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“Karma” il terzo racconto

“Ti alzi fai colazione ti vesti esci di casa piove devi andare al lavoro la macchina non funziona il vicino ti saluta ricambi ‘buongiorno’ ma pensi ‘buongiorno sto ’…” un incipit come un altro, un giorno qualunque, di un anno qualunque… un uomo qualunque che potrebbe rappresentare ciascuno di noi.

Ci racconta, Sebastiano, la storia di Carmelo Melo per gli amici, in una giornata tipo che si ripete all’infinito, una giornata che sembra non portare mai a nulla di buono e che si conclude davanti ad un “tribunale” fantastico…

Il Karma arriva, ti travolge quando meno te lo aspetti. Prende un pezzo della tua vita e lo trasforma, o meglio, lo plasma.

Lo immaginiamo come un cambiamento radicale, o spesso come un castigo, invece Sebastiano lo conduce nella vita del quotidiano.

Lo plasma, quasi lo accarezza il Karma Sebastiano e non è più una nemesi, è un risveglio di coscienza, un risveglio inteso in senso ampio che ti porta a rivedere il senso di quel “buongiorno” in maniera ironica.

Il protagonista, Carmelo detto Melo, fa tenerezza nella sua goffaggine ed il suo “animo semplice” è la trasposizione stessa dell’autore che sale assieme a lui le scale del “Paradiso”.

Muore e rinasce, come il Karma, come la fenice dalle sue stesse ceneri.

Muore e rinasce consapevole, o forse no, del suo stesso destino, annegando dentro gli stessi occhi, inseguiti per tutta una vita, nell’attesa di un amore unico ed insostituibile.

È simpatico, Carmelo detto Melo, nella sua ricerca astrusa della felicità; quella che aneliamo tutti, in fondo, quella che si trova davanti al portone di una ragazza, o nel fondo della tazzina di un caffè che sembra non voler finire.

Karma non è solo un racconto, è proprio lo specchio dell’uomo comune; l’uomo della strada che tutti i giorni ripete all’infinito la stessa meccanica situazione.

Siamo tutti Carmelo detto Melo nella sua caduta. Ogni giorno battiamo la testa per acquisire consapevolezza del vivere stesso, ogni giorno attraversiamo la strada, prendiamo il tram ed incontriamo il “nostro Karma” seduto stretto nel suo giaccone invernale, o in infradito degne della spiaggia sotto casa e questo Sebastiano lo sa bene. Lui racconta, in fondo, il suo Karma cosmi-comico, quell’attesa infinita del cambiamento che ogni giorno ci fa tornare in piedi nella speranza nuova dell’esistenza. Un’esistenza che lascia apparentemente l’amaro in bocca, ma che, in fondo, nella sua monotona replica, altro non è che la voglia di vivere insistentemente, con forza ed arroganza; vogliamo viverla questa vita e solo, soltanto per il gusto di farlo, anche se, come spesso accade senza che ce ne rendiamo conto, le strade che prendiamo, le scelte che facciamo, sono esse stesse il nostro Karma e tutta la vita ne è un grande meraviglioso palcoscenico.

Karma fa parte dei “Cento racconti” una serie di racconti tutti di diversa natura ma con un’unica radice che si riaffaccia in ogni appuntamento.

Karma è stampato e distribuito da Youcanprint

L’editing è curato dalla casa editrice Smasher

Elaborazione grafica di Carmelo Spinella