Gaiajazz Musica & Impresa X edizione: dall’11 giugno in Veneto

Nomi prestigiosi del Jazz nazionale e internazionale, al Festival promosso all'interno della Rassegna Veneta musicale e culturale. Il programma ...

Giunto alla decima edizione, Gaiajazz Musica & Impresa è il palcoscenico del progetto D Work, organizzato e sviluppato dall’Associazione Culturale Dotmob, che si prefigge l’obiettivo di realizzare la sua mission per ampliare la conoscenza delle imprese e delle professionalità che valorizzano il territorio. Questo prestigioso festival è un magico luogo che abbraccia musica, arte e cultura d’impresa, quindi un’esperienza unica attraverso la quale organizzatori, partner e pubblico creano un’atmosfera davvero suggestiva. Quest’anno sarà introdotta anche una novità, una lodevole iniziativa che consiste nel “biglietto sospeso”, ossia un’opportunità per sostenere concretamente le attività culturali del progetto D Work acquistando un biglietto in più. Il 10% del ricavato della rassegna sarà devoluto all’associazione Roksolana di Portogruaro a sostegno dell’emergenza Ucraina. Dunque, un ammirevole gesto di solidarietà in un momento così drammatico come questo.

I riflettori sulla decima edizione di Gaiajazz Musica & Impresa si accenderanno sabato 11 giugno alle 19:00 in Piazza Ghetto, incantevole location del borgo medievale di Portobuffolè. Con il partner ufficiale della serata, ovvero il Consorzio Vini Venezia, dalle 19:00 alle 21:00 sarà possibile prenotare nello spazio Food&Wine per poter degustare vini e piatti a base di prodotti tipici del territorio, opzione valida per tutti i concerti. Alle 21:00, lo “Speech” con la testimonianza sul tema della sostenibilità sociale e della solidarietà. Mentre alle 21:30, il primo dei quattro live in programma: Gigi Cifarelli Blue Organ Trio – “C’era una Volta il Wes”. Sul palco insieme a due fulgidi talenti come Yazan Greselin (organo hammond) e Matteo Frigerio (batteria), Gigi Cifarelli – uno fra i più importanti chitarristi jazz italiani degli ultimi trentacinque anni – presenterà il progetto “C’era una Volta il Wes”, un tributo all’immenso chitarrista jazz e compositore statunitense Wes Montgomery, oltre ad alcuni brani scelti e (ri)letti da Cifarelli che nel tempo hanno subìto l’influenza dello stesso Montgomery, ad esempio quelli di uno fra i più acclamati chitarristi jazz del mondo: George Benson. Il costo del biglietto, uguale per tutti i concerti, è di 15 Euro (gratuito per ragazzi/e Under 13) e, nel caso di maltempo, l’evento si terrà sotto la Loggia del Fontego, presso Piazza Vittorio Emanuele. Mentre in caso di forti avversità climatiche sarà posticipato. Il 18 giugno alle 21:00, sempre in Piazza Ghetto, lo “Speech” con una testimonianza di sostenibilità economica – e alle 21:30 il secondo appuntamento con Joyce Elaine Yuille & The Hammond Groovers, scintillante quartetto diretto dalla raffinata cantante statunitense Joyce Elaine Yuille e completato da tre sideman tra i più talentuosi e richiesti in Italia: Daniele Cordisco (chitarra), Antonio Caps (organo hammond) ed Elio Coppola (batteria). Il repertorio prevede brani presenti nel famoso American Songbook. Esattamente come per il concerto del Gigi Cifarelli Blue Organ Trio, in caso di pioggia sarà adottata la stessa soluzione. Proseguendo, il 25 giugno alle 21:00, ancora in Piazza Ghetto, lo “Speech” con una testimonianza d’impresa e professionalità giovanile.

Poi, alle 21:30, ecco Raffaele Fiengo Band, giovane e interessante quartetto guidato da una promessa del jazz nazionale come Raffaele Fiengo (sax alto) e completato da una valente sezione ritmica costituita da Thomas Umbaca (pianoforte), Enrico Palmieri (contrabbasso) e Antonio Marmora (batteria). Composizioni originali in direzione contemporary jazz e arrangiamenti di movimenti/sonate di Vincent Persichetti, Béla Bartók e Arthur Honegger, formano il repertorio del gruppo. Anche in questo caso, nell’ipotesi di maltempo, si procederà come per i concerti del Gigi Cifarelli Blue Organ Trio e del Joyce Elaine Yuille & The Hammond Groovers. Il sipario sulla decima edizione di Gaiajazz Musica & Impresa calerà sabato 2 luglio. Alle 21:00, stavolta presso la favolosa Tenuta Polvaro (Annone Veneto), lo “Speech” con una testimonianza sul tema della sostenibilità ambientale, mentre alle 21:30 il live firmato Antonio Faraò Eklektik, formidabile quintetto capitanato da Faraò, uno fra i più grandi pianisti jazz italiani presenti sulla scena internazionale, pupillo del leggendario Herbie Hancock, nonché direttore artistico del festival. Al suo fianco, sul palco, quattro eccellenze italiane del calibro di Simona Bencini (voce), Enrico Solazzo (tastiere ed elettronica), Aldo Mella (basso) e Lele Melotti (batteria). Il repertorio, fra jazz, funk e pop, è tratto da Eklektik, disco di Antonio Faraò pubblicato dalla nota etichetta Warner Music – ed è improntato su composizioni originali del pianista che, per caratteristiche stilistiche, suscitano l’interesse di un pubblico non necessariamente composto da puristi del jazz. Nell’eventualità di pioggia, il concerto si terrà sotto la Barchessa, presso la Tenuta Polvaro. Invece, in caso di forte maltempo, sarà posticipato. Gaiajazz Musica & Impresa, dunque, è un ricchissimo ed eterogeneo contenitore che – durante gli eventi – focalizzerà l’attenzione sul maggiore utilizzo della comunicazione digitale, stampa su materiale a basso impatto ambientale, visibilità a enti e imprese che perseguono processi sostenibili, aiuto e sostegno per un progetto sociale, collaborazione con giovani professionisti e giovani studenti, promozione e utilizzo di prodotti biologici e del territorio o a basso impatto ambientale, uso di materiale riciclabile e compostabile e promozione del territorio dal punto di vista culturale e naturalistico.
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