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Cannes: l’Italia conquista la Palma D’oro . Premiati Fonte come migliore Attore e Rohrwacher per la migliore sceneggiatura

Grande successo a  Cannes per il cinema italiano che ottiene due premi: il migliore attore è Marcello Fonte per "Dogman", diretto da Matteo Garrone, mentre il premio per la migliore sceneggiatura va Alice Rohrwacher per "Lazzaro felice", ex aequo con l'iraniano "3 Faces", scritto da Nader Saeivar e Jafar Panahi.  Fonte ha ricevuto il premio da un vulcanico  Roberto Benigni per il ruolo di un uomo che gestisce un negozio periferico di toelettatura per cani e sprofonda in una spirale di violenza dopo essere stato tradito da un bullo di quartiere. Fonte, attore dilettante che ha conquistato tutti per la sua grande interpretazione, ha ringraziato per il premio, emozionatissimo: "Da piccolo, quando ero a casa mia e pioveva sopra le lamiere – ha detto al pubblico del festival – chiudevo gli occhi e mi sembrava di sentire gli applausi. Ora ci siete voi e mi sembra come di stare a casa. Mi sento a casa mia qui, con la mia famiglia che è il cinema, che siete voi. Ringrazio anche – ha detto ancora – Matteo che ha avuto il coraggio di scegliermi".

La  Rohrwacher   premiata dalle mani di Chiara Mastroianni, ha dichiarato emozionata:

«Grazie a tutti quelli che mi hanno  permesso di realizzare questo film con questa sceneggiatura così bislacca e hanno preso seriamente queste parole scritte. Grazie soprattutto ad Adriano, Lazzaro del film, che ha deciso di buttarsi in questa avventura».

la Palma d'Oro  per il miglior film è andata a   'Shoplifters' del maestro giapponese  Hirokazu Kore-eda: è  la storia di una famiglia in cui non c'è neppure un legame di sangue. Nella casa di un'anziana che vive della sua pensione (la straordinaria Kirin Kiki) si sono istallati a varie riprese e con vari ruoli una donna, il suo compagno, un ragazzino trovato abbandonato in un'auto, un'altra giovane donna, e infine una bimba piccola maltrattata che viene accolta nella famiglia e inserita come  "shoplifter”, taccheggiatore, pratica con cui si manda avanti la precaria  economia familiare. "Spero che i Paesi che normalmente si affrontano qui si incontrino attraverso il cinema – ha detto il regista – vorrei condividere con i due registi che non sono potuti essere qui a Cannes e i giovani che stanno iniziando questo mestiere".

L’attrice italiana Asia Argento ha  pronunciato sul palco un duro discorso anti-Weinstein (e non solo): «Nel 1997 fui violentata da Harvey Weinstein qui a Cannes. Avevo 21 anni. Oggi voglio fare una previsione: Harvey Weinstein non sarà benvenuto qui mai più. Ma», ha proseguito tra gli applausi, «seduti in mezzo a voi stasera ci sono ancora quelli che devono rispondere delle loro azioni».

Cate Blanchett, splendida presidente di giuria di questa edizione, ha ricordato all'inizio della cerimonia i due registi che, per motivi politici, non sono potuti intervenire al festival: il russo Kirill Serebrennikov e l'iraniano Jafar Panahi, e ha voluto assegnare un premio speciale "a un artista che ha fatto avanzare il cinema, un artista che ha sposato i limiti di questo mezzo". Il riconoscimento  è andato a Jean Luc Godard per Le livre d'image (Il libro dell'immagine) un film di montaggio che rielabora grandi pagine della storia del cinema  insieme a immagini drammatiche prese dai tg.

La giuria composta da Chang Chen, Ava DuVernay, Robert Guédiguian, Khadjia Nin, Léa Se,ydoux, Kristen Stewart, Denis Villeneuve e Andrei Zvyagintsev  ha  assegnato  anche i seguenti premi: Grand Prix a 'BlacKkKlansman' di Spike Lee; premio della Giuria a 'Capharnaüm' di Nadine Labaki; per la migliore regia a Pawel Pawlikowski per 'Cold War'; per la migliore attrice a Samal Yeslyamova per 'Ayka' di Samal Yeslyamova; La Camera d'Or per la migliore opera prima va a Lukas Dhont per 'Girl'. La Palma d'Oro per il miglior cortometraggio va a 'All these Creatures' di Charles Williams, menzione speciale per 'On The Border' di Yan Bian Shao Nia.