Conferito il prestigioso titolo di Accademico Benemerito AEREC a Luca Girardi, eccellenza della produzione di Valdobbiadene e Prosecco spumante nel mondo

In esclusiva per Paese Italia Press, intervista a Luca Girardi, enologo e proprietario dell’Azienda vitivinicola Girardi a Farra di Soligo, Treviso

Roma – Alla presenza di rappresentanti istituzionali e Accademici AEREC, lo scorso 1° giugno, nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati, ha avuto luogo la 56a Convocazione Accademica AEREC, Accademia Europea per le Relazioni Economiche e Culturali, nel corso della quale è stato conferito il titolo di Accademico Benemerito a Luca Girardi"" “per aver contribuito con il proprio operato all’evoluzione del sapere umano, tenendo saldi i principi di moralità, onestà e senso civile”.

A consegnare all’imprenditore ed enologo Girardi Diploma, Collare Accademico e relative insegne, sottolineando quelle doti che hanno indotto il Consiglio Accademico a conferire il prestigioso riconoscimento, è stato il Dr. Ernesto Carpintieri, fondatore e Presidente AEREC che con visione illuminata ha voluto ispirare l’Accademia e il suo operato al valore della solidarietà e della promozione dello sviluppo etico, culturale ed economico.

Nel solco di questi ideali, il conferimento a Luca Girardi presente con gli eccellenti prodotti della sua Azienda vitivinicola anche durante il ricevimento che in serata si è tenuto nella splendida cornice di Palazzo Brancaccio.""

In esclusiva per Paese Italia Press, Girardi ha rilasciato una dichiarazione sulle origini storiche della sua Azienda che lo vede spesso all’estero, invitato per la diffusione del Made in Italy di eccellenza nel settore enologico: “Sono molto onorato per questo riconoscimento AEREC che ricevo io ma estendo alla mia famiglia e a tutti i miei collaboratori che ogni giorno si impegnano per un lavoro che nasce da lontano. La mia famiglia, infatti, è presente già nel medioevo come costruttrice di botti per il vino. L’Azienda nasce nel 1925 con l’acquisto da parte del mio bisnonno Martino, forte della passione che lo legava alla terra, del primo vigneto di Valdobbiadene nel comune di Farra di Soligo, dove tuttora questo vigneto produce uve per la selezione Girardi. L’azienda e le generazioni di mio nonno e attualmente mio padre, hanno portato avanti la valorizzazione e la coltivazione delle zone collinari meglio esposte ai raggi del sole nonostante le difficili situazioni della seconda guerra mondiale. 
Rimanendo fedeli alla tradizione, siamo arrivati ai giorni nostri dove la filosofia di vita si esprime nell’attenta e appassionata cura dei ""vigneti, delle uve e dei processi di vinificazione”. 

Che lei ha assimilato e porta avanti con uguale dedizione… Ci racconta le caratteristiche dei vostri prodotti di punta, che abbiamo avuto modo di apprezzare e che hanno riscosso particolare interesse e consensi durante il ricevimento a Palazzo Brancaccio?

“I nostri prodotti di punta sono divisi in due marchi: Girardi e Monchera. Girardi è l’assoluta perfezione ed essenza del territorio della Valdobbiadene DOCG ""che riporta il cognome di famiglia, mentre Monchera è il luogo di origine longobarda dove è situata attualmente l’azienda. Quest’ultimo marchio è l’energia del Prosecco DOC più autentico perché i vigneti sono limitrofi all’area storica del Valdobbiadene. Queste due linee di spumanti sono diverse, perché la Girardi e la selezione di vigneti di collina è di una età media di 30-40 anni il cui profumo è intenso con sentori di mela e pera, e al gusto ha un’elegante struttura molto salina. Mentre il Monchera arriva da vigneti più giovani, di 10-20 anni, e vuole essere l’identità della freschezza e della bevibilità per tutte le occasioni”.

Siete un’eccellenza italiana nel mondo, fate parte di Associazioni di categoria che valorizzano il territorio in Italia e all’estero?

“Facciamo parte di un’associazione del territorio perché è il territorio, con il proprio benessere, che porta vantaggio a tutto il comparto enogastronomico turistico, ma siamo presenti anche in sistemi di sinergia di promozione estera come, ad esempio, 100ITA che ha riscosso il premio Panda come miglior progetto italiano in Cina 2014. Nel 2013 lo stesso premio è stato vinto dalle aziende Ferrari e Maserati”. 

Avete quindi anche un target di clientela estera…

“Sì, e questo mi onora per il suo significato profondo… La nostra esportazione e le richieste più particolari arrivano molto spesso dall’estero, proprio da Paesi in cui l’italianità è molto presente, e da chi vuole risentire nel calice un pezzo di territorio, dove spesso la sinergia di emozioni e ricordi ritornano presenti grazie ai nostri spumanti. Poi abbiamo i mercati cosiddetti emergenti dove la vera competizione sta nella qualità, perché quando hanno di fronte prodotti importanti riescono a capire il loro vero valore. Siamo presenti da Berlino a Londra, da Hong Kong a Shanghai, da Pechino a San Paolo in Brasile. Prossimamente ci affacceremo anche sui mercati del Canada e degli Stati Uniti”. 

Assistiamo a un crescente interesse e a un ampliamento di orizzonti nel consumo di spumanti che non sono più riservati solo a festività o grandi eventi. È così?

“Effettivamente la grande imprenditorialità delle aziende è riuscita con grande impegno a far consumare il prodotto, che sia Valdobbiadene o Prosecco o semplicemente una cuvée, in tutto l’arco dell’anno ed ad ogni occasione. Questo ha permesso di far entrare lo spumante nel cocktail. E abbiamo in produzione, soprattutto per i nuovi mercati che si approcciano in questo momento per la prima volta al mondo delle bollicine, un cocktail a base di spumante con essenze aromatiche naturali. Un prodotto nuovo, a base di fiori di sambuco, lime e menta, che sta riscuotendo particolare apprezzamento… un entusiasmo pari a quello che mettiamo noi nello sforzo di migliorarci, giorno dopo giorno, dal 1925 ad oggi”.

 

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                                      Roma, Un momento della cerimonia della 56a Convocazione Accademica AEREC

 
 

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