Catania. I 60 anni della Scuola Media: Convegno UCIIM al Comprensivo Cavour

Giovedì 23 febbraio, incontro di UCIIM (Unione Cattolica Italiana insegnanti, dirigenti, educatori, formatori): La Scuola Media unica e dell'obbligo L. 1859/62, fondamentale intervento riformatore nel settore scolastico. Una innovazione e una conquista sul piano democratico e di uguaglianzaConquiste normative

Catania – I 60 ANNI DELLA SCUOLA MEDIA, istituita con la Legge n.1859 – 31.12.1962, sarà il tema del convegno promosso da UCIIM (Unione Cattolica Italiana insegnanti, dirigenti, educatori, formatori). L’evento si svolgerà giovedì 23 febbraio alle ore 16,30 nella sala “Turi Ferro” dell’Istituto Comprensivo Statale C.B CAVOUR di via Carbone, 6 a Catania.

Relatori della serata di studio, saranno:  il Preside Giuseppe Adernò su “La scuola media di ieri” ed il Preside Salvatore Impellizzeri tratterà il tema La scuola media di oggi.

Interventi programmati

A fornire altri momenti di approfondimento sull’importante intervento riformatore nel settore scolastico :  il Preside Agostino Arena, i professori  Angela Giardinaro, Lorenzo Bordonaro e  Giovanni Morello.

Ai docenti partecipanti l’UCIIM rilascerà l’attestato ai fini della formazione in servizio.

Contesto

lstituita con legge n° 1859/62, l’introduzione della scuola media in uno unico percorso scolastico ha rappresentato una fondamentale novità normativa, rispondendo alle esigenze in evoluzione della società. Una innovazione e una conquista sul piano democratico e di uguaglianza.

“Concorre a promuovere la formazione dell’uomo e del cittadino secondo i principi sanciti dalla Costituzione. e favorisce l’orientamento dei giovani ai fini della scelta dell’attività successiva” il principio fondante della legge istitutiva della scuola media unica che, si proponeva di sviluppare il livello educativo e di istruzione, rispondendo al principio democratico di elevare il livello di educazione e di istruzione individuale esteso alla popolazione italiana nel suo complesso. Una riforma necessaria in una Italia post bellum sostanzialmente non riscattata dalla piaga dell’analfabetismo ancora imperante in significative percentuali. Nel Secondo dopoguerra, secondo il censimento generale del 1951, la definizione di analfabeta venne attribuita non a coloro non più a coloro che non sapevano scrivere il proprio nome, ma a coloro che non sapevano leggere e scrivere. Gli analfabeti risultarono così suddivisi per regione: Piemonte 3%, Valle d’Aosta 3%, Liguria 4%, Lombardia 2%, Veneto 7%, Trentino-Alto Adige 1%, Friuli-Venezia Giulia 4%, Emilia-Romagna 8%, Toscana 11%, Marche 13%, Umbria 14%, Lazio 10%, Abruzzo-Molise 19%, Campania 23%, Puglia 24%, Basilicata 29%, Calabria 32%, Sicilia 24% e Sardegna 22%.

La legge istitutiva della Scuola media in un unico percorso scolastico e obbligatorio per tutti gli alunni italiani fino a 14 anni, attuava i dettami della Costituzione di previsione della scuola dell’obbligo. La questione fu al centro di lunghi dibattiti a livello sociale, culturale e naturalmente politico. Dopo l’esame di diversi disegni di legge presentati dalle forze politiche a confronto, il 31 dicembre 1962 fu approvata dal Parlamento la legge istitutiva della scuola media unica dell’obbligo. Un grande traguardo per la legislazione scolastica e per le esigenze sociali culturali e civili in mutamento e sviluppo.

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