Roma. La Galleria Nazionale celebra Mara Coccia e Daniela Ferraria: due grandi protagoniste dell’arte capitolina

''Le opere e gli archivi. Mara Coccia e Daniela Ferraria'' le due mostre curate da Francesca Gallo e Ilaria Bernardi, rendono omaggio al prezioso lascito delle due galleriste

– Le opere e gli archivi. Mara Coccia e Daniela Ferraria
– 18 giugno – 20 settembre 2020 
– Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea Sala Aldrovandi | Viale delle Belle Arti, 131, 00197 Roma
– Orari di apertura: martedi? – domenica 9.00 – 19.00, ultimo ingresso 18.15
– Ulteriori informazioni: T + 39 06 32298221 | 
www.lagallerianazionale.com

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La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma ""celebra due protagoniste della scena artistica romana, Mara Coccia e Daniela Ferraria. Al fine di rendere omaggio al lascito dei loro preziosi archivi, le due mostre Le opere e gli archivi. Mara Coccia e Daniela Ferraria curate rispettivamente da Francesca Gallo e Ilaria Bernardi, ripercorrono attraverso due percorsi complementari l’intenso lavoro svolto dalle galleriste romane. 

DANIELA FERRARIA
La mostra dedicata a Daniela Ferraria, curata da Ilaria Bernardi, presenta la carriera della gallerista, che nel settembre 1968 divenne collaboratrice di Mara Coccia fondatrice della galleria l’Arco d’Alibert (1964). Rimase sua assistente fino alla chiusura dello spazio nel 1970. Nel 1975, in società con lei riaprì l’attività per poi diventarne l'unica titolare a partire dal 1977. La mostra ripercorre l’attività della galleria sotto la sua guida tra il 1975 e il 2006.
La prima sala del percorso espositivo propone una presentazione più “intima”: da un lato documenti d’archivio, inviti, lettere, cataloghi, fotografie; dall’altro “oggetti d’affezione” che sollecitano un percorso di memorie, tra cui opere di Lucio Fontana, Jannis Kounellis, Carmengloria Morales, Giulio Turcato e Giuseppe Uncini provenienti dalla collezione personale della gallerista e che furono esposte all’Arco d’Alibert.

La seconda sala presenta il riallestimento di una delle prime mostre di Daniela Ferraria, dedicata a uno degli artisti con cui maggiormente intrattenne un rapporto di collaborazione: la mostra di Paolo Cotani all’Arco d’Alibert nel 1979.                       
Concludono la mostra un nucleo di disegni per la grafica di Pino Pascali esposti per la priva volta all’Arco d’Alibert nel 1991 e, due anni dopo alla Biennale di Venezia curata da Achille Bonito Oliva.

Assieme, questa mostra e quella dedicata a Mara Coccia, raccontano l’avventura delle due donne evidenziando le loro personalità in un sapiente dialogo tra le opere d’arte, le fotografie di un tempo e i documenti provenienti dai loro archivi. La Direttrice della Galleria Nazionale, Cristiana Collu introduce le esposizioni con queste parole: “L’archivio è per antonomasia segreto, protetto, privato. Al suo interno rimangono impigliate memorie personali e culturali che consentono di guardare alla storia in modo nuovo, ricco di sfumature e di dettagli dirimenti. L’archivio è soggettivo, parziale, frammentato e lacunoso: ricorda, dimentica e (ri)presenta. Anche in questa occasione”.

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Nel testo: Paolo Cotani, L’arco d’oro e il continente analogo, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, reenactment della mostra all’Arco d’Alibert, 1979 | © Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea |Ph credits: Monkeys VideoLab

 

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