Accademia delle Belle Arti di Bologna. Incontro con Pamela Bianchi e Andrea Nacciarriti

Martedì 20 aprile, conferenza Dressing Up Spaces , in cui la docente e storica dell’arte Pamela Bianchi presenterà le nuove prospettive aperte dal suo libro "Dressing Up Spaces. Ibridazioni espositive tra display e design" e dialogherà con l’artista Andrea Nacciarriti, che con le sue opere illustra questo innovativo campo di ricerca
Andrea Nacciarriti, Temporary studio #1 (Factory Zero Zero), 2021

Martedì 20 aprile, alle ore 11.00, l’Aula Magna dell’Accademia di Belle Arti di Bologna ospita la conferenza Dressing Up Spaces, a cura di Carmen Lorenzetti, in cui la docente e storica dell’arte Pamela Bianchi presenterà le nuove prospettive aperte dal suo libro Dressing Up Spaces. Ibridazioni espositive tra display e design (Milano, Postmedia books, 2021) e dialogherà con l’artista Andrea Nacciarriti, che con le sue opere illustra in maniera esemplare questo innovativo campo di ricerca.

“Vestire” l’architettura è un’abitudine antica che si posiziona agli albori delle prime ipotesi espositive. Dal latino medievale displicare, to display indicava inizialmente l’azione del “dispiegare” ed era legato all’abitudine di appendere “panni dipinti” alle finestre di vari edifici per commemorare eventi religiosi, politici e socialmente importanti. Queste pratiche di maquillage spaziale si delineano oggi come i primi tentativi espositivi dove sia la spazialità messa in scena che l’ambiguità degli artefatti integrati sembrano anticipare le ibridazioni tra display e design del display, che hanno articolato la storia delle esposizioni del ventesimo e ventunesimo secolo.

A partire da queste considerazioni, il volume rintraccia quelle situazioni ibride, sorta di sovrapposizioni estetiche, tra exhibit e dispositivo, tra esposizione e allestimento, tra display e design del display, che hanno seguito le evoluzioni contestuali proprie alla storia dell’arte e alle pratiche artistiche. All’interno di una prospettiva storiografica dove dall’oggetto si è passati al processo, dall’environment all’evento fino ad arrivare all’interazione situata, si tratta di mobilitare le problematiche e i dibattiti in corso sulla questione del design del display e sulla capacità delle nuove tendenze espositive e pratiche creative a generare un rinnovamento delle forme di presentazione, dei processi di creazione e dei contesti di diffusione.

Pamela Bianchi è storico dell’arte, professore in storia dell’arte e del design all’École Supérieure d’Art et de Design (ESAD) di Toulon e docente di storia dell’arte alla IESA di Parigi. Ha conseguito un dottorato di ricerca in estetica, scienze e tecnologie delle arti dell’università Paris 8, dove ha insegnato per diversi anni la storia dell’arte contemporanea e le pratiche dell’esposizione. Presso la stessa università, dal 2013, è ricercatore affiliato al laboratorio AI-AC (Arts des Images, Art Contemporain). È stata ricercatrice presso la Biblioteca Kandinsky e il Centre Pompidou per i programmi di ricerca “Histoire des expositions aux XX et XXI siècle” (2013) e “ Gallery/Anti Gallery” (2021). Nel 2019, ha organizzato il convegno internazionale DEA_Allestimento/Exhibition Design presso l’Università Paris 8 e l’École Nationale Supérieure d’Architecture Paris-Malaquais di Parigi. I suoi campi di ricerca includono l’arte e la spazialità, le ibridazioni curatoriali tra arte e architettura e le tendenze alternative, artistiche ed espositive, dagli anni Sessanta ad oggi. Tra le varie pubblicazioni, è l’autore dei volumi Dressing Up Spaces. Ibridazioni espositive tra display e design (Milan: Postmediabooks, 2021) et Espaces de l’œuvre, espaces de l’exposition. De nouvelles formes d’expérience dans l’art contemporain (Paris: Connaissances et Savoirs, 2016).

Andrea Nacciarriti è artista visivo. Nel 2005 partecipa al Corso Superiore di Arti Visive alla Fondazione Ratti di Como, con visiting professor Alfredo Jaar. Ha vinto il Premo Celeste 2011, Premio Terna 03, il Premio New York 2014/2015 e il Concorso Internazionale d’Arte Contemporanea – a call for a line 2015. Ha partecipato a programmi di residenza a Pechino, Ekenas (Finlandia), Imlil (Marocco) e New York all’ISCP. Tra le mostre personali più recenti: NATURA MORTA – dimensions variable, Kunsthalle Eurocenter, Lana (BZ); You might get breathless, ISCP di New York; And the ship sails on, Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive di Pesaro; No one knew what anyone else was doing, CAB di Grenoble, CRYSTALLIZE, Franco Soffiantino Gallery, Torino. Temporary studio #1 (Factory Zero Zero); Temporary studio #2 (meta-nature), Passo Ripe (An). Il suo lavoro è stato presentato in numerose collettive in musei italiani e internazionali: Macro di Roma, PAC di Milano, Museo di Villa Croce a Genova; Le Fresnoy – Studio national des arts contemporains Tourcoing cedex in Francia, MAMM di Mosca, La Maison Rouge a Parigi. Tra i progetti speciali: LESS THAN AIR, Showroom Elica, Milano, in occasione della 49a edition Salone Internazionale del Mobile, SCULPTURE PARK, Reagent’s Park a Londra, in occasione di Frieze Art Fair, BienNoLo 2021 dentro la ciminiera diReti S.p.A. a Busto Arsizio.

Il suo lavoro è presente in collezioni private e istituzionali incluse Foundation Antoine de Galbert di Parigi e La Gaia Collection di Busca (CN).

La conferenza è ad accesso libero fino a esaurimento posti.

Per accedere all’evento è obbligatorio essere in possesso di green pass base e indossare una mascherina FFP2.

Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna

Via delle Belle Arti, 54, Bologna
www.ababo.it

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