”Il Contributo culturale dei monaci irlandesi all’Italia e all’Europa”: convegno alla Sapienza di Roma con il prof. Enzo Farinella corrispondente dall’Irlanda ”Progetto Sicilia nel Mondo”

Fondazione Roma Sapienza - Dottorato in Storia d’Europa

Roma, 9 marzo 2017 – “Il Contributo culturale dei monaci irlandesi all’Italia e all’Europa”, il titolo del convegno organizzato giovedì 9 marzo dalla Fondazione Roma Sapienza e dal Dottorato in Storia d’Europa. L’incontro coadiuvato dal dottor Roberto Sciarrone, ""assegnista di ricerca del Dipartimento di Storia, cultura e religioni, si è svolto presso l’Aula Organi Collegiali – Palazzo del Rettorato dell’Università Sapienza di Roma.

""Tra i protagonisti del Convegno il corrispondente dall'Irlanda del "Progetto Sicilia nel Mondo" e  giornalista ANSA professor Enzo Farinella, che ha trattato l'interessante tema del “Contributo culturale dei monaci irlandesi all’Italia e all’Europa”. Il convegno si è sviluppato secondo il programma, con l’intervento dei professori: Antonello Folco Biagini, presidente della Fondazione Roma Sapienza; Alessandro Saggioro, coordinatore Dottorato di ricerca in Storia dell’Europa; Umberto Longo, Sapienza università di Roma, che ha parlato di “Origini e sviluppo del monachesimo e incontro con l’Europa”; Luigi Russo, Università Europea di Roma, che ha trattato l'argomento de “I frutti della Terrasanta: Templari e Carmelitani”.

""Il prof. Farinella nella parte conclusiva della relazione ha dichiarato: "Il monachesimo irlandese dal VI al XIV secolo fu una tappa importante della storia universale, dopo il crollo dell’Impero Romano, in questo quadro i monaci irlandesi sono stati grandi protagonisti. Essi con la loro vita hanno dato prova come il potere dello spirito e il rispetto per i valori possono essere la chiave di un cambiamento radicale e stabile.Importanti scuole monastiche sorgevano in Irlanda, da esse cultura e valori sono stati riportati in Europa, l’inizio del cosiddetto “Miracolo irlandese“ di cui Daniel Rops scrisse: L’Irlanda, tra il V e l’VIII secolo, è stata come una seconda Palestina, una nuova culla della fede cristiana. Mentre la cultura sprofondava in Occidente, ciascuno di questi centri accendeva una torcia la cui fiamma sarebbe stata portata dappertutto. La vita e l’operato di questi Santi e illustri monaci irlandesi, la cui memoria resiste con il passare di secoli, deve essere uno stimolo ad agire, con maggiore speranza e fiducia nel nostro comune futuro di giustizia e pace nell’Unione Europea".

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