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Brian May, il mitico chitarrista dei Queen torna dopo 20 anni con il singolo “New Horizons”

Dopo il successo di Bohemian Rhapsody, il "biotopic" che ha conquistato il record di incassi sia in Italia che a livello internazionale sfondando il muro dei 600 milioni di dollari al botteghino mondiale, il chitarrista dei Queen torna a far parlare di sé con il singolo  ""“New Horizons”,   uscito il 1 gennaio 2019 a vent’anni dal suo ultimo disco senza i Queen e dedicato  al passaggio  della sonda spaziale “New Horizons” sul punto più remoto del sistema solare rispetto alla Terra. Si tratta di Ultima Thule, a circa  6,5 miliardi di Km dal globo terrestre. La passione per l’astrofisica della rockstar  e  i suoi studi nell’ ambito  erano  del resto  noti ai più: Brian May aveva infatti frequentato la facoltà di Fisica e Astronomia dell’Imperial College di Londra, laureandosi con lode in Fisica.  La carriera musicale con i Queen  non gli permise tuttavia  di completare il  dottorato di ricerca in Astronomia dell’infrarosso .  A 60 anni, ha deciso di riprendere gli studi, ottenendo finalmente il dottorato in astrofisica nell’Agosto del 2007. Nel 2015 ha infine collaborato alla missione di New Horizons. È la prima volta che una sonda spaziale sorvola un corpo celeste così distante dalla Terra e che si trova nella fascia di Kuiper, un’area del sistema solare oltre l’orbita del pianeta Nettuno densa di oggetti congelati . New Horizons  è in viaggio attraverso il sistema solare da molto tempo: lanciata nel 2006, finora si era fatta notare soprattutto per il suo passaggio ravvicinato al pianeta nano Plutone nel 2015, la prima sonda ad averlo mai raggiunto, rivelandoci più nel dettaglio il suo aspetto e la sua composizione. Da allora New Horizons ha continuato ad accelerare attraverso il Sistema Solare con l’obiettivo di avvicinarsi il più possibile a Ultima Thule.

“Questo progetto mi ha dato energia in modi del tutto nuovi”, ha commentato May in una nota: “E’ una scommessa eccitante quella di mettere insieme le mie due passioni, la musica e l’astronomia. E’ stato Alan Stern, il responsabile del programma spaziale, a lanciarmi la sfida lo scorso maggio: mi ha chiesto se fossi interessato a scrivere il tema da usare come colonna sonora quando la sonda avrebbe incontrato la sua prossima destinazione”.Durante la presentazione, avvenuta nei primi minuti del 2019, il chitarrista dei Queen ha affermato: “Spero che vi piaccia. Spero che sia degno di questa sorprendente causa”. Il singolo è stato presentato, in anteprima mondiale, dal centro di controllo della NASA nel Maryland. Al musicista  è anche stato dedicato un asteroide, che ha preso il nome di 52665 Brianmay.