Tu di che fede sei? Storie di religioni a confronto

…Questa non vuole essere una stima per pesare le differenti religioni ed arrivare poi ad eleggere la migliore, piuttosto un tentativo di entrarci dentro per cercare di capire qualcosa in più ed uscirne alla fine un po’ più consapevoli. So di entrare in un terreno impervio, quindi sarà meglio indossare un paracadute, perché il punto d’atterraggio potrebbe non essere proprio pianeggiante!

Sì, lo sappiamo benissimo la fede non si cambia, ce lo insegnano, molto più banalmente, le miriadi di tifosi di calcio, ma, per questo controverso argomento di eccezioni ne abbiamo avute, eccome!

Quindi, come sempre andiamo con ordine. Risulta davvero difficile se non impossibile quantificare il numero delle religioni attive in tutto il mondo, perché come spesso succede, da ogni grande religione partono numerose diramazioni che attirano fedeli in numero elevato e che, forti di qualche leader convinto, ma soprattutto convincente, sono diventate religioni autonome a loro volta.

Cominciamo con le più grandi e conosciute religioni monoteiste, ossia l’Ebraismo, il Cristianesimo e l’Islamismo.

La storia del popolo ebraico inizia intorno al XIX secolo a.C. con Abramo nel sud della Mesopotamia, dove visse come pastore nomade la cui moglie Sara non riusciva a dargli un figlio perché sterile. Chiamato da Dio perché uomo retto e giusto, gli venne promessa una terra ed una discendenza anche se avanti con gli anni e dopo qualche tempo, nacque Isacco, conosciuto anche come il figlio del sacrificio richiesto da Dio in persona, che poi, vista l’obbedienza del padre Abramo, decise di salvare.

La stirpe di Abramo fu numerosa e potente così come scritto nella genesi della Bibbia. Ma cosa c’entra la Bibbia con la fede ebraica? Forse non tutti sanno che la Bibbia è il libro sacro anche degli ebrei, chiamata anche Bibbia Ebraica, in una raccolta di 39 libri dove spicca il Pentateuco che fa parte della raccolta nota sotto il nome di Tanakh, che costituisce nella tradizione ebraica la Torah scritta, mentre nella Torah orale (Talmud), sono presenti tutte le discussioni in cui non mancano anche le regole che un ebreo deve seguire nella sua vita.

La Bibbia cristiana, invece consta di 73 libri raccolti nel Vecchio e nel Nuovo Testamento e nei Vangeli, il chè pare già una differenza sostanziale. Gli Ebrei erano già presenti nel territorio ancor prima della nascita di Gesù, ma dichiarandosi sempre come popolo prescelto in virtù della loro discendenza che fa capo ad Abramo, Isacco e Giacobbe (i tre Patriarchi), non accettarono mai la sua ingombrante presenza né tanto meno il fatto che si dichiarasse apertamente il figlio di Dio, ostacolando ogni suo insegnamento ed avendo nella storia del Cristo, un ruolo determinante nella sua condanna a morte. Questo non lo dico io, ma ce lo insegna la storia che descrive il percorso spirituale di Gesù sulla terra raccolto nei Vangeli Canonici, quindi, non riconoscendo Gesù come il Messia, di fatto lo stanno ancora aspettando. Il figlio di Dio, viene invece riconosciuto nella fede Islamica ma come “Grande Profeta”, mentre Maria viene venerata come “Madre del Profeta”, tanto che, in epoche lontanissime i navigatori di fede islamica avevano tutti un riferimento fisso durante le traversate nel mediterraneo, ossia una fermata davanti alla figura sacra della Madonna posta su uno scoglio nei pressi dell’isola di Lampedusa, venerata oltre che come madre del “Profeta Gesù”, anche come protettrice dei marinai.

