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Il teatro e la musica sui social, per non sparire

Sono molte le iniziative teatrali e musicali che in questo periodo tentano di uscire dall’isolamento sociale, creando una sorta di ‘arte parallela’ che, seppur attraverso internet, cerca di arginare l’emorragia culturale in corso al tempo della pandemia.

Ci sono scarpette impugnate come spade, tutù e una coreografia di braccia alzate su leggins neri nel flash mob dei danzatori che, come tutto il mondo dell’arte e dello spettacolo, sono rimasti senza pubblico e senza palcoscenici. Un teatro virtuale, improvvisato per l’emergenza, è invece quello messo in piedi dalla compagnia teatrale ‘Un teatro da favola’ che con 170 collegamenti online è riuscito a portare in scena uno spettacolo per 800 persone. Ma  lo schermo di un PC cambia tutto. Toglie quel calore fondamentale di cui ha parlato in un recente webinar con le imprenditrici Laura Di Filippo, che ha “quattro compagnie teatrali ed è titolare del Parioli a Roma”, e che ha denunciato la crisi economica che sta colpendo non solo gli artisti, ma anche tutte le maestranze.  

Sui canali del ministero della Cultura della Repubblica d’Indonesia (http://pkn.kebudayaan.id) e YouTube (Budayasaya) sara’ trasmesso il concerto a due pianoforti ‘Suites napoletane’ con il

compositore e musicista Antonio Maiello e il pianista Stefano Caponi, come si legge nella nota stampa di lancio del Festival internazionale della cultura indonesiana. Ci si adatta, si resiste, si utilizza la tecnologia per mandare avanti palinsesti e programmazioni. 

Era ripartita con speranza anche la musica sinfonica, contaminando la crisi e l’emergenza di novità e nuove opportunità date dal digitale. Con l’hashtag MilanoRisuona l’Orchestra Sinfonica di Milano ‘Giuseppe Verdi’- come si leggeva in una nota stampa- era partita “con una nuova concezione di orchestra…mettendo il digitale al servizio della musica anche nella sua dimensione live”, aveva spiegato la presidente Ambra Redaelli presentando la novità, ricordando. “Già durante il lockdown un grande risultato lo avevamo raggiunto creando una playlist su Spotify per le attese in coda al supermercato, per le ore passate in smart working, per i ragazzi impegnati nello studio a casa, e molte altre, ottenendo un eccellente riscontro da parte degli utenti, incrementati di più del 30% in un mese”. 

L’arte continua la sua missione: compresa la denuncia e la provocazione. “Oltre allo scempio che la pandemia porta nelle nostre vite, c’è anche l’opportunità, all’interno di questa pausa forzata, di riflettere e cambiare”, ha dichiarato di recente Robert Del Naja, leader dei Massive Attack che al cambiamento climatico hanno dedicato il loro ultimo video, condividendolo sul loro sito e sui canali social, come fanno sapere in un comunicato stampa. 

La parola d’ordine che guida gli artisti è comunque e nonostante tutto la speranza. Quella che dai sipari del teatro ora si aggrappa al virtuale. Sono in tanti sui social a sottolineare la totale sicurezza delle sale da concerto, dei teatri e dei cinema, che rimarranno chiusi almeno fino al 24 novembre. A testimoniarlo l’assenza di numeri importanti di contagiati in queste location. Maurizio Salvadori, Ceo dell’agenzia di booking Trident Music in un comunicato ufficiale fa una previsione sul ritorno sui palchi: “C’è una ragionevole certezza che tutto torni alla normalità per settembre 2021”.