Andrea Vitali a Pantelleria per il nuovo romanzo in prima nazionale il 2 settembre

Lo scrittore è il protagonista del secondo appuntamento organizzato da Taobuk nelle Isole Minori. a rassegna itinerante è promossa dall’Assessorato regionale al Turismo, Sport e Spettacolo. Sottolinea l’Assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo:«L'obiettivo è allargare il parco letterario siciliano all'intero arcipelago che circonda l'isola madre, incrementado il segmento del turismo culturale».

PANTELLERIA – Lo hanno paragonato a Giovannino Guareschi, Mario Soldati, Piero Chiara. Ma il suo riferimento – ci tiene a dirlo – è semmai Giovanni Arpino. Parliamo di Andrea Vitali, lo scrittore comasco che il 2 settembre, a Pantelleria, animerà il secondo appuntamento del ciclo itinerante programmato da Taobuk nelle Isole Minori. Un autentico evento, in quanto si tratta della presentazione in prima nazionale del nuovo romanzo“Bello, elegante e con la fede al dito”, presentato in anteprima da Vitali il 31 agosto nella natia Bellano, dove ambienta tutti i suoi racconti, da anni in vetta alle classifiche.

 

Un altro grande autore italiano è dunque chiamato a bissare lo straordinario successo riscosso, appena due settimane fa, da Alessia Gazzola nel primo incontro organizzato a Salina. «La bussola del nostro viaggio punta ora a Sud, al Mare di Sicilia, sui cui si staglia l’isola dei giardini panteschi e dei dammusi, pronta ad ospitare una rassegna che si pone tra le eccellenze culturali, grazie a progetti e nomi di altissima caratura, come appunto Vitali e la Gazzola». Lo sottolinea ""l'Assessore regionale Anthony Barbagallo, da due anni alla testa dell’Assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo, che promuove e sostiene la manifestazione. «L’obiettivo è allargare il parco letterario siciliano all’arcipelago che circonda l’isola madre, spingendoci dalle Eolie tirreniche fino a Pantelleria, avamposto d’Africa. Vogliamo così esaltare l’insularità come condizione privilegiata della civiltà mediterranea, per incrementare il segmento del turismo culturale» ribadisce l’assessore Barbagallo.

L’appuntamento con Andrea Vitali è fissato per le ore 19 al Castello Barbacane. L’incontro organizzato da Taobuk è inserito nella ricca e variegata "Notte bianca" ed è realizzato in collaborazione con il Comune e con “Preziosa Pantelleria”, comitato promotore per l’arte, la cultura e il territorio, guidato con proficuo impegno dalla presidente Vita Angela Accardi, del vicepresidente Roberto La Rocca e della co-vicepresidente Rosalia Silvia.

A portare il saluto della città interverrà il sindaco Salvatore Gino Gabriele, mentre ad introdurre la serata sarà Antonella Ferrara, presidente ed ideatrice Taobuk, il festival letterario di Taormina che nel giro di un anno ha imposto la sua formula vincente anche fuori dalla propria sede naturale, con protagonisti che non hanno certo bisogno di presentazioni, come Luis Sepúlveda a Catania, Tahar Ben Jelloun a Palermo, Isabel Allende, di recente nel capoluogo etneo.

A Pantelleria sarà a volta di Andrea Vitali, che ha fatto levitare le schiere dei lettori con le storie inscritte nella sua Bellano, luogo della memoria e non-luogo di un microcosmo che assurge a dimensione universale. Lo confermano le atmosfere raccontate in L'ombra di Marinetti (Premio Piero Chiara), Una finestra vistalago (Premio Grinzane Cavour e Premio Gioffrè), La figlia del Podestà (Premio Bancarella).

Vitali dialogherà con Angela Siragusa, intellettuale colta e sensibile, vicesindaco della città. La conversazione verterà in particolare sul romanzo edito e distribuito in questi giorni da Garzanti. Adalberto Casteggi, quarantenne, bello ed elegante oculista con studio a Milano, si è innamorato del lago di Como andando su e giù in ferrovia per sostituire qualche volta un collega all’ospedale di Bellano. Vista dal treno, la riva orientale è un vero spettacolo e su quelle sponde ha stabilito il suo buen retiro, deliziato dalla compagnia di una sua paziente del luogo. Rosa Pescegalli ha fatto palpitare parecchi cuori, è bella davvero, ma con gli uomini ha preso un po’ le distanze, dopo una sofferta relazione. Il dottore ne resta imbambolato e dimentica che, come tutte le cose belle, anche questa ha un suo prezzo. Come sempre, lo splendore dei luoghi descritti da Vitali ci rapisce, ma stavolta l’autore vuole metterci in allerta: come una giornata uggiosa di novembre può tingere il paesaggio di un mesto grigiore, anche gli amori più avvincenti possono d’un tratto mostrare il loro lato più pernicioso.

 

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Queste poche pennellate ci portano già dentro l’universo lacustre di Vitali, che dice di sé: «Ho sempre scritto. Da ragazzo volevo fare il giornalista, fu mio padre a spingermi a studiare medicina. Benedico quel no, oggi sarei un mediocre giornalista». Un no, aggiungiamo, che ha regalato a milioni di lettori uno dei più importanti narratori degli ultimi decenni.

 

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