Riapre i battenti il Merano WineFestival, giunto alla sua XXVI edizione, dal 10 al 14 novembre

di Toni Saracino e Ivano Sterbini

Immagini:1.Salone Kurhaus 2. Scultura in pietra sulla passeggiata Lungo Passirio a Merano. Photo credits Paese Italia press

 

Merano – Anche quest’anno non possiamo che ringraziare, infinitamente e in anticipo sulla data di apertura, Helmuth Köcher, il Wine hunter. E pensiamo di poterlo fare anche a nome di tutti gli operatori del settore, i giornalisti e gli appassionati per le emozioni che ci apprestiamo a vivere dal 10 al 14 novembre nella straordinaria cornice del Kurhaus di Merano, location abituale della manifestazione. Cinque giorni che vedranno riunirsi, per celebrare la qualità e l’eccellenza, oltre 450 produttori di vino tra i migliori in Italia e nel mondo e più di 120 artigiani del gusto, tutti selezionati e premiati con il WineHunterAward. Condizione per l’accesso alla selezione.

Difficile trovare un attributo che meglio definisca il genio che ha inventato, plasmato e costantemente rivoluzionato quella che è probabilmente la più importante manifestazione italiana, e forse anche europea, legata al mondo del vino e del food: Wine hunter, il cacciatore di vino. Ma anche un grande cacciatore di eccellenze alimentari,dotato di un gran fiuto e fornito di instancabile impegno e passione regolati dal motto thinkoutside the box!(come dichiarato nella recente conferenza stampa di presentazione dell’edizione 2017), un invito alla sregolatezza, nella sua accezione più produttiva dell’agire fuori dalle regole per trovare quello che di speciale e fuori norma esiste.

""Per comprendere appieno l’importanza del MeranoWineFestival occorre andare indietro nel tempo fino al 1992, anno in cui Helmuth Köcher insieme con alcuni amici ebbe l’idea di invitare aziende di altissima qualità a presentare personalmente i propri vini a Merano.

Un tempo sufficientemente lungo, durante il quale il mondo vitivinicolo ha subito profondi mutamenti. In passato, difatti, era sufficiente puntare sulla quantità più che sulla qualità. Oggi, questo sarebbe impensabile. Oggi, ad esempio, si riscopronole “regionalità” del vino, si mira alla grande selezione, ci si sofferma a lungo sull’importanza degli abbinamenti con il cibo. E tutti questi aspetti sono più che mai importanti per il fruitore finale, il consumatore.

In questi lunghi venticinque anni ciò che è davvero cambiato è l’approccio di quanti ‘frequentano’ a vario titolo il mondo sensazionale del vino e del food di eccellente qualità: a cominciare dagli estimatori dal palato raffinato, dai facitori stessi dei prodotti enogastronomici, gli operatori, i media specializzati del settore, per finire agli appassionatitout court. Il nuovo approccio è figlio di una nuova e diversa cultura, nasce anche dal desiderio, talvolta persino ossessivo, di permettersi di crescere, di essere cioè adulti quanto basta per cogliere in modo diverso le straordinarie sensazioni che un vino può regalare. E questi nuovi bisogni, desideri e tendenze il Wine hunter ha saputo certamente cogliere e convogliare nel suo MeranoWineFestival.

La selezioine è suddivisa in aree: Wine Italia, Extremis, Wine International, The WineHunter Area, New Entries, Catwalk Champagne, Le eccellenze della Culinaria, Beerpassion, Aquavitae, Vino in Vulcano.

Il 9 novembre è prevista un’anteprima della manifestazione,dedicata alle nuove tendenze del vino. L’appuntamento con Naturae et Purae vedrà a confronto a Merano esperti e interpreti del mondo enologico sul tema del vino tra sostenibilità, naturalità,purezza ePIWI (i vitigni resistenti alle malattie)- considerata l’inarrestabile ascesa del mondo Bioche il Festival ha individuato,in largo anticipo sui tempi, con la sua prima edizione del Salone Bio&Dinamica, già nel 2006.

Il convegno Naturae et Purae, ideato e curato dal presidente del Festival insieme ad Angelo Carrillo, si terrà ai Giardini di Castel Trauttmansdorff. All’evento, durante ilquale si cercherà di rispondere al quesito “Quo Vadis? Food& Wine, the future isnatural?”, interverranno Attilio Scienza (Cisgenetica), Luca D’Attoma (vini bio e biodinamici), Franz Josef Loacker (vini biodinamici), WernerMorandell (Piwi), Angiolino Maule (vini naturali). Sul tema delle fermentazioni alimentari interverrà l’esperto Carlo Nesler.

Anchequesta edizione ha l’imprinting del marchio “The Wine hunter”,che ha valore di garanzia della qualità dei vini sui quali viene apposto dalle commissioni che li hanno degustati e valutati. Il consumatore è così avvertito della validità dei prodotti.