Qui si assiste quasi ad un paradosso e ci si chiede come due religioni così lontane possano incontrarsi nella figura di Gesù e Maria di Nazareth e come invece il Cristianesimo e l’Ebraismo che condividono lo stesso libro sacro, presentano invece marcate e sostanziali differenze nella struttura, nello studio, nell’applicazione ed infine nella cultura. L’unica cosa che sembra abbiano in comune, oltre l’adorazione dello stesso Dio, è la persecuzione religiosa che per gli ebrei purtroppo continua pedissequamente anche ai giorni nostri con atti antisemiti che non fanno altro che svilire l’uomo e renderlo più simile alle fiere. Ma quale religione non si è fatta carico o abbia subito abusi e cruente guerre fratricide in nome di Dio, della conversione e delle differenze religiose? Questo è purtroppo un punto comune tra la fede Cristiana, Ebrea ed Islamica.

La comparsa sulla terra di Gesù di Nazareth, ebreo di nascita, ha di fatto destabilizzato equilibri sacri ed immutabili portati avanti dai Patriarchi, che ha permesso una scissione tra i seguaci di Cristo (Cristiani) ed i seguaci della legge ebraica ed è quindi sfociata nel primo secolo d.C. nella religione Cattolica in Palestina, dove ancora oggi convergono e coesistono, le tre grandi religioni monoteiste, per fortuna in modo pacifico da secoli.

La religione musulmana o islamica ha anch’essa, come è facile immaginare, origini antichissime; fondata da Muhammad (Maometto), nasce alla Mecca tra il 570 e il 580, dopo che lo stesso ha avuto una serie di visioni dell’Arcangelo Gabriele in una grotta. Lì, l’angelo dell’annunciazione a Maria di Nazareth, ha unto Maometto per annunciare l’unicità di Allah e per ripulire il territorio dall’idolatria. Fu così che Muhammad, figlio di un mercante Hanif (il termine, negli scritti islamici, si riferisce ai seguaci dell’originale e autentica religione monoteistica che fu di Ibrahim), fu riconosciuto come il più grande dei profeti come Abramo, Giacobbe, Mosè e Gesù, al quale Allah si è definitivamente rivelato. Notiamo, come le tre religioni condividano la stessa origine e discendenza: “ Abramo per cattolici ed ebrei e Ibrahim per i musulmani, identificati nella medesima persona.” Il libro Sacro del Corano (letteralmente lettura cantata, recitazione), contiene 114 sure o capitoli che non viene solamente letto ma cantato, recitato appunto, con regole precise così come specifica l’etimologia del nome stesso ed è l’insieme delle rivelazioni ricevute da Profeta Maometto direttamente da Dio per mezzo dell’arcangelo Gabriele.

