The night writer. Il Giornale notturno di Jan Fabre al Teatro Vascello a Roma

Dall' 11 al 13 ottobre Il diario e le riflessioni di Jan Fabre portati in scena dall'ottimo Lino Musella

The night writer. Giornale notturno

Testo, scene e regia Jan Fabre

Con Lino Musella

Musica Stef Kamil Carlens

Drammaturgia Miet Martens, Sigrid Bousset

Traduzione Franco Paris

Direzione tecnica Geert Van der Auwera Javier Delle Monache

Disegno luci Wout Janssens

Fonica Marcello Abucci

Direzione di produzione Gaia Silvestrini

Produzione Troubleyn/Jan Fabre e Aldo Grompone

e FOG Triennale Milano Performing Arts / LuganoInscena-LAC / Teatro Metastasio di Prato /TPE – Teatro Piemonte Europa / MARCHE TEATRO / Teatro Stabile del Veneto

Produzione esecutiva e distribuzione Aldo Miguel Grompone

in collaborazione con Romaeuropa Festival

 

Jan Fabre di notte scrive e disegna. The Night Writer raccoglie, come in un flusso, i suoi pensieri sull’arte e sul teatro, sul senso della vita, sulla famiglia, sul sesso, sull’amore: dai vent’anni di un giovane di provincia, sino alla maturità dell’artista celebrato in tutto il mondo.

 

Come in una confessione, un mettersi a nudo con spregiudicatezza, con ironia e crudeltà, il copione raccoglie diverse pagine dei diari personali dell’autore, oltre a brani tratti dai suoi scritti per il teatro: ‘La reincarnazione di Dio’ (1976), ‘L’Angelo della Morte’ (1996), ‘Io sono un errore’ (1988), ‘L’imperatore della perdita’ (1994), ‘Il Re del plagio’ (1998), ‘Corpo, servo delle mie brame, dimmi…’ (1996), ‘Io sono sangue’ (2001), ‘La storia delle lacrime’(2005), ‘Drugs kept me alive’ (2012).

Lino Musella dà corpo a questo “diario umano” e restituisce l’irrestituibile: da grande attore incarna con verità, con poesia, con commozione, con ironia e con intelligenza questo carico di vita e di pensieri, con la stessa potenza, vitalità e bellezza, con cui l’autore li ha trasferiti su carta. 

Quando ero più giovane me lo dicevano tutti i giorni con un dito ammonitore 

Tu vivi sul filo del rasoio

Sei una candela che brucia da sotto e da sopra (…)’

Io brucio sempre

Persino quando voi pensate che io non faccia niente

Brucio più violentemente di quanto concesso e previsto

Brucio e non solo per me

Ma anche per dare

Fuoco e luce agli altri

Proprio come dagli altri ho ricevuto

Fuoco e luce

 

Jan Fabre (Anversa, 1958) è artista visivo, regista e autore teatrale, da quarant’anni tra le figure più innovative della scena internazionale. Le sue opere sono state presentate nelle più importanti rassegne internazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Biennale di Lione, la Biennale di San Paolo, dOCUMENTA a Kassel. È il primo artista a cui il Museo del Louvre dedica un’importante mostra monografica (L’ange de la metamorphose, 2008). Negli ultimi anni sono state allestite in Italia diverse personali dedicate alla sua opera: tra le più importanti ricordiamo quella di Palazzo Benzon di Venezia (Anthropology of a planet, 2007), del MAXXI di Roma (Jan Fabre. Stigmata, 2013) e quella realizzata nel centro storico di Firenze (Spiritual guards, 2016). Tra le più recenti pubblicazioni in Italia: Giornale notturno III (1992-1998), Edizioni Cronopio, Napoli, 2019, il terzo di tre volumi che raccolgo i diari personali dell’artista. Per Editoria&Spettacolo è uscito a marzo 2019 Jan Fabre. Teatro I primo volume di un progetto editoriale per la pubblicazione di tutti i testi per il teatro.

Lino Musella (Napoli, 1980), Premio Hystrio Anct 2015, ha lavorato tra gli altri con Antonio Latella, Mario Martone, Valter Malosti, Serena Sinigaglia; ha recitato nelle serie tv The Young Pope di Paolo Sorrentino e Gomorra. Dal 2009 anima, con Paolo Mazzarelli, la Compagnia Musella Mazzarelli, con la quale ha dato vita agli spettacoli Due Cani-ovvero la tragica farsa di Sacco e Vanzetti (2009), Figlidiunbruttodio (Premio In-box2010), Crack Machine (2011), La Società-Tre atti di umana commedia (2012), Strategie Fatali Premio Hystrio alla Drammaturgia 2016), Who’s the King (2018).

Info, prenotazioni e programma completo su: 

https://www.teatrovascello.it/

 

Ph credits-  La Triennale Milano- Gianluca di Ioia

 

 

 

 

 

 

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