Il successo della prima edizione di Cooking Farm, che ha debuttato lo scorso anno, prosegue in questa seconda edizione all’interno della Gourmet-Arenache prevede un confronto culinario, in realtà una vera e propria sfida molto accattivante e sicuramente molto combattuta tra giovani chef stellati, quali Ivano Ricchebono The Cook (Arenzano, GE) Vittorio Fusari Al Pont de Ferr (Milano), Pier Antonio Rocchetti LoRo&Co (Trescore Balneario, BG), Massimiliano Celeste Il Portale (Pallanza, VB), Pierluigi di Diego Ristorante Il Don Giovanni – La Borsa Bistrot (Ferrara), Damiano Dorati La Cave Cantù (Casteggio, PV) – ed associazione contadina dell’Alto Adige in abbinamenti con i vini Geneagricolae 7 Show Cooking a tema “Wild Cooking” – cibi fermentati – con la partecipazione di NorbertNiederkofler Ristorante St. Hubertus (San Cassiano in Badia, BZ), Michele Lazzarini Ristorante St. Hubertus (San Cassiano in Badia, BZ) Mattia Baroni Ristorante Castel Flavon (Bolzano), Alessandro Gilmozzi Ristorante ElMolin (Cavalese, TN), Alessandro Bellingeri Osteria de l’Acquarol (Panchià, TN), BurkhardBacher Ristorante KleineFlamme (Vipiteno, BZ) e Carlo Nesler.

L’attenzioneche da sempre HelmuthKöcherha manifestato verso le aziende internazionali quest’anno si rivolge al particolarissimo territorio emergente che è la penisola istriana. È la prima volta difatti che il festival presenta uno spazio interamente dedicato ai prodotti provenienti dall’Istria, peculiare terra di confine, crocevia di popoli e tradizioni diverse i cui frutti di una produzione secolare trovano qui il giusto ambiente per esprimersi al meglio della propria natura. Non solo vino, dunque, per raccontare un territorio che ha molto da rivelare.

La Gourmet-Arena anticipa anche in questa edizione la sua apertura a venerdì 10 novembre, dalle 14.00 alle 18.00.Il contesto è riservato, l’occasione unica per incontrare e conoscere oltre 90 aziende di culinaria e della sezione Territorium con 16 birrifici, 15 produttori di distillati e liquori, 9 consorzi provenienti da tutta Italia. In esclusiva, per questa evenienza, saranno presentati i prodotti più particolari, unici e pregiati, che raccontano le specificità della storia dell’azienda e del territorio di appartenenza.

Quella di quest’anno sembra essere l’edizione delle ‘prime volte’. All’interno della GourmetArena difatti, viene lanciato l’atteso evento Vino in Vulcano al quale partecipano 11 produttori e 4 consorzi che coltivano e vinificano su terreni vulcanici dove il vero protagonista è il fuoco,che può forgiare proprio come Vulcano, il fabbro degli dei, questi vini unici e forti.

Il 10 novembre avrà luogo,sempre all’interno del Kurhaus, anche l’evento Bio&Dynamica al quale prenderanno parte più di 100 produttori di vini biologici, biodinamici e naturali.

Da non perdereExtremis, lo spazio nel quale trovano posto i risultati di una viticoltura eroica, portata avanti da coraggiosi produttori che operano in condizioni di straordinaria difficoltà.

La giornata dell’11 novembre è dedicata alle New Entries, ai prodotti cioèche si sono distinti per qualità e peculiarità durante le selezioni. Nel PavillondesFleurssono ospitate cantine ed etichette che per la prima volta partecipano al Merano WineFestival.

Vengono presentati durante la manifestazione la consueta rassegna “Catwalk Champagne”, dedicata esclusivamente agli Champagne, e l’appuntamento con “Union desGrandsCrus de Bordeaux”. Qui 13 storici Châteaux(Château Branaire, Ducru Château de Fargues, Château duTertre, Château Gazin, Château Giscours, Château GruaudLarose, Château Guiraud, Château La Cabanne, Château La Croix de Gay, Château LafonRochet, Château Lagrange, Château Talbot e Domaine de Chevalier) proporranno in degustazione, come d’abitudine, i loro prodotti più prestigiosi. Un terroir che racconta la storia del vino, una cultura che si tramanda immutabile da decenni.

A chiusura del programma della Gourmet-Arena, lunedì13novembre, sarà assegnato il premio Godio.

In ultimo, una particolare nota va dedicataal prezioso appuntamentoa scopo benefico che si rinnoverà con le Charity Wine Masterclasses con oltre 15 degustazioni verticali guidate di altissimo pregio. L’evento avrà luogo presso l’Hotel Terme di Merano. Le degustazioni sono aperte a tutti e vi si accede acquistando un biglietto d’ingresso. Il ricavato di quest’anno sarà devoluto al Gruppo Missionario di Merano per la realizzazione di un progetto specifico in Africa.

Fra tradizione e innovazione, passione e scoperte non resta che augurarsi la fortuna di essere presenti a questo esclusivo, unico, imperdibile appuntamento al Merano WineFestival.

 

 

Stampa Articolo Stampa Articolo