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Enzo De Caro in Non è vero ma ci credo. Il Parioli a Roma 31 marzo|10 aprile

31 MARZO |1O APRILE 2022
ENZO DE CARO
in
NON È VERO MA CI CREDO
di Peppino De Filippo
regia di LEO MUSCATO
scene Luigi Ferrigno
costumi Chicca Ruocco
disegno luci Pietro Sperduti
e con (in o.a.) Francesca Ciardiello, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone

Il Parioli ospiterà dal 31 marzo al 10 aprile 2022 un artista molto atteso: Enzo De Caro in Non è vero ma ci credo, di Peppino De Filippo, regia Leo Muscato e con (in o.a.) Francesca Ciardiello, Carlo Di Maio, Roberto Fiorentino, Massimo Pagano, Gina Perna, Giorgio Pinto, Ciro Ruoppo, Fabiana Russo, Ingrid Sansone.
Il 31 marzo ricorre il quarto anniversario della morte di Luigi De Filippo, figlio del grande commediografo, attore e comico italiano e lo spettacolo sarà occasione per dedicare una serata speciale in suo onore.

Note di regia – Leo Muscato
Ho mosso i primi passi nel mondo del teatro quando avevo poco più di vent’anni. Mi ero trasferito a Roma per fare l’Università e non sapevo ancora nulla di questo mestiere. Mi presentai a un provino con Luigi De Filippo e lui mi prese a bottega nella sua compagnia. Mi insegnò letteralmente a stare in palcoscenico, dandomi l’opportunità di vivere la straordinaria avventura delle vecchie tournée da 200 repliche l’anno. Rimasi con lui per due stagioni; poi mi trasferii a Milano per studiare regia. Ci siamo rivisti ventidue anni dopo, pochi mesi prima che morisse. Mi chiese di pensare a un progetto da fare insieme. Ne pensai mille, ma non abbiamo avuto il tempo di realizzarne uno. Ereditando la direzione artistica della sua compagnia, ho deciso di inaugurare questo nuovo corso partendo proprio dal primo spettacolo che ho fatto con lui, Non è vero ma ci credo. Rispettando i canoni della tradizione del teatro napoletano, proveremo a dare a questa storia un sapore più contemporaneo. Quella che andremo a raccontare è una tragedia tutta da ridere, popolata da una serie di caratteri dai nomi improbabili e che sono in qualche modo versioni moderne delle maschere della commedia dell’arte. Il protagonista di questa storia assomiglia tanto ad alcuni personaggi di Molière che Luigi De Filippo amava molto. L’avaro, avarissimo imprenditore Gervasio Savastano, vive nel perenne incubo di essere vittima della iettatura. La sua vita è diventata un vero e proprio inferno perché vede segni funesti ovunque: nella gente che incontra, nella corrispondenza che trova sulla scrivania, nei sogni che fa di notte. Forse teme che qualcuno o qualcosa possa minacciare l’impero economico che è riuscito a mettere in piedi con tanti sacrifici. Qualunque cosa, anche la più banale, lo manda in crisi. Chi gli sta accanto non sa più come approcciarlo. La moglie e la figlia sono sull’orlo di una crisi di nervi; non possono uscire di casa perché lui glielo impedisce. Anche i suoi dipendenti sono stanchi di tollerare quelle assurde manie ossessive. A un certo punto le sue fisime oltrepassano la soglia del ridicolo: licenzia il suo dipendente Malvurio solo perché è convinto che porti sfortuna. L’uomo minaccia di denunciarlo, portarlo in tribunale e intentare una causa per calunnia. Sembra il preambolo di una tragedia, ma siamo in una commedia che fa morir dal ridere. E infatti sulla soglia del suo ufficio appare Sammaria, un giovane in cerca di lavoro. Sembra intelligente, gioviale e preparato, ma il commendator Savastano è attratto da un’altra qualità di quel giovane: la sua gobba. Da qui partono una serie di eventi paradossali ed esilaranti che vedranno al centro della vicenda la credulità del povero commendator Savastano.
Peppino De Filippo aveva ambientato la sua storia nella Napoli un po’ oleografica degli anni 30.
Luigi aveva posticipato l’ambientazione una ventina d’anni più avanti. Noi seguiremo questo sua intuizione avvicinando ancora di più l’azione ai giorni nostri, ambientando la storia in una Napoli anni 80, una Napoli un po’ tragicomica e surreale in cui convivevano Mario Merola, Pino Daniele e Maradona.
Lo spettacolo concepito con un ritmo iperbolico condenserà l’intera vicenda in un solo atto di 90 minuti.
Il 31 marzo ricorre il quarto anniversario della morte di Luigi De Filippo e lo spettacolo sarà occasione per dedicare una serata speciale in suo onore.

Orari spettacoli
Gio 31-03-22 21.00
Ven 01-04-22 21.00
Sab 02-04-22 21.00
Dom 03-04-22 17.00
Lun 04-04-22 Riposo
Gio 07-04-22 17.00
Ven 08-04-22 21.00
Sab 09-04-22 21.00
Dom 10-04-22 17.00

il PARIOLI
Via Giosuè Borsi, 20
TELEFONO 06 5434851
E-MAIL: biglietteria@ilparioli.it
Servizio WhatsApp 3517211283
Orario botteghino
Martedì, Mercoledì, Venerdì 10.00–13.30/14.30–19.00, Giovedì 10.00–19.00.
Sabato e Domenica 12.00–19.00. Lunedì riposo.
Nei giorni di spettacolo serale la biglietteria è attiva esclusivamente per la recita del giorno stesso.
Gli incontri hanno il prezzo di 10€, per info contattare info@mollybloom.it o biglietteria@ilparioli.it
Bus Linea 52 – 53 – 223 fermata Piazza Santiago del Cile
Taxi Stazione taxi Piazza Santiago del Cile
Parcheggi convenzionati
Parking Locchi – Via Vittorio Locchi, 15 Tel. 06.89134837
Parioli Garage – Viale Parioli,162 Tel. 06 8082380
Garage Nuova Caroncini – Via Caroncini, 50 Tel. 068078601
Tariffa convenzionata dietro presentazione del biglietto dello spettacolo.