Al suo interno vi sono contenute impressionanti descrizioni del giudizio universale, del paradiso e dei tormenti infernali, nonché specifiche regole comportamentali in seno alla vita quotidiana, alla politica, alla società ed ai rapporti tra gli uomini. Se ne deduce come, oltre alla stessa discendenza, le tre grandi religioni monoteiste abbiano la stessa visione e dettino leggi e regole che si rincorrono, ma poi, come la storia ci insegna, si incorre nell’interpretazione di ciò che vi è contenuto legato strettamente alla cultura del luogo ed al territorio d’appartenenza. Così come Gerusalemme è la città sacra di cristiani ed ebrei, la Mecca lo è per i musulmani, dove all’interno della Ka’Ba (piccolo edificio a forma di parallelepipedo), si venera la “Pietra Nera”, che si pensa abbia origini preislamiche e che sia l’ultimo reperto della “Casa Antica” fatta calare direttamente da Allah sulla terra, un po’ come la casa di Maria Vergine (precisamente la parte antistante la grotta di Nazareth), volata letteralmente con mani angeliche fino alla Basilica di Loreto nelle Marche. Tre grandi religioni monoteiste, stesso Dio, stessa discendenza, tre percorsi differenti, così come differenti sono i modi di approcciarsi alla preghiera e di vivere gli insegnamenti in seno ai libri sacri. Per ognuna di esse, l’antagonista religioso viene chiamato “infedele”, ed in virtù di questa parola sono nate guerre truci e lunghissime nel tentativo di convertire l’altro e di piegarlo al volere non sono religioso, ma anche politico e sociale. Ma mentre per cattolici ed ebrei la guerra agli “infedeli” ha avuto fine nei secoli passati, per quei musulmani ancora radicati a vecchi integralismi, continua in quella che da sempre viene chiamata “guerra santa”, che sfocia nel tentativo disperato di diffondere l’islam ed uccidere gli infedeli con atti terroristici in nome di Allah. Attenzione, stiamo parlando di forme di integralismo religioso e non di “religione musulmana”, riferito a quella follia che esalta alcune menti disturbate e che sfocia solo e soltanto nella distruzione, così come attualmente avviene negli attentati terroristici da parte di estremisti che si fanno saltare in aria al grido di Allah Akbar, letteralmente “Dio è il più grande”. Questa esclamazione non è esclusivamente legata al jihadismo e non è uno slogan dei terroristi come erroneamente si crede, ma ha a che fare più generalmente con la religione ed è di uso comune tra i musulmani, ma che ahimè ha assunto una connotazione negativa da quando i terroristi spacciandosi per martiri ne hanno fatto un grido per le loro distorte e sanguinarie battaglie che nulla hanno a che fare con la religione, ma piuttosto appartengono a forme di guerre politiche per il controllo delle menti e del territorio. L’unica religione che però sembra avere più diramazioni che apportano delle differenze a quella originale, è quela cattolica. A questo punto, è utile fare una precisazione:” La chiesa Cattolica Apostolica Romana”, riconosce il primato di autorità al Vescovo di Roma o Pontefice come successore dell’Apostolo Pietro sulla cattedra di Roma; “la cattolicità”, si riferisce all’aderenza alla fede, in uso ancora oggi presso varie confessioni cristiane, come: cristiani , ortodossi, protestanti ed anglicani. I Testimoni di Geova non fanno parte di questa categoria, perchè la loro concezione di Dio, non rispecchia quella canonica, motivo per cui viene spesso appellata e riconosciuta come setta religiosa. La definizione di “Setta”, dal vocabolario Treccani, riguarda in senso generale un “gruppo di persone che seguono una dottrina religiosa, filosofica o politica minoritaria la quale, per particolari aspetti dottrinali o pratici, si discosta da una dottrina preesistente già diffusa ed affermata”. Nessuna accezione negativa, solo sostanziale differenza. Lasciamo adesso l’occidente ed il medio oriente, per approdare tra le religioni orientali. L’occidente è sempre stato benevolo nei confronti del credo orientale, vuoi per il fascino dell’esotico, vuoi perchè siamo più propensi a riconoscere le varie religioni più come movimenti filosofici, legati all’adorazione di diverse divinità o nel riconoscimento di una guida spirituale illuminata. Nulla di più sbagliato.

L’induismo, il Buddismo, il Taoismo ed il Confucianesimo sono tutte religioni antichissime che hanno una struttura ben delineata dagli scritti sacri e sono seguite da innumerevoli discepoli anche in occidente. L’induismo rientra fra le religioni politeiste, ma in realtà ha tutte le connotazioni per essere annoverata come la più grande religione monolatrica orientale. La monolatria è una adorazione limitata ad un solo essere divino che si distingue dal monoteismo in quanto non implica l’esplicita affermazione dell’unicità del Dio ed al tempo stesso non nega l’esistenza di altre divinità. Mi spiego meglio. L’induismo contiene in sè diverse nature: quella monolatrica, quella panteista (ogni cosa nella natura è impregnata dalla presenza del divino) e quella politeista. L’aspetto monolatrico di questa affascinante religione è dato dal riconoscere la suprema triade maschile/femminile costituita dal Dio Brahama, dal Dio Vishnu e dal Dio Shiva. Vishnu e Shiva sono delle estensioni di Brahama e loro stessi Dei o Deva ( termine sanscrito per definire la natura divina e benevola del Dio). Quella che nella religione Indù viene chiamata la “Triade Trimurti”, nella religione cattolica è la “Santa Trinità” formata dal Padre dal Figlio e dallo Spirito Santo. Nel caso specifico, Brahama viene identificato come il Padre, mentre Shiva e Vishnu come figli o come estensione del padre stesso, ed insieme hanno avuto un ruolo nella creazione dell’ universo con il suono primordiale “Om”. Tutte le altre divinità induiste, per continuare questo parallelismo con la religione cattolica, potrebbero essere associate ai nostri Santi ed anche in questo caso, vengono venerati singolarmente senza mai dimenticare la Triade Trimurti (Padre e figli). I testi sacri più antichi sono i Veda (conoscenza), scritti in lingua sanscrita e tutt’oggi recitate o cantate nella medesima lingua, contengono inni sacri, formule sacrificali ed ogni tipo di mantra per ottenere grazie e protezione. I luoghi di culto sono i templi eretti per questo o quell’altro Dio, le grotte, le sorgenti dei fiumi ed i fiumi stessi come il Gange, oltre tutti quei luoghi dove maggiormente si manifestano forme di vita.

Tutto viene esaltato nella divinità della natura, quindi ogni cosa diviene sacra ed inviolabile…è ne è la prova la credenza induista della metempsicosi (reincarnazione), dove ogni anima dopo aver attraversato il bardo, ha la possibilità di rinascere sotto qualunque forma a seconda del modo in cui ha vissuto la propria vita sulla terra: se l’anima sarà antica ed avrà avuto la possibilità d’avere per così dire, ripulito il proprio Karma (legge di causa ed effetto), si reincarnerà in un essere umano e così continuerà fino a che non avrà raggiunto l’illuminazione, nel caso contrario potrà reincarnarsi anche nel più piccolo degli insetti. Mi viene da pensare come la legge karmica sia identica alla terza legge della dinamica di Newton “Ogni azione corrisponde ad una reazione uguale e contraria” . Anche il Karma risponde alle medesime leggi, ossia: “ogni azione ha una causa e produce inevitabili effetti” . Tutto nell’universo si ricicla…nulla viene perduto e ogni cosa si trasforma…lasciatemi un pò filosofeggiare! Il Buddismo è una religione sviluppatasi all’interno dell’induismo ma attenzione a non scambiare il Buddha con un Dio. Il Buddha così come Gesù è stato un essere vivente sulla terra, ma mentre Il figlio unigenito di Dio è nato da un “Fiat” (e sia) del padre, il Buddha nasce come il principe Siddharta Gauthama. Il principe nato e cresciuto a palazzo, sposato e con un figlio, ad un certo punto della sua vita, ebbe una crisi mistica. Decise quindi di allontanarsi per vedere il mondo a lui sconosciuto e ci trovò dentro di tutto: dolore, morte, povertà, disonestà e tutte le innumerevoli miserie dell’uomo. Da queste visioni spregevoli scaturì la sua sofferenza, talmente forte ed intensa che decise di liberarsene. Si mise così alla ricerca di una via che potesse liberare l’uomo da tutto questo e la trovò nella meditazione finchè dopo anni, all’età di 35 anni si senti come “risvegliato, illuminato”, da qui il nome Buddha. Cominciò così ad insegnare tutti i principi per percorrere la via della liberazione che aveva scoperto nelle sue meditazioni e tutti lo chiamarono l’Illuminato. Budda è un maestro ed il Buddismo è la via da seguire per raggiungere la verità, l’illuminazione, senza rigide regole da seguire ma sentieri, vie, insegnamenti che ogni Buddista deve praticare. Dapprima tutto il sapere veniva tramandato oralmente, solamente nel I secolo a. C. tutti gli insegnamenti vennero scritti e custoditi in un elenco ufficiale riconosciuto sotto il nome di “Canone Buddista o Triplice Canestro”.

Il Confucianesimo ebbe origine in Cina da Kung-fu-tzu, nome che poi venne tradotto dai missionari cattolici in “Confucio”. Egli recuperò tutto il patrimonio delle antiche religioni cinesi e propose i principi tradizionali sotto forma di regole morali, in grado di porre l’individuo in armonia con sè stesso e con l’universo e di porre rimedio alla decadenza politica e religiosa della Cina del suo tempo. E’ una religione Politeista dove primeggiano, secondo una rigida gerarchia, il Dio del cielo ed il Dio della terra; tutti gli Imperatori furono considerati e venerati come “Figli del Cielo” ed alla fine anche allo stesso Confucio fu attribuita una natura divina dopo la sua morte. Ebbe prevalentemente un ruolo politico e propose il ritorno ai vecchi valori tradizionali nonchè il culto degli antenati; egli riteneva infatti che per rinnovare l’impero fosse necessario partire da un buon governo, che a sua volta poteva realizzarsi solo rafforzando la vita familiare. Lo Stato venne concepito come una grande famiglia sotto la guida dell’imperatore, che come premio per la sua condotta e guida virtuosa, riceve le cinque specie di felicità che irradia ai suoi sudditi: lunga vita, ricchezza, salute e contentezza, amore per la virtù ed una fine beata. Quindi regole rigide ed osservanze virtuose per raggiungere la fine beata e i culti e le cerimonie, ne erano il mezzo . Ancora oggi è diffuso il culto degli Antenati, dove confluiscono elementi appartenenti al Taoismo ed al Buddismo. La figura leggendaria del Taoismo è Lao-Tsu (antico Maestro) che fu il fondatore di questo credo. Tao, (letteralmente via, cammino) non è una divinità come si può comprendere ma la forza naturale all’origine delle azioni universali; esso è la sorgente di tutto ciò che esiste, la fonte di ogni cosa che risiede all’interno dell’uomo stesso. La virtù fondamentale è il “non agire” e cioè la capacità di non influire direttamente sulla realtà , stimolando in questo modo, la pratica della spontaneità con azioni corrispondenti alla “Natura”; la meditazione e l’ascesi, vengono praticate per liberarsi dal fardello delle passioni e dei desideri, unico e vero cruccio dell’uomo. Ogni credo ha le sue unicità pur condividendo e mantenendo talvolta la stessa origine…Tutte mirano a fare dell’uomo un essere migliore e propongono attraverso studio ed insegnamenti, una società giusta e vivibile. Peccato che l’uomo non abbia la capacità di incarnare l’essenza divina che risiede nella scintilla di vita , ed è capace di fare del loro credo un uso ed un consumo occasionale e personale… Raramente l’uomo ascolta Dio… l’uomo è incline ad ascoltare se stesso o al limite l’altro… Ascoltando l’altro, invece che il Dio, si può incorrere più di sovente nell’errore, nella stima sbagliata, nei preconcetti e nell’odio di cio che non si conosce… come sempre…così sarà…

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Claudia Badalamenti – autrice

55 anni e un amore viscerale per la scrittura, la poesia e la lettura, che va dai testi classici, ai thriller, passando per tutto ciò che è leggibile o degno di nota. Mi piace approfondire le mie molteplici curiosità per trarne il frutto prelibato della conoscenza, dell’arricchimento, dalla pienezza e della consapevolezza, che, a parer mio, è il cibo migliore di cui nutrirsi, accompagnato da un buon bicchiere di vino bianco, fresco ed immancabilmente fermo. Il mio mondo è quello universitario, dove lavoro come responsabile della comunicazione e delle relazioni pubbliche ad Agrigento, città bella e ricca di 2.600 anni di storia e di cultura, dal mare incantevole e dal buon cibo, da tesori inestimabili e patrimonio dell’umanità, come la Valle dei Templi, che apre le porte ad un altra dimensione, dove, credetemi, è meraviglioso lasciarsi trasportare. Vorrei far mio un aforisma del grande Heinstein, che condivido nella sua totalità, perché credo che racchiuda in se una delle più grandi verità con la quale convivere imperituro: “ La vita è come una bicicletta, per mantenere l’equilibrio, devi pedalare”

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Immagini da Pixabay

( Su autorizazione dell’autrice, fonte testo: BlogZine Asterisco duepuntozero)

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