Roma, Riedizione dello spettacolo teatrale “Le Colonne siamo Noi”

Con il patrocinio e la collaborazione di UNIPAX

                                            

Roma – Dopo il successo della rappresentazione di apertura all’”Anfitrione”, verrà messa in scena la prima di una serie di repliche dello spettacolo teatrale "LE COLONNE SIAMO NOI" Venerdì 24 novembre 2017 alle ore 17,30 al Teatro “San Luigi Guanella” via G. Savonarola 36 Roma. Testo e regia sono di Maria Teresa Spina. La rappresentazione è liberamente tratta dal saggio del Founder di UNIPAX Orazio Parisotto "La rivoluzione globale per un nuovo umanesimo", Effe2Edizioni. Hanno concesso il patrocinio e la collaborazione oltre a Unipax, Fondazione Etica ed Economia, Associazione Nazionale Bersaglieri, Civicrazia, Triskel, Effe2Edizioni, River. Si tratta di un lavoro teatrale, con riferimenti concreti all'importante ruolo che l'ONU ha e ancor più dovrà avere in futuro per la salvaguardia dei diritti fondamentali dell'uomo e dei popoli in tutto il pianeta. Oltre 40 attori di diverse etnie e religioni si esibiranno per affermare la necessità dell'impegno individuale per la costruzione di un mondo migliore, un Nuovo Umanesimo del quale appunto "LE COLONNE SIAMO NOI", noi popoli delle Nazioni Unite……. 

Il nostro vuole essere un messaggio di pace e di amore che vada oltre le divisioni del mondo di oggi, attraversato da guerre, lotte per il potere, individualismi” afferma Maria Teresa Spina, “Bisogna superare le differenze religiose o il colore della pelle per tentare di cambiare ogni singolo individuo e poter così cercare di cambiare anche il mondo. Il girotondo con il quale si conclude lo spettacolo vuole significare che è necessario tenersi per mano e non pensare solo a se stessi. Per questo ho voluto coinvolgere sulla scena, in un confronto  intergenerazionale e interreligioso i giovani e gli anziani, insieme ai rappresentanti dell’ebraismo, del cattolicesimo, dei musulmani, buddhisti, induisti, sufisti che interpretano sul palcoscenico la preghiera come mezzo di comunione a prescindere da come si chiama il Dio che si ama, attraverso i diversi  modi di pregare da soli o in comunità, con la parola o il pensiero, con la musica o la danza”.

L’allestimento prevede la composizione di sette quadri. Il primo propone un congresso delle Nazioni Unite nel quale si sollecitano i Signori della Terra ad intervenire per trovare soluzioni efficaci all’attuale condizione di grave inquietudine e di perdurante conflittualità che angoscia la vita quotidiana di tutti noi. Nei successivi quadri si evidenziano tutte quelle situazioni che stanno causando la distruzione del pianeta, dalla catastrofe umanitaria dei profughi alle guerre, dalla crisi ecologica al dramma della condizione femminile in molte aree del mondo. In un finale a sorpresa  pieno di speranza qualcuno “ venuto da molto lontano” cercherà di salvarci dall’abisso in cui stiamo precipitando.

Lo spettacolo sarà accompagnato dalle musiche preparate da Franco Biasutto e dai balletti della Juvenia Dance Academy sotto la direzione artistica affidata a Francesca Marafioti.

E’ prevista una ripresa video che sarà diffusa in rete e proiettata nelle scuole e nelle varie sedi di associazioni nazionali.

Lo spettacolo sarà prossimamente in tournèe in Sicilia a Palermo.

 

 

Stampa Articolo Stampa Articolo