCOTT, scritto da DAVID MARCONI. Il film è interpretato da WILL SMITH E GENE HACKMAN sull’allora ancora sconosciuta NSA NATIONAL SECURITY AGENCY; “LANSKY” è il titolo di un film per la televisione del 1999, incentrato sulla vita del noto gangster MEYER LANSKY, interpretato da RICHARD DREYFUSS, affiancato da ERIC ROBERTS nella parte di BUGSY SIEGEL e da ANTHONY LA PAGLIA in quella di LUCKY LUCIANO; OFFICIAL SECRETS (SEGRETO DI STATO) e’ il titolo di un film tratto dal libro di MARCIA E THOMAS MITCHELL che parla del processo a KATHARINE GUN una informatrice britannica WHISTLEBLOWER che denunciò le illecite pressioni di REGNO UNITO e STATI UNITI SU ANGOLA, BULGARIA, CAMERUN, CILE, GUINEA E PAKISTAN per avere dall’Onu l’autorizzazione alla guerra in IRAQ. «Gli Usa e la Gran Bretagna minarono l’autorità dell’Onu». Lo disse sir John Chilcot, presentando il rapporto sulla partecipazione britannica al conflitto in Iraq del 2003 e sul ruolo di Tony Blair che si assunse la piena responsabilità per ogni errore commesso nella guerra in Iraq “senza eccezioni o scuse”. La Gun lavorava presso la GCHQ (Government Communications Headquarters) l’agenzia governativa che si occupa della sicurezza, nonché dello spionaggio e controspionaggio, nell’ambito delle comunicazioni, attività tecnicamente nota come SIGINT (SIGnal INTelligence). Attraverso l’accordo UKUSA è impegnata con la National Security Agency (NSA) statunitense e gestisce sul territorio britannico la raccolta e l’analisi dei dati per il progetto ECHELON. IN ESTREMA SINTESI: LE ARMI DI DISTRUZIONE DI MASSA CHE COLIN POWELL, SEGRETARIO DI STATO, DENUNCIO’ ALL’ASSEMBLEA GENERALE DELL’ONU ERANO UNA BUGIA!

Questi quattro bellissimi film rappresentano, al meglio, l’industria cinematografica hollywoodiana degli Stati Uniti d’America.

Il primo “Too big to fail” (troppo grande per poter fallire) racconta della grossa esplosione finanziaria americana a seguito della legge, voluta da Clinton, di consentire al sistema bancario di poter tornare ad essere, allo stesso tempo, banca commerciale e banca di investimento.

Il secondo “Enemy of the State” letteralmente (nemico dello Stato) venne girato alla fine degli anni ’90 e tratta, invece, un argomento ancora più intrigante ovvero sbatte sul proscenio l’esistenza di un’agenzia governativa di spionaggio al di sopra della CIA: la N.S.A., National Security Agency, che tutto vede e tutto sa di ogni cittadino del mondo.

Il terzo “Lansky” è la biografia del capo della mafia ebrea che, insieme a Luciano e previo accordo, dettero una grande mano agli Stati Uniti durante la seconda guerra mondiale.

Mentre il quarto Official Secret, come evidenziato, mostra il cattivo uso di strumenti di servizi di sicurezza che manipolano, alterano o addirittura inventano.

Spesso Hollywood ha trattato ed appoggiato la realizzazione del “sogno americano” in chiave sdolcinata e buonista ma in questi quattro capolavori contribuisce a portare piena luce su fenomeni storici mai affrontati e quasi sempre negati. I fatti e gli elementi riportati dagli autori delle opere citate avrebbero dovuto obbligare il Bel Paese ad interrogarsi e, di conseguenza, ad indagare.

Dalle più alte istituzioni in giù bisognava investigare per dare risposte su quello che era realmente accaduto in Italia, soprattutto nel periodo caldo che va dal 1989 al 1994, senza con ciò dimenticare i quattro decenni precedenti perché ad esso legati fino ad arrivare alla seconda guerra mondiale, andando a ritroso nel tempo.

Un’attenta analisi avrebbe certamente evidenziato gli irreparabili danni di tutti i tipi che si sono abbattuti da lì in avanti su ogni conquista economica, sociale e politica, realizzate dal 1945 al 1992 con l’avvio di un costante ed irreversibile impoverimento complessivo e senza dimenticare la progressiva e poi totale perdita di peso internazionale da parte italiana. Non trascurando, infine, la violenta intromissione nella vita di un Paese amico oltreché alleato.

Stampa Articolo Stampa Articolo