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Il Trittico di Nicolas Froment torna al Convento di Bosco ai Frati in Toscana  

Convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati a San Piero a Sieve in Toscana
Durata: fino al 6 novembre 2022
Orari di visita: tutti i giorni dalle ore 9:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18:30
Per prenotazione per gruppi e visite guidate chiama il numero 348 6033328 o scrivi a info@boscoaifrati.org
Sede: Convento di San Bonaventura al Bosco ai Frati, 50037, Firenze
Ingresso mostra gratuito
T. 055 848111 | 348 6033328Ufficio Turismo – Unione Montana dei Comuni del Mugello
T. 055 84527185-186 | turismo@uc-mugello.fi.it  

[1] [2]NICOLAS FROMENT

La pala d’altare con le storie di Lazzaro, Marta e Maria è datata 1461 e firmata sugli sportelli da Nicolas Froment, pittore documentato fra la Francia settentrionale e la Provenza dal 1461 al 1483. Il trittico era stato commissionato da Francesco Coppini (Prato 1402 – Roma 1464), vescovo di Terni, nel corso delle missioni diplomatiche condotte fra le Fiandre, la Francia settentrionale e l’Inghilterra. Il committente, identificato dallo stemma, è raffigurato in preghiera davanti alla Vergine, sul verso delle ante.

Al centro del trittico è raffigurato Gesù che resuscita Lazzaro pronunciando le parole  “Lazare veni foras”, scritte in caratteri d’oro. Lazzaro,  col corpo ormai in decomposizione, si erge dal sepolcro, sotto lo sguardo delle sorelle Marta e Maria, che hanno il viso bagnato di lacrime.Precede il miracolo la scena in cui Marta va incontro a Gesù per avvisarlo della morte del fratello, illustrata nello sportello di sinistra. Nell’altra anta, Maria rende omaggio al Salvatore ungendogli i piedi con un balsamo profumato.Nell’estate nel 1461, Francesco Coppini fu richiamato a Roma dal papa e fu accusato di reati politici e simonia. Condannato, fu privato dei suoi titoli e i suoi beni vennero confiscati. Il trittico dipinto da Nicolas Froment entrò in possesso della famiglia Medici e fu poi donato ai frati francescani di Bosco ai Frati. Qui il dipinto rimase fino alla soppressione del convento, in epoca napoleonica, ed è quindi pervenuto agli Uffizi nel 1841.

la mostra promossa e organizzata dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello è inserita nel progetto TERRE DEGLI UFFIZI, ideato e realizzato da Le Gallerie degli Uffizi e Fondazione CR Firenze, all’interno delle rispettive iniziative Uffizi Diffusi e Piccoli Grandi Musei.

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