INCONSCIO ITALIANO il film di Luca Guadagnino inaugura la rassegna LA CONQUISTA DELL’IMPERO E LE LEGGI RAZZIALI. Casa del Cinema di Roma 4 dicembre ore 20

1938 - 2018, 80° anniversario dalla promulgazione delle leggi razziali

Martedì 4 dicembre 2018
Ore 20

Inaugurazione della rassegna
LA CONQUISTA DELL’IMPERO E LE LEGGI RAZZIALI 

Proiezione speciale del film
INCONSCIO ITALIANO
di Luca Guadagnino
(1h40’ – Istituto Luce, 2012)

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Sarà presente il regista
Introducono Enrico Bufalini, Alessandro Triulzi, Vincenzo Maria Vita

Ingresso libero fino ad esaurimento posti

Sarà Inconscio italiano, film documentario diretto da Luca Guadagnino e scritto da Giuppy d'Aura, ad aprire la rassegna LA CONQUISTA DELL’IMPERO E LE LEGGI RAZZIALI che la Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e Istituto Luce Cinecittà, in collaborazione con l'Università di Roma Tor Vergata, CSC- Cineteca Nazionale e Casa del Cinema promuovono ed organizzano a Roma dal 4 al 7 dicembre p.v. alla Casa del Cinema, con un’appendice, l’11 dicembre, all’Università di Roma Tor Vergata. La proiezione, in programma il 4 dicembre alle ore 20 alla Casa del Cinema di Roma, sarà introdotta da Enrico Bufalini, Alessandro Triulzi e Vincenzo Maria Vita alla presenza dello stesso regista. 

INCONSCIO ITALIANO

Regia: Luca Guadagnino
Con: Angelo del Boca, Michela Fusaschi, Lucia Ceci, Iain Chambers,  Alberto Burgio,  Ida Dominijanni 
Sceneggiatura: Giuppy d'Aura
Fotografia: Luca Ranzato
Montaggio: Ferdinando Cito Filomarino

Film-saggio che, partendo dalla drammatica esperienza dell'occupazione in Etiopia, riflette sulle origini stesse dell'identità italiana. Diviso in due parti il film dà voce a sei intellettuali che analizzano attraverso le loro riflessioni il passato coloniale dell'Italia fascista e il presente italiano. La seconda è invece composta da una suite di montaggio che, destrutturando l'idea del documentario di propaganda del regime, indaga su ciò che in quelle immagini rimaneva velato.

Hanno detto del film:
"Dall'invasione con i gas letali alla promessa di terra per un milione di disoccupati, dalla vendetta orrori?ca di Graziani (…) dopo il tentativo d'attentato, alla radice razzista della conquista fino al ritorno di Hailè Selassiè (…), si riprende in mano la dolorosa vicenda coloniale del regime fascista in Etiopia con 'Inconscio italiano', di Luca Guadagnino, fuori concorso a Locarno 64, uno dei due film di rilievo del drappello italiano. (…) Con qualche assaggio delle preziosissime, rare immagini dei documentari storici e dei cinegiornali Luce che invadono la seconda parte del film di Guadagnino, la prima parte raccoglie gli incontri con sei studiosi." (Silvio Danese, 'Nazione, Carlino, Giorno', 5 agosto 2011) 

"Un film imperniato sulla colonizzazione dell'Etiopia, ma per parlare soprattutto del presente. Alternate a brani di cinegiornali Luce e a materiali d'epoca, infatti, lo compongono interviste a studiosi e storici contemporanei, che analizzano il colonialismo nei suoi rilessi sull'oggi. Ne esce che il razzismo, connaturato, alle 'imprese' coloniali, ha svolto un ruolo costitutivo quanto imbarazzante nella definizione dell'identità italiana, risorgendo di recente nelle parole d'ordine della Lega e della destra in genere."(Roberto Nepoti, 'La Repubblica', 5 agosto 2011)

"Oggi è il giorno di 'Inconscio italiano', il film del regista Luca Guadagnino che ripercorre la storia coloniale italiana, quel rimosso dal nostro immaginario collettivo che, come altri tabù del passato del Belpaese, costituisce un fondamento chiave per capire le ragioni del nostro presente. (…) Il film decostruisce la propaganda dell'epoca e i silenzi complici dell'analisi storica postuma. Guadagnino, con la complicità del suo intervistatore armato di i-pad, Giuppy d'Aura, anche autore della sceneggiatura, ci mostra pian piano come quel rimosso sia alle origini anche delle tematiche politiche di oggi, in una preziosa e implacabile lezione di storia." (Cristina Piccino, 'Il Manifesto', 5 agosto 2011)

"A scavare nell''Inconscio Italiano' si scoprono le radici del razzismo del nostro popolo, che in buona parte risalgono al passato colonialista del regime fascista e che, a causa di una lunga e pigra rimozione, hanno esteso le loro metastasi sino all'identità italiana del nostro tempo." (Alberto Crespi, 'L'Unità', 6 agosto 2011)

(Fonte: https://www.cinematografo.it)

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