A Reggio Emilia l’opera diffusa di Elena Mazzi contro la violenza verso le donne

L’opera Parole Parole Parole di Elena Mazzi continua a Reggio Emilia il suo percorso di sensibilizzazione sul tema della violenza di genere, raggiungendo il liceo Chierici e i Musei Civici di Reggio Emilia.

Artista: Elena Mazzi | Titolo: Parole Parole Parole
Sedi: Musei Civici di Reggio Emilia, Via Spallanzani 1, 42121, Reggio Emilia | Liceo Artistico G. Chierici, Viale Leopoldo Nobili 1, 42121, Reggio Emilia |  Biblioteca Panizzi, Via Luigi Carlo Farini 3, 42121, Reggio Emilia | Spazio Gerra, Piazza XXV Aprile 2, 42121 Reggio Emilia
Ingresso gratuito

L’OPERA DIFFUSA DI ELENA MAZZI PER SENSIBILIZZARE SUL TEMA DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE

L’opera Parole Parole Parole di Elena Mazzi continua a Reggio Emilia il suo percorso, mirato a contrastare, prevenire e a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della violenza contro le donne, raggiungendo il liceo Chierici e i Musei Civici di Reggio Emilia.

Parole Parole Parole, opera diffusa promossa dal Comune di Reggio Emilia, nasce, infatti, con l’intento di trasformare le parole, le emozioni, le riflessioni sulla violenza di genere in espressioni artistiche per contribuire alla formazione di una cultura improntata al contrasto della violenza sulle donne. Attraverso percorsi partecipati di confronto ed esperienze, intrecciando un dialogo con i cittadini e le cittadine, ha preso vita l’opera pubblica che è stata diffusa in alcuni luoghi della città, come la Biblioteca Panizzi, Spazio Gerra, il Centro Antiviolenza nella sede dell’Associazione Nondasola e delle Lunenomadi, la Casa della cultura del Comune di Casina.

L’installazione dell’opera al liceo Chierici e le attività nate da questo percorso sono state un importante momento di confronto e formazione per gli studenti e le studentesse della classe 3A dell’anno scolastico 2020/2021, i quali hanno potuto riflettere su come il linguaggio artistico ed espressivo possa divenire uno strumento per contrastare gli stereotipi di genere e prevenire le discriminazioni.
L’inserimento dell’opera nell’ingresso laterale di Palazzo dei Musei, il cui recente riallestimento è stato curato dall’architetto Italo Rota, è invece rilevante sia per l’importante ruolo educativo che ricoprono i Musei Civici, sia perché rappresenta un impegno condiviso per i luoghi istituzionali della città nel tenere viva l’attenzione sul tema delle violenze di genere.

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