Lo Bue mostra “Luci ed ombre del legno” in una personale di sculture a Misilmeri (Pa)

La mostra è visitabile tutti i giorni presso il Palazzo della Cultura “Giusto Sucato” a Misilmeri in provincia di Palermo, fino al 7 ottobre

MISILMERI (Pa), 26 settembre 2021 – “Luci ed ombre del legno” è il tema della mostra scultorea dell’artista misilmerese Gaetano Lo Bue che prende vita nei saloni del Palazzetto della Cultura a Misilmeri, intitolata ad un altro artista indimenticato quale è stato Giusto Sucato.

Nella ridente cittadina “araba” – Misilmeri deriva da Menzel-el-Emir, Villaggio dell’Emiro – Gaetano Lo Bue, mette in mostra tutte le sue sculture ricavate da grezzi pezzi e radici di ulivo e di noce “rigorosamente del territorio”, tiene a precisare.

“Sono forme che io intravedo già elaborate e finite nel momento in cui raccolgo un ramo o una radice dalla nuda terra. Lì vedo un’opera, un volto, un fatto e immediatamente le mie mani realizzano col solo uso di arnesi semplici, la scultura”.

Con una palettina da falegname e un martellino Lo Bue riesce a dar vita a figure di straordinaria eleganza e struggente significato. La luce che sprigiona il legno, da lui lavorato, e la cura nel dettaglio della scultura rendono vive le figure e le caricano di grande forza che trasmettono al visitatore.

Gaetano Lo Bue è un autodidatta, non ha mai studiato né scultura e né pittura, che pure mostra in questa occasione con alcuni disegni su cartoncino. Eppure Lo Bue ha una capacità interpretativa dell’opera scultorea degna di un grande maestro.

Quella di Gaetano Lo Bue è una figura artistica a 360°, nasce a Misilmeri nel ’54, e sin da bambino ha la passione per la pittura ma a 17 anni la svolta della sua vita, impara a suonare ben 6 strumenti musicali e co-fonda un gruppo storico nell’ambito musicale del territorio “Gli Emiri”.

Si dedica anche al teatro e soprattutto comincia a scrivere libri. Nel 1996 la sua prima opera scultorea, “nasce da un pezzo di legno che stavo per bruciare nel mio camino. Era un periodo delicato della mia vita. Vidi qualcosa in quel pezzo di legno e cominciai a scolpirlo. Nacque un opera meravigliosa e nacque soprattutto lo scultore che era nascosto nel mio intimo”.

La mostra è visitabile tutti i giorni presso il Palazzo della Cultura “Giusto Sucato” a Misilmeri in provincia di Palermo, fino al 7 ottobre (GPC).